17 luglio 1995
ANSA
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SOMMARIO. Importante serie di dichiarazioni di Bildt e Bonino sul reale significato della presenza dell'ONU in Bosnia (se non ci fosse stata l'ONU già da tempo la Bosnia sarebbe stata spazzata via), sulle prospettive e sulla necessità che le autorità internazionali non facciano più promesse che non sono poi disposte a mantenere.
bruxelles - la necessità di una politica "credibile" per la bosnia, lontana dalla retorica e quanto più vicina alla realtà dei fatti e alle possibilità concrete, è stata sottolineata oggi a bruxelles dal mediatore dell'ue per la bosnia carl bildt e dalla commissaria europea per gli aiuti umanitari emma bonino.
"la comunità internazionale - ha detto bonino, intervenendo al consiglio dei ministri degli esteri dell'ue - deve decidere se proteggere militarmente i profughi bosniaci, con tutto quello che ciò comporta o evacuarli con tutto quello che una simile decisione comporta".
"se l'onu non fosse intervenuta diplomaticamente, senza l'invio della sua forza di pace, senza gli aiuti umanitari, oggi non esisterebbe più la bosnia. sarebbe stata già da tempo spazzata via. questa è la realtà della guerra in bosnia" ha detto bildt ribadendo che "anche se non ci sono scusanti per le atrocità, bisogna pensare anche a quello che sarebbe accaduto se avessimo abbandonato la bosnia al suo destino". "la nostra presenza lì - ha aggiunto - ha invece permesso di facilitare il processo verso una soluzione politica che non possiamo però imporre". ed ha concluso invitando a "colmare il divario tra retorica e realtà" perchè finora, ha detto, "c'e stata la tendenza a dire cose che non siamo poi disposti a fare".