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Cicciomessere Roberto - 23 novembre 1993
ONU: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO ALLA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI (ITALIA) PER CHIEDERE CHE LE OPERAZIONI DI PEACE-KEEPING SIANO FINANZIATE CON STANZIAMENTI DEL BILANCIO DELLA DIFESA

La Commissione difesa

Premesso che:

1) dal 1948 al 1993, più di 600.000 soldati e civili hanno operato sotto il comando delle Nazioni Unite in 28 operazioni di peace-keeping;

2) nel 1993 più di 80.000 persone sono state impegnate nelle operazioni in corso ed è previsto un impiego aggiuntivo di altre 40.000 persone;

3) i costi di tali operazioni sono passati dai $600 milioni del 1991 ai $2,8 miliardi del 1992 fino alla previsione per le operazioni 93/94 di $3,6 miliardi;

4) che queste cifre, pur rilevanti, appaiono sicuramente modeste rispetto ai bilanci dei singoli Stati in materia di difesa nazionale;

5) le operazioni di peace-keeping delle Nazioni Unite rappresentano un contributo rilevante alla sicurezza di tutti i paesi;

6) mentre aumentano le aspettative nei confronti di queste operazioni, le Nazioni Unite non vengono dotate dei mezzi che potrebbero garantire la flessibilità necessaria ad assicurare risposte immediate ed efficaci;

7) i contributi dei singoli Stati alle operazioni di peace-keeping vengono pagati con ritardi anche notevoli costringendo l'ONU a contrarre prestiti;

8) al 31 ottobre 1993 risulta che gli arretrati per le operazioni di peace keeping ammontano a $384 milioni; per il 1993 devono essere versati $648 milioni poiché solo 12 paesi hanno già versato le somme dovute; deve quindi essere ancora riscosso dagli Stati, per le operazioni di peace-keeping in corso, $1 miliardo;

9) l'Italia non ha ancora versato lo stanziamento per il 1993 previsto in $35 milioni;

10) per far fronte alle esigenze di liquidità connesse alle operazioni di peace-keeping è stata decisa, con la risoluzione 47/217 del 23 dicembre 1992, di costituire un Peace-keeping Reserve Fund;

11) il Segretario generale delle Nazioni Unite ha rivolto la seguente raccomandazione: »poiché le operazioni di peace-keeping sono un investimento in sicurezza, i governi dovrebbero prendere in considerazione l'opportunità di finanziare i costi futuri attraverso i loro bilanci nazionali di difesa (A/48/460, par. 63);

impegna il Governo

- a corrispondere senza ritardi i contributi finanziari per le operazioni di peace-keeping;

- ad accantonare i fondi necessari per l'aumento del budget del Peace-keeping Reserve Fund ($18 milioni);

- a prevedere appositi capitoli del bilancio del Ministero della difesa per il finanziamento delle operazioni di peace-keeping

- ad alimentare tali capitoli anche attraverso la corrispondente riduzione delle altre spese per la sicurezza nazionale, riduzione questa resa possibile dalla mutata situazione internazionale e dall'accresciuto ruolo delle Nazioni Unite.

Roberto Cicciomessere (Fed.)

Salvatore Meleleo (Dc)

Paolo Bampo (Lega nord)

Isaia Gasparotto (Pds)

Paolo Caccia (Dc)

Stelio De Carolis (Pri)

Riccardo Fragassi (Lega nord)

Pietro Folena (Pds)

Mauro Polli (Lega nord)

 
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