TIBET: SI E' CONCLUSA LA VISITA DEL SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE A DHARAMSALA, SEDE DEL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO DOVE E' STATO RICEVUTO DAL DALAI LAMA, DAL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO IN ESILIO, SAMDONG RIMPOCHE E DA ALTRI RESPONSABILI ISTITUZIONALI
Roma-Dharamsala, 28 luglio 1995. Si è conclusa oggi la visita di Olivier DUPUIS, segretario del Partito Radicale, transnazionale e transpartito, a Dharamsala (India Nord-Orientale) dove ha sede il governo tibetano in esilio.
Il segretario del PR, insieme con Piero VERNI, presidente dell'Associazione Italia-Tibet, è stato ricevuto dal DALAI LAMA, dal Presidente del Parlamento tibetano, Samdong RIMPOCHE e dal responsabile del governo per l'informazione, Tempa TSERING.
I massimi responsabili tibetani hanno espresso la loro gratitudine per il ruolo svolto dal Partito Radicale nell'adozione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione nella quale viene per la prima volta condannata l'invasione e l'occupazione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese. Gratitudine anche per l'interessamento espresso nei confronti della scomparsa del Panchen Lama, con ogni probabilità sequestrato dai cinesi.
In tutti gli incontri i dirigenti tibetani hanno insistito sul carattere tragico dell'attuale situazione in Tibet, dove, oltre a subire ogni tipo di violazione dei diritti fondamentali della persona (sterilizzazioni forzate di donne, torture, incarcerazioni su vasta scala, limitazioni delle pratiche religiose, proibizioni nell'uso della loro lingua, ...) i tibetani subiscono una vera e propria invasione quotidiana di popolazione cinese, organizzata e pianificata ai più alti livