10 luglio 1995
ANSA
________
SOMMARIO. Riporta il commento di Emma Bonino alla lettera papale indirizzata alle donne. Si tratta di "cinque passi avanti" rispetto al passato, dice Bonino, ma molte cose ancora dividono la Chiesa dal mondo laico, e innanzitutto la questione aborto. Se si affida alle donne la responsabilità di decidere su molte questioni, occorre affidare loro anche la responsabilità di voler o no avere figli.
bruxelles la commissaria europea emma bonino ha parlato oggi di "passi avanti" compiuti dal papa con il documento sulla parità tra uomo e donna, ma ha detto che tra il vaticano e i laici vi sono ancora su questo argomento "grandi differenze di fondo", in particolare per quanto riguarda la maternità, la contraccezione e l'aborto.
in una dichiarazione fatta a bruxelles dopo l'odierna pubblicazione della "lettera alle donne" di giovanni paolo II, bonino ha notato che rispetto alla visione tradizionale della chiesa, le parole del papa "rappresentano cinque passi avanti". "si tratta infatti ha detto la commissaria di una chiara presa d'atto e dunque di una denuncia della discriminazione millenaria di cui sono state vittime le donne. e questo senza fare il gioco ipocrita di dire che la chiesa non ha partecipato alla discriminazione".
"in pratica ha aggiunto bonino la chiesa si assume in questo modo le sue responsabilità e dà un chiaro contributo all'affermazione della pari dignita' delle persone, indipendentemente dal sesso".
secondo emma bonino, "rimangono tuttavia grandi differenze di fondo, come nel caso dell'aborto, dove a essere inaccettabile non è tanto la visione della chiesa, ma l'assenza di un meccanismo laico che impedisca l'identificazione tra ciò che è peccato e ciò che è reato".
"in prospettiva e fatte queste osservazioni ha concluso la commmissaria ci attendiamo che alla donna, cui viene riconosciuta capacità di decisione autonoma nel mondo del lavoro e dello studio, venga concessa la possibilità di decidere da sola anche su questioni di natura più personale, quali la maternità, la contraccezione e l'aborto".