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Agora' Agora - 26 febbraio 1992
CROAZIA - SINTESI DELLE NOTIZIE del 24.02.92 (da Radio Zagabria, Radio Sarajevo, Tv-Beograd)

Radio-Zagabria (h.15)

1. Incidenti al fronte

2. Separovic ha ricevuto il rappresentante dello State Departement per l' Europa dell' Est

3. Le reazioni all' arrivo dei Caschi Blu

4. Il referendum degli Albanesi per l' autonomia

5. Gli aiuti per la Croazia

1. Gli incidenti al fronte

Sebbene vi siano ancora violazioni della tregua sul fronte di Gospic, per giovedi' si attendono le trattative tra l' Esercito Federale e la Guardia croata, alla presenza degli osservatori della CE. Si parlera' della convivenza futura tra il popolo croato e serbo, ma anche dei problemi attuali. A Drnis, l' aggressore continua a provocare, mentre a Osijek gli abitanti sono costretti di nuovo a scappare nei rifugi a causa degli attacchi dell' Esercito.

A Zara è stato cambiato il personale della polizia, a causa della sua inefficenza contro la forte criminalita' cittadina.

2. Separovic ha ricevuto il rappresentante dello State Departement per l' Europa dell' Est.

Il ministro croato degli esteri, il sig. Separovic ha ricevuto il direttore dello State Departement per l' Europa dell' Est, il sig. Habib. Hanno discusso della situazione attuale in Croazia.

Relativamente all' arrivo dei Caschi blu, il più grande problema è quello del loro finanziamento, per questa ragione gli Stati Uniti sono per un soggiorno piu' breve possibile. Sebbene gli Stati Uniti non abbiano ancora riconosciuto la Croazia, intendono collaborare attivamente con questo paese.

3. Le reazioni all' arrivo dei Caschi Blu

Da Bonn- il ministro degli esteri, il sig. Genscher e' sicuro che l' arrivo dei Caschi Blu permettera' alla Croazia di ritornare nei suoi territori occupati e stabilire la sua autorita' in questi regioni.

Da Parigi- si crede che i Francesi sorveglieranno la regione della Slavonija, poichè proprio loro hanno appoggiato la nomina di Ghali a segretario dell' ONU, potranno scegliere.

4. Il referendum degli Albanesi per l' autonomia

Gli Albanesi del Sud della Serbia hanno deciso di organizzare il loro referendum per l' autonomia territoriale, ma anche per la connessione con le comunita' albanesi in Kosovo. Il referendum avra' luogo il 1 e il 2 marzo e la comunita' presentera' la domanda alla CE, CSCE e ONU per una loro sorveglianza del referendum.

5. L' aiuto per la Croazia

La Polonia ha spedito 39 tonnellate di medicine e di alimentari in aiuto alla Croazia, mentre 25 tonnellate di medicine sono arrivate dalla Germania.

Radio-Sarajevo (h. 22)

1. Dalla Bosnia

2. da Londra

3. Gli incidenti in Croazia

4. La riunione del governo bosniaco

1. Dalla Bosnia

A Lisbona i maggiori partiti bosniaci si erano messi d' accordo, ma la parte serba ha gia' cominciato a creare difficoltà - i serbi bosniaci hanno deciso di separarsi dalla Bosnia. La riunione del governo serbo avrebbe luogo il 29, quando la Krajina di Bosnia si liberera' dalla Bosnia. La capitale sara' Banja Luka, dove i serbi sono in maggioranza. Il presidente del governo bosniaco, il sig. Izetbegovic ha avvertito Lisbona.

2. Da Londra

Il primo contingente di 200 di soldati passera' per la Croazia alla fine di febbraio. Si cercano i finanziamenti per sostenere l'azione. Inoltre, la CE ha chiesto alla Jugoslavia di sostenere alcune spese.

3. Gli incidenti in Croazia

A Dubrovnik, l'Esercito Federale ha porta nuovi riservisti e artiglieria. A Vinkovci sono state lanciate più di 20 granate di mortaio.

