Intervista * Ottimismo del commissario UeUna campagna farà conoscere l'ecu alla gente
5 giugno 1995
IL SOLE 24 ORE (pag.25, foto Bonino)
di Alfredo Sessa
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SOMMARIO. Emma Bonino illustra le ragioni, e le procedure, con le quali intende far sì che l'opinione pubblica europea non respinga, per diffidenza e difficoltà di comprensione, l'introduzione della moneta europea. Occorrerà, dice, una grande campagna di informazione tra le gente comune, che si svolga nelle scuole come nelle ferrovie e nei supermercati, per mostrare a tutti quali sono i vantaggi e quali possono essere gli svantaggi dell'introduzione della moneta unica. Per fare questo occorrerà mobilitare sinergie e trovare i mezzi finanziari. E' favorevole al compromesso sui tempi raggiunto, rispetto alla vecchia tesi del "big bang" del tutto e subito. Se l'opnione pubblica dovesse respingere la moneta unica, sarebbe dovuto solo ad errori nella campagna.
E' come una pila elettrica, Emma Bonino, al decimo piano del Breydel, il palazzo che ospita la Commissione europea a Bruxelles. Un geyser che brontola sotto terra, un piccolo vulcano che proietta in aria ceneri e lapilli in attesa di passare all'azione. Il commissario "sente" il compito che le è stato affidato: evitare che l'incontro tra gente comune e moneta unica si trasformi in uno scontro, in diffidenza e rifiuto.
La strategia generale è pronta. Bisogna toccare prima i delicati tasti della comprensione, poi solleticare quelli dell'accettazione e della fiducia nel nuovo mezzo di pagamento. Come? Con una campagna di informazione dalla rincorsa lunga, ben progettata, capillare, che approfitti dei tempi pigri richiesti dall'introduzione dell'ecu per fare una corte assidua a studenti, insegnanti, casalinghe, bambini, operai. Per dare una base di fiducia popolare alla moneta unica. »Penso a gente come mia madre, mia zia, gente che non viaggia, che si troverà ad affrontare mille problemi pratici nella vita quotidiana ,dice il commissario più effervescente della prudente squadra di Jacques Santer. Alla base del difficile impegno la determinazione già sfoderata nelle vecchie battaglie, e una convinzione di fondo: »Non riesco a vedere aspetti negativi nella moneta unica dice Emma Bonino dopo una pausa di riflessione. La grande avventura, secondo il commissario europeo, non nasconde trappole o tradimenti, se non quelli che pos
sono nascere da una cattiva preparazione.
Sono più i vantaggi o i problemi per i consumatori?
Dipende da come sarà informata l'opinione pubblica. Se non saremo attenti, rischiamo che l'euromoneta venga percepita come un problema che ha origine a Bruxelles. La moneta unica non mette in difficoltà il grande industriale abituato a viaggiare con tre o quattro valute in tasca, ma la stragrande maggioranza dei cittadini, la gente comune.
I vantaggi sono rappresentati dalla identità politica ed economica: un dato di coesione indubitabile per cittadini e imprese, non solo per le istituzioni finanziarie. Il mercato unico sarà più efficace, i viaggi e gli acquisti all'estero saranno più semplici, ci sarà una riduzione dei costi.
In che modo informerete i consumatori?
Ci vuole una campagna di informazione duratura che parta da lontano. Bisogna trovare sinergie: nè la Commissione nè i Governi possono fare da soli. Bisogna coinvolgere le scuole, le ferrovie, le poste. Tutti i luoghi di affluenza del grande pubblico. Bisognerà fare leva sulle iniziative dei privati, delle catene dei supermercati, ad esempio, dove i cittadini si troveranno quotidianamente a fare i conti con la moneta unica. Bisognerà coinvolgere inoltre non solo la stampa specializzata, ma anche quella popolare, di grande diffusione. Si potrebbero regalare giochi che simulino l'uso dell'ecu.
E' previsto un finanziamento per la campagna di informazione?
E' uno dei problemi ancora da risolvere. Sicuramente la campagna non potrà essere finanziata con il bilancio della politica dei consumatori, che ammonta ad appena 19 milioni di ecu. Dobbianmo ancora decidere dove prendere i fondi. La campagna dovrebbe essere avviata alla fine dell'estate con delle proposte di attuazione che saranno inserite nel nuovo piano d'azione (1996-98) della politica dei consumatori.
Al cosiddetto "big bang" si è preferito uno scenario di compromesso.
Avevo molte perplessità sull'efficacia del big bang, è preferibile uno scenario graduale. Bisogna fare in modo che l'economia non si blocchi. La via scelta sarà tanto più efficace quanto meglio sapremo informare i cittadini su come la moneta unica cambierà la loro vita. Sarà importante, per esempio, usare nei primi tempi. un doppio listino dei prezzi nei negozi.
E se l'opinione pubblica rifiutasse la moneta unica?
Vorrà dire che abbiamo sbagliato tutto nella politica di informazione. C'è l'opinione pubblica degli affari che è di per sè favorevole, e che è già schierata dalla parte della Commissione. Si tratta di convincere tutti gli altri. Sarà importante la chiarezza, per esempio in tema di conversione contrattuale dalle monete nazionali alla moneta unica. Sarebbe bene riuscire il più possibile a usare modelli standard, così che il cittadino non debba essere costretto a chiamare il commercialista, o il 113 per risolvere i suoi problemi. Mi auguro che la Commissione riesca a trovare proposte su dinamiche standardizzate di conversione contrattuale.