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Agora' Agora - 4 marzo 1992
CROAZIA - INTERVISTA TELEFONICA CON I DEPUTATI BOSNIACI IZET MUHAMEDAGIC E SENAD SAHIMPASIC, ISCRITTI AL PR 92, SULLA SITUAZIONE IN BOSNIA DOPO IL REFERENDUM.
A CURA DI MARIJANA STEFANIC

Zagabria 3.3.92 h.20 - Dopo gli eccezionali avvenimenti di ieri a Sarajevo, con la mobilitazione del partito democratico serbo che ha occupato il centro della città con barricate e uomini armati, dopo la risposta nonviolenta della popolazione che è scesa in piazza ed ha sconfitto pacificamente il tentato golpe, costringendo gli armati a ritirarsi, abbiamo raggiunto telefonicamente i due deputati per sentire la loro valutazione sulla situazione.

Intervista a Izet Muhamedagic, di Bosanski Novi.

- Può dirci intanto perché si è iscritto al PR ?

" Ho ricevuto e letto i vostri materiali (il giornale "Il Partito Nuovo"), ed ho visto che questo è un partito serio, internazionale, che non è legato ad alcun particolare popolo. Anche mi ha colpito il fatto che i membri sono di varie parti del mondo, e Poiché il giornale mi invitava ad iscrivermi ho accolto la richiesta."

- Come vede gli avvenimenti e la situazione in BiH dopo il

referendum ?

" Gli avvenimenti di ieri, legati all'uccisione a Bascarsija (il centro storico di Sarajevo, ndt.), hanno mostrato, dopo la dichiarazione del Partito democratico serbo (SDS) che tutto era già organizzato, le barricate e il resto, indipendentemente dai risultati del referendum. I serbi vogliono la Jugoslavia e non la sovranità della BiH.

Ieri sera molti cittadini di Sarajevo, spontaneamente e senza le armi, sono usciti sulle strade invitando tutti a seguirne l'esempio. Sono convinto che sia stato proprio merito della gente se la situazione si è calmata, senza di ciò i tentativi della presidenza non avrebbero portato nessun risultato.

Per quanto riguarda il referendum - appena i risultati definitivi saranno noti, probabilmente verrà il riconoscimento internazionale, ma non è che questo potrà risolvere la crisi interna. Questo lo potrà fare soltanto il popolo che vive in BiH. Spero però che in BiH non avremo un conflitto armato e che la crisi si risolverà pacificamente."

Intervista con Senad Sahimpasic, di Foca

A Foca la situazione è molto difficile, SDS ha messo le barricate, e SDA (il partito di azione democratica, musulmano ndt.) fatto lo stesso in risposta, probabilmente già questa notte accadranno scontri. In città ci sono pochi militari dell'esercito federale, ma le armi ai civili serbi le hanno fornite loro. Comunque anche i musulmani sono ben armati.

Le trattative sono state rotte da tempo perché la parte serba non è interessata, ma crede di più nella sua forza.

Sul referendum per la sovranità della BiH ha votato il 53,8% che è equivalente alla percentuale dei cittadini musulmani di Foca, il resto sono serbi. I croati saranno in tutto un centinaio.

Sono convinto che sul territorio della BiH comincerà presto la guerra, a meno che l'arrivo dei caschi blu non riesca a migliorare la situazione. Poiché Foca si trova vicino al confine è molto difficile prevedere che il conflitto si potrà evitare.

 
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