Bruxelles, 12 maggio 1995. Anche oggi il virus Ebola ha progredito, implacabile, nel suo camino di morte.
E non da oggi ma dal suo Consiglio Generale di Sofia in poi (luglio 1993), il Partito Radicale ha posto con forza la questione delle pandemie e dei virus emergenti come questione "politica" prioritaria, ritenendo che l'HIV/AIDS rappresentasse più un caso emblematico che il culmine di un disastro che potrebbe invece chiamarsi con il nome di virus letali gia' noti come le varieta' di Ebola, oppure Marburg, Junin, Lassa, Machupo, Guanarito, Dengue, O'nyong-nyong ...
Il Partito Radicale transnazionale ha condotto in questi anni campagne sull'AIDS e sulle pandemie in genere con la speranza che governi ed opinione pubblica si rendesse più vigili rispetto ai virus emergenti. Purtroppo non è stato, e continua a non essere, cosi. Di fronte alla prospettiva di immani pandemie predomina un atteggiamento fatalista. Evidentemente, come per l'AIDS, si aspetta che il virus Ebola faccia il salto di qualita' e diventi fenomeno globale per avviare alcune tardive e deboli contromisure.
Dal 1993, il Partito Radicale, transnazionale e transpartito, ha elaborato e promosso una proposta per costituire un quadro giuridico coerente e transnazionale, attraverso la creazione di uno strumento multilaterale come per esempio una convenzione ONU. Ma, ieri come oggi, dobbiamo prendere atto che:
- non esistono definizioni o classificazioni ufficiali per le contingenze epidemiche;
- le risposte alle emergenze vengono effettuate su basi ad hoc;
- non esiste una procedura ufficiale per determinare quale, o quali organizzazioni a livello internazionale devono assumere la responsabilita' amministrativa, tecnica e finanziaria, per non parlare di responsabilita' politica;
- l'assenza di una rete di communicazione ben definita impedisce una risposta efficace da parte delle varie istituzioni internazionali.
L'OMS - l'Organizzazione Mondiale della Sanita' - non è in grado da sola di fronteggiare le emergenze: con un bilancio annuale di $ 250 milioni non gestirebbe neppure un ospedale di una citta' di media grandezza, figurarsi i bisogni di più di 160 Paesi membri e di miliardi di persone! Malgrado queste legittime riserve sulle capacita' dell'OMS, esso rimane l'unico organo sovranazionale riconosciuto dalla comunita' internazionale nel settore sanitario.
Il Partito Radicale propone quindi che il Programma congiunto dell'ONU sull'AIDS (raggruppa tutte le Agenzie internazionali competenti: UNICEF, UNDP, UNESCO, UNFPA, OMS e Banca Mondiale) sia ampliato all'insieme dei virus emergenti e che al suo interno si costituisca immediatamente una cellula di crisi unificata sotto il coordinamento dell'OMS e la responsabilita' in prima persona del Segretario Generale Boutros-Ghali.