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Agora' Agora - 28 febbraio 1992
SINTESI DELLE NOTIZIE DA RADIO-ZAGABRIA, TV-BELGRADO, RADIO SARAJEVO del 26. 02. 1992

Radio-Zagabria (h. 15)

1. Gli incidenti in Croazia

2. La risposta del governo croato all' "Helsinki watch"

3. Carrington a Belgrado

4. La dichiarazione di Baker

5. Wilson alla conferenza stampa

1. Gli incidenti in Croazia

Sul fronte, la situazione non cambia: violazioni della tregua a Nova Gradiska, Osijek, Gospic e Zara, trasferimenti dell' Esercito nelle vicinanze di Petrinja. L' aggressore ha tentato un attacco di fanteria a Rijeka Dubrovacka, vicino a Dubrovnik. Ieri sera di nuovo è stato chiuso il ponte a Samac, perchè la parte bosniaca non aveva assicurato la sorveglianza del ponte.

2. La risposta del governo croato all' "Helsinki Watch"

Il governo accusa ogni violazione dei diritti umani e pensa che deve punire tutti quelli che non li rispettano. Cosi' accetta ogni consiglio, specialmente da un'autorevole organizzazione come l'Helsinki Watch, ma sottolinea che in Croazia l' autorità ha già eliminato le formazioni illegali, e invita i rappresentanti della CE a effettuare le opportune verifiche.

3. Carrington a Belgrado

v. TV-Belgrado n. 1.

4. La dichiarazione di Baker

Gli Stati Uniti non possono ancora riconoscere la Slovenia e la Croazia, perche' l' anno scorso l' una e l' altra hanno usato la forza per la loro liberazione, ovvero affermano lo stesso criterio adottato verso le repubbliche russe. Cosi' sarebbe ingiusto riconoscere gli uni e non gli altri.

5. Wilson alla conferenza stampa

Il comandante degli ufficiali ONU in YU ha dichiarato che si aspetta il primo contingente per il 9 o 10 marzo. Due settimane dopo arriveranno le prime unita', e poi il resto delle Forze.

TV-Belgrado (h. 19.30)

1. Lord Carrington a Belgrado

2. La riunione del parlamento della Krajina a Borovo Selo

3. Il fronte in Croazia

4. Il presidente della Bulgaria in Serbia

5. Karadzic a Vienna con il rappresentante della Croazia

1. Lord Carrington a Belgrado

Il presidente della Conferenza sulla YU, lord Carrington ha parlato a Belgrado con il presidente serbo Milosevic.

Si pensa che l'arrivo di Carrington sia dovuto ad una probabile ripresa della conferenza sulla YU, ma secondo una dichiarazione di Milosevic, "i Serbi sono sempre stati per il dialogo". L'accordo della Serbia le assicurera' l' annullamento delle sanzioni, ma anche la prosecuzione della Conferenza che si prevede per la seconda settimana di marzo.

2. La riunione del parlamento della Krajina a Borovo Selo

Il parlamento della Krajina ha svolto la seduta prevista. Erano presenti anche "invitati dal Montenegro, Serbia e Bosnia". Hanno parlato dell' arrivo delle Forze di pace, della Costituzione e del nuovo governo. Quale nuovo presidente è stato eletto Goran Hadzic, che proporrà il nuovo governo.

3. Il fronte in Croazia

La Guardia croata non rispetta la tregua sul fronte dell' Herzegovina.

A Novska si sono svolte trattative tra la Guardia e l' Esercito Federale in presenza degli osservatori Ce, sullo scambio dei prigionieri.

4 Il presidente della Bulgaria in Serbia

5. Karadzic a Vienna con il rappresentante della Croazia

v. radio-Sarajevo n. 4.

Radio-Sarajevo (h. 22)

1. Izetbegovic ha parlato con Habib e Zimmerman

2. La conferenza stampa di Ganic

3. Lettera del Partito Socialdemocratico a Izetbegovic

4. A Graz, colloquio tra Karadzic e il rappresentante di Tudjman

5. Pelivan è ritornato da Vienna

6. In attesa del referendum

1. Izetbegovic ha parlato con Habib e Zimmerman

Il presidente del governo bosniaco ha ricevuto a Sarajevo il presidente dello State Departement per l' Europa dell' Est, il sig. Habib e l' ambasciatore americano a Belgrado, il sig. Zimmerman. La stessa delegazione è stata ricevuta dall'ex- presidente dell'HDZ, il sig. Kljuic, che ha illustrato agli ospiti la situazione politica in Bosnia.

2. La conferenza stampa di Ganic

Il coordinatore del Comitato di crisi e membro del governo bosniaco, il sig. Ganic, ha tenuto una conferenza stampa dopo la sua partenza da Belgrado, dove aveva parlato con gli ambasciatori dei Dodici sulla situazione politica ed economica in Bosnia. Per Ganic l'accordo di Lisbona è sfavorevole per il popolo bosniaco, poiche' l' Europa propone la cantonizzazione fondata sul principio etnico, il che sarebbe contraddittorio con i principi unitaristi europei.

L' organizzazione della Bosnia è un problema del suo popolo e a questo spetta decidere in un altro referendum, indetto su questo specifico tema.

Alla sua conferenza stampa settimanale, l' SDA ha dichiarato che non puo' accettare il principio etnico come criterio per la cantonizzazione della Bosnia, ma invece deve includerne altri quali il criterio geografico, economico o stradale.

3. Lettera del Partito Socialdemocratico a Izetbegovic

Il partito Socialdemocratico bosniaco protesta per il comportamento di SDA, che non rispetta i partiti d'opposizione, che pure sono chiamati a far parte di questo governo. Come riporta la lettera, il 25% degli elettori ha votato per l'opposizione e così anche questa ha il diritto di partecipare alle trattative con gli osservatori della CE.

4. A Graz, colloquio tra Karadzic e il rappresentante di Tudjman

Il presidente del Partito dei Serbi in Bosnia ed un rappresentante del presidente croato, il cui nome non è noto, hanno parlato in un incontro riservato del futuro della Bosnia.

Se il parlamento bosniaco non accetterà le dichiarazioni del parlamento della Krajina, questa si costituirà in repubblica, composta da 22 comuni.

5. Pelivan è ritornato da Vienna

Il presidente del parlamento bosniaco, il sig. Pelivan ha discusso con il ministro degli esteri, il sig. Mock, e con il rappresentante del governo austriaco, il sig. Vranitzky, della situazione in Bosnia. Pelivan spera che l' Austria riconoscera' la Bosnia dopo il suo referendum. Inoltre, quattro membri del parlamento austriaco partiranno per la Bosnia per osservare le operazioni di voto.

6. In attesa di referendum

Il Forum civico dei Croati in Bosnia e l'Unione Islamica hanno inviato un appello a tutti i Croati e i Musulmani invitandoli a partecipare al referendum.

Inoltre, tutte le istituzioni sono mobilitate per assicurare la circolazione normale in Bosnia, durante il referendum. Cosi' il ponte a Samac sara' aperto domani mattina e l'apertura di quello a Brod seguirà tra breve.

 
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