(Radio Zagabria, TV Belgrado, Radio Sarajevo)Radio-Zagabria (h. 15)
1. Situazione in Bosnia
2. Conferenza stampa del governo croato
3. Vance a Sarajevo
4. Incidenti sul fronte croato
5. Da Belgrado
6. Il Partito croato di diritto ha annunciato una protesta
7. In Croazia servono i detector per le mine
1. Situazione in Bosnia
Nelle vicinanze di Sarajevo sono comparse di nuovo le barricate. I Serbi hanno messo le barricate sulla strada Pale-Sarajevo; hanno ostacolato il passaggio anche alle pattuglie della polizia e dell' esercito federale. I musulmani che vivono nel comune vicino, spaventati dalla situazione, hanno cominciato con la mobilitazione delle formazioni di riserva della loro polizia.
A Bosanski Brod la situazione è oggi sotto controllo. L'autorità della città vuole ripristinare le condizioni normali di vita, ma già più di 1500 cittadini sono fuggiti dalla parte croata. La strada Bosanski Brod- Odzak è bloccata. E' stato gravemente danneggiato il ponte sulla Neretva vicino a Mostar. Sebbene non esista una dichiarazione ufficiale della polizia locale, è evidente che l' attentato è opera dei cetnici, con l' aiuto dell' esercito federale. Al confine tra Mostar e Capljina sono aumentati i controlli della polizia serba.
2. Conferenza stampa del governo croato
Nella conferenza a Zagabria si è parlato dello stato di diritto e della situazione in Bosnia. Il presidente del governo, il sig. Greguric, ha dichiarato che dall' inizio della sua formazione il governo croato si è battuto per lo stato di diritto ma, a causa dell' attività scarsamente qualificata in certi ministeri, questo non è stato possibile. Perciò, se sarà costretto, il governo cambierà certe persone per migliorare il lavoro.
Ha spiegato la posizione del ministro degli esteri. Come si sa, per questa funzione è stato nominato il sig. Granic, ma il sig. Separovic rimane in carica fintanto che verrà assegnato alla Croazia il seggio all'ONU, che gli verrà affidato. Granic è la persona adatta anche per il buon lavoro compiuto nelle relazioni con i rifugiati. Inoltre, il governo propone l' annullamento dei comitati di crisi.
Riguardo alla situazione in Bosnia, secondo Greguric, solo la Bosnia unita può aiutare la crisi della YU, e tutti quelli che sognano della Croazia fino al Drina, sognano un sogno del passato, perché l' Europa non appoggerà questo mai. Dopo la dichiarazione ufficiale del governo sui dati del referendum, il governo croato proporrà il riconoscimento della Bosnia.
3. Vance a Sarajevo
L' emissario del sig. Ghali, il sig. Vance ha visitato Sarajevo. Per adesso ha parlato con il presidente del governo bosniaco, il sig. Izetbegovic, ma si aspetta il suo incontro con i rappresentante dei partiti maggiori della Bosnia.
4. Incidenti sul fronte croato
Da Sisak avvertono che l' esercito federale continua a distruggere le case nei comuni occupati di Petrinja e Glina. L' esercito ha sparato di nuovo verso Dubrovnik, e si sono avvistati i trasferimenti dell' esercito in questa regione. A Gospic , l'aggressore ha di nuovo colpito con granate. Ieri sera a Osijek è di nuovo squillato l' allarme generale, poiché l' aggressore ha attaccato la città.
5. Da Belgrado
A Belgrado è stata tenuta la seduta della ex- presidenza della Jugoslavia, ma non era permesso ai giornalisti di parteciparvi.
Vance ha visitato l' ex- generale dell' esercito, Kadijevic nell' ospedale militare, dove ha parlato con il suo dottore Djuknic dello stato del generale malato.
Sulle strade di Belgrado aumentano i controlli della polizia.
6. Il partito croato del diritto ha annunciato una protesta
L'HSP ha annunciato una dimostrazione di protesta per l' attacco al suo presidente Paraga, a Vinkovci. Paraga è stato a Vinkovci per il giuramento dei membri dell'HOS (esercito dell'HSP che fa parte della guardia croata) e si è salvato solo per miracolo da un attentato. Ma tre persone sono state uccise, tre sono sparite e sette sono state ferite. Secondo Paraga, di questo attacco è responsabile la struttura militare croata.
7. In Croazia servono nuovi detector per le mine
In tutta la Croazia sono disseminate più di un milione di mine e centomila granate. Esposti al rischio maggiore sono i bambini ed i contadini che si preparano per la mietitura primaverile. L' unica soluzione è l' importazione di detector da mina, che non si producono in Croazia. Il governo croato farà appello per ottenere questi detector.
Secondo i dati dell' istituto per la protezione dei monumenti, in Croazia vi sono 538 monumenti distrutti, 621 villaggi attaccati e 87 chiese completamente distrutte.
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TV Belgrado (h.19.30)
1. Situazione in Bosnia
2. Vance a Sarajevo
3. Conferenza sulla Bosnia- il 9 marzo a Bruxelles
4. Seduta della presidenza della YU
5. Conferenza stampa di Karadjic a Sarajevo
6. Il fronte in Croazia
7. Dichiarazione di Greguric
1. Situazione in Bosnia
A Sarajevo la situazione si è normalizzata. Ma questo è stato possibile grazie anche alla volontà dell' esercito federale di aiutare la polizia a controllare le strade bosniache. Inoltre, dopo le trattative tra i rappresentanti della città ed il governo bosniaco, la situazione a Bosanski Brod si è calmata. Gli Stati Uniti appoggiano l' integrità della Bosnia e accusano tutti coloro che la vogliano distruggere. Washington propone trattative tra i vari popoli della Bosnia, sottolineandone la struttura multinazionale. L' amministrazione americana invita la Serbia ad aiutare la soluzione negoziata della crisi in YU.
Vicino Mostar è stato danneggiato il ponte. L'esercito federale denuncia questo crimine e nega la sua partecipazione, smentendo le accuse della TV croata.
2. Vance a Sarajevo
v. radio Zagabria n.3.
3. Conferenza sulla Bosnia il 9 marzo a Bruxelles
Alla conferenza si attendono tutti e tre i partiti maggiori della Bosnia. Oggi è terminata la seduta di tre gruppi di lavoro impegnati sui problemi finanziari della ex-YU, ma i rappresentanti non si sono messi d' accordo, poiché secondo alcuni solo la Serbia e il Montenegro avrebbero il diritto di ereditare tutto della YU.
4. Seduta della presidenza della YU
Oggi la presidenza ha tenuto una seduta del comitato di difesa. Il membro del governo serbo Kostic ha esposto la situazione attuale. La seduta era chiusa per i giornalisti e non è ancora stata presentata la dichiarazione ufficiale.
5. Conferenza stampa di Karadjic a Sarajevo
Alla conferenza, il presidente del partito serbo in Bosnia ha esposto le sue idee, già note, aggiungendo la sua opinione sul referendum dei croati e musulmani. Secondo lui, i serbi avrebbero potuto ostacolare il referendum su tutti i loro territori, cioè sul 60% della Bosnia, ma non hanno voluto. La ragione di questo è che il referendum non significa nulla e tutte i dati sono evidentemente falsi. Cosi fra poco i serbi mostreranno i veri dati del referendum. Riguardo all' assassinio del serbo a Sarajevo, il popolo serbo ha reagito spontaneamente e questo si può vedere dal fatto che i rappresentanti dell' SDS erano partiti lo stesso giorno per la seduta della presidenza a Belgrado e non hanno quindi potuto organizzare la protesta del popolo. L' unica soluzione della crisi potrà essere la conferenza sulla Bosnia, e se questa non riuscirà, sarà difficile controllare i processi politici in Bosnia.
6. Fronte in Croazia
La guardia croata ha di nuovo attaccato l' esercito vicino a Gospic dove ha sparato contro le postazioni dell' esercito più di 10 granate. A Dubrovnik hanno ugualmente attaccato.
7. Dichiarazione di Greguric
Il presidente del governo croato ha dichiarato che la Croazia riconoscerà la Bosnia dopo il rapporto ufficiale dei dati sul referendum.
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radio-Sarajevo (h.22)
1. Protesta dei bosniaci contro la guerra
2. Vance a Sarajevo
3. Conferenza sulla Bosnia a Bruxelles
4. Stabiliti i rapporti diplomatici tra Slovenia e Belgio
5. Conferenza stampa di Karadjic
6. Dichiarazione del governo croato
7. Svalutazione del dinaro croato del 22%
1. Protesta dei bosniaci contro la guerra
Per iniziativa del programma per i giovani di radio Sarajevo, i bosniaci hanno deciso di esprimere la loro protesta contro la guerra in una manifestazione promossa non solo a Sarajevo, ma a Brcko, Maglaja, Donji Vakuf, Travnik, Derventa, Doboj e tutte le altre città. La Bosnia è la repubblica di tutti ed i cittadini chiedono al governo di promuovere la convivenza. Una decina di migliaia di persone hanno protestato contro le armi e per l' amore tra tutti i popoli che vivono in Bosnia.
2. Vance a Sarajevo
v. radio Zagabria n. 3.
3. Conferenza sulla Bosnia
v. TV Belgrado n. 3.
4. Stabiliti i rapporti diplomatici tra Slovenia e Belgio
5. Conferenza stampa di Karadjic
v. TV Belgrado n. 5.
6. Dichiarazione del governo croato
v. TV Belgrado n. 7.
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