LUGLIO 1995: MORIRE DI FAME NEL CUORE DELL'EUROPA
LA FAME AMMAZZA A BIHAC, A SREBRENICA, NELLE ZONE "PROTETTE" DALLA COMUNITA' MONDIALE.
PERCHE' NON PARACADUTARE GLI AIUTI CON AEREI DELLA CROCE ROSSA, SIA PURE A ENTRAMBE LE PARTI ?
Bruxelles, 7 luglio 1995. L'Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite conferma che oltre ai due morti di fame a Bihac, dove sarebbero almeno 100.000 coloro che patiscono la fame, sono morte a Srebrenica 13 persone negli ultimi sette giorni.
Mentre proseguono, i cosiddetti sforzi diplomatici dei vari gruppi di contatto e delle cancellerie, la gente, come annunciato da mesi dalle autorità bosniache, sta cominciando a morire di fame nelle cosiddette "zone protette" dell'UNPROFOR, ad un ora di volo da Milano o da Vienna.
Se la politica delle più alte autorità dell'Unione europea, ribadita nel testo conclusivo stesso del Consiglio europeo di Cannes, deve essere quella dei "Daladier e Chamberlain", ovvero dell'equidistanza perfetta tra aggressori ed aggrediti, Lor signori potrebbero, almeno, dimostrare un minimo di decenza decidendo di paracadutare aiuti umanitari e viveri alle due parti, ufficializzando così ciò che già avviene con i "prelievi" delle milizie serbe su tutti i convogli umanitari. Oppure anche questo è troppo per Loro ?
Partito Radicale