Bruxelles-Roma, giovedi 4 maggio 1995. Di fronte agli attacchi terroristici dei ribelli serbi di Kraijna contro la capitale croata, attacchi volti contro la popolazione civile e particolarmente contro gli inermi - perfino un ospedale infantile è stato bombardato! -, attacchi perseguiti con armi proibite dalle convenzioni internazionali, occorre una pronta reazione del Tribunale internazionale penale contro i crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia.
Se il tribunale dell'Aja è ad oggi purtroppo l'unico strumento internazionale atto a far valere un principio di legittimita', quantomeno si proceda immediatamente ad attivarlo di fronte a palesi crimini contro l'umanita' commessi da forze belligeranti.
L'auto proclamato Presidente della "Repubblica serba di Kraijna" Milan Martic, i comandanti in capo del relativo esercito, generali Celeketic e Loncar devono essere immediatamente indagati dal procuratore generale dell'Aja. La commissione di indagine dello stesso Tribunale deve subito recarsi nelle zone colpite al fine di raccogliere elementi di prova.
Il Partito Radicale, che ha sostenuto con una lunga campagna la creazione del Tribunale internazionale penale contro i crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia, nelle prossime ore compira' i passi necessari affinché questo strumento giuridico sia messo in grado di operare tempestivamente.