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Agora' Agora - 6 marzo 1992
COMUNICATO STAMPA - "REFERENDARIO" COME?

Cos'è che distingue un "referendario" da un candidato qualsiasi? Se lo è chiesto, con un pizzico di autoironia, il prof. Massimo Severo Giannini, promotore della Lista Referendum, con una lettera indirizzata il 27 febbraio scorso ai garanti del "Patto" Segni e che qui riportiamo per sommi capi: "Cari amici, apprendo dalla stampa che, in qualità di garanti del Patto referendario, definirete le condizioni in base alle quali ogni candidato potrà qualificarsi "referendario". Come sapete - prosegue Giannini - la nostra lista (con tutti i suoi candidati, dal primo all'ultimo) è non solo totalmente impegnata a sostegno dei contenuti e dello svolgimento dei referendum, ma individua in essi, e nel loro svolgimento, l'autentica priorità per la politica italiana, anche in occasione delle prossime elezioni. Vi sarò perciò grato - conclude Giannini - se mi terrete informato delle condizioni che vi apprestate a definire e se, nel nostro caso, le riterrete soddisfatte o soddisfacibili". A tutt'oggi nessuna risposta è perve

nuta dai tre garanti, anche se pare che il prof. Scoppola stia per mandarne una.

In tutti i casi Massimo Teodori, tra i capolista della Lista Giannini, obbietta che "ben pochi dei democristiani, pidiessini, repubblicani e liberali arriveranno in Parlamento sulla base del Patto e quelli che vi arriveranno non potranno che essere stretti nella morsa dei partiti che li hanno eletti. Quanti - si chiede Teodori - sapranno resistere al richiamo delle lottizzazioni (Enti, Usl, Banche) e del sottogoverno? Basta scorrere i nomi di gran parte dei "pattisti" - osserva Teodori - per capire che la 'medaglietta del patto' non è altro che un'ennesima mascheratura" e conclude "Solo i candidati della lista Referendum di Giannini potranno mantenere l'impegno allo spirito e alla lettera dei referendum perchè non vi sono doppie fedeltà.

Dal canto suo il prof. Marramao, membro del C.N. del PDS, precisa che "al di là di ogni contenzioso circa l'efficacia o meno del Patto, il successo della Lista referendaria costituirà, non solo una garanzia, ma soprattutto un centro di irradiazione per tutti coloro che, all'interno come all'esterno dei partiti, sono davvero convinti della priorità della riforma della politica e delle istituzioni del nostro Paese".

 
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