L'Assemblea dei parlamentari iscritti al Partito radicale riunita per la prima volta a Sofia dal 15 al 17 luglio 1993, udite le relazioni introduttive e programmatiche, ringrazia gli organi uscenti del partito che hanno assicurato lo straordinario risultato del raggiungimento degli obiettivi fissati dal congresso di Roma: sono così garantite le condizioni politiche ed operative di base per lo sviluppo del partito trasnazionale e delle sue battaglie.
L'Assemblea, sulla base di quanto emerso dal dibattito, auspica che il Consiglio generale recepisca le "Linee d'iniziativa politica" presentate dal Segretario e le indicazioni contenute nella relazione del Tesoriere individuando le priorità fra quegli obiettivi politici che consentano di rendere effettivo e vincolante il diritto internazionale, che rafforzino il ruolo e la legittimità democratica delle Nazioni Unite. Il messaggio inviato dal Segretario generale dell'ONU Boutros Ghali che afferma la necessità della democratizzazione delle relazioni internazionale e riconosce la validità dell'impostazione radicale trasnazionale, rappresenta un fatto politico rilevante ed una indicazione di lavoro.
L'assemblea segnala in particolare gli indirizzi volti a:
1) ottenere il rispetto degli impegni e delle scadenze per la costituzione del Tribunale internazionale contro i crimini commessi nell'ex-Jugoslavia;
2) collegare l'eventuale riconoscimento o disconoscimento anche della Repubblica federale di Jugoslavia (Serbia e Montenegro) - come accaduto e accade con le altre Repubbliche ex-Jugoslave - al ripristino e alla effettiva garanzia dei diritti delle persone e dei popoli calpestati dall'aggressione serba ed in particolare in Bosnia e nel Kossovo
3) rilanciare nei vari parlamenti la battaglia per il riconoscimento della Macedonia;
4) ottenere l'approvazione di una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che affermi il diritto a non essere uccisi per forza di legge;
5) ottenere la modifica o la denuncia delle convenzioni internazionali che vincolano i paesi ad una politica proibizionista sulle droghe;
6) ottenere il rafforzamento o la creazione di istituzioni sovranazionali per la tutela dei diritti della persona, ivi compresi quelli all'identità etnica, culturale, linguistica e religiosa;
7) predisporre le condizioni e le risorse per sviluppare in una dimensione sovranazionale le seguenti battaglie:
- per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile;
- contro la diffusione dell'AIDS, in particolare nel continente africano;
- per la lingua internazionale.
L'Assemblea, sulla base dell'esigenza di far crescere strutture e servizi trasnazionali autonomi del partito nei diversi paesi, impegna i parlamentari a dar seguito alle indicazioni del Tesoriere per quanto riguarda la produzione e la distribuzione del notiziario parlamentare e la creazione delle relative strutture di servizio nei parlamenti.
L'assemblea impegna i propri membri ad assumere, in modo coordinato, tutte le iniziative che valgano a tradurre in atti parlamentari gli impegni politici stabiliti dal Consiglio generale.