A Capljina (citta' al confine tra Croazia e Bosnia ndt.) sono stati allestiti blocchi staradali per controllare la circolazione.

In Bosnia, a Novi Travnik, i membri delle formazioni croate estremiste (HOS), hanno fermato i camion con equipaggiamento militare.

4. La riunione del governo bosniaco

Poichè la crisi in Bosnia si aggrava, il governo bosniaco ha deciso di stanziare 800 milioni di dinari per medicine, per acquistare grano dall' Austria e riso dalla Turchia.

TV -Belgrado (h. 19,30)

1. La Krajina aspetta i Caschi Blu

2. Jovanovic in Polonia

3. Le preparazioni per la riunione delle Krajine

4. I primi ufficiali in Jugoslavia

5. Le reazioni sull' arrivo dei Caschi Blu

6. I problemi economici serbi

7. Il referendum in Bosnia

8. Gli incidenti

1. La Krajina aspetta i Caschi Blu

Aspettando i Caschi Blu, il nuovo presidente della Krajina ha dichiarato che la Krajina è stata difesa dal suo popolo; ora, con l' arrivo dei caschi blu potranno posare le armi e cominciare a risolvere i problemi con la Croazia in modo pacifico. Ma e' inutile parlare della giurisdizione della Croazia sulla Krajina, perche'le autorita' saranno costituite solo dai serbi e dai croati onesti che anche adesso partecipano alle difesa della Krajina.

Dalla prossima riunione a Vukovar si aspetta la nuova costituzione e un nuovo presidente.

2. Jovanovic in Polonia

Il ministro serbo degli esteri ha visitato la Polonia, dove ha parlato con il suo collega, il sig. Kubisevsky della collaborazione futura tra i due paesi. Interrogato sul riconoscimento della Slovenia e Croazia, Jovanovic ha risposto che era troppo presto. Ha succesivamente dichiarato che la Polonia riconosce la continuità della nuova YU ed è pronta ad una collaborazione.

3. I preparativi per la riunione delle Krajine.

Si è deciso che la riunione avrà luogo a Borovo Selo invece di Vukovar, perche' la' ancora non esistono le possibilita' tecniche. Oltre a ciò Borovo Selo e'il simbolo della resistenza del popolo serbo contro l' aggressione dei Croati.

4. I primi ufficiali in Croazia

A Novska, l' Esercito federale e la Guardia hanno parlato con due ufficiali dell' arrivo dei Caschi Blu. L' Esercito pensa che esistano tutte le possibilita' per l' arrivo delle Forze di pace, poichè la tregua viene rispettata. Sperano che i caschi blu facciano il loro lavoro tanto correttamente quanto loro l' avevano fatto quando partecipavano alle Forze di pace in altri paesi.

5. Le reazioni sull' arrivo dei Caschi Blu

L' Austria e la Germania sperano che la Croazia riesca ad ottenere i suoi territori. A Londra temono la crescita dei problemi economici con il consolidamento della pace. A Parigi non sono sicuri che le Forze riescano ad eliminare l' odio tra i due popoli.

6. I problemi economici serbi

Il presidente della Banca Nazionale (serba), Bozovic ha parlato con il vicepresidente della Banca Mondiale, il sig. Shikat della collaborazione tra le due banche. Dato che la Serbia ha cominciato la riorganizzazione delle sue finanze, aspetta presto quel prestito che la YU aveva chiesto gia' precedentemente. Questo prestito si usera' per il rinnovamento della rete stradale, ferroviaria, per una centrale termoelettrica e per l' agricoltura.

7. Il referendum in Bosnia

I Serbi hanno deciso di non partecipare al referendum bosniaco e di separarsi dalla Bosnia, nella loro Krajina. Ma se la BIH decidera' di approfittare di ciò, attribuendo i risultati del referendum all'opinione della maggioranza, i serbi reagiranno adeguatamente.

8. Gli incidenti

La TV Croata parla di violazioni a Dubrovnik, invece l' Esercito non ha risposto all' attacco della Guardia.

 
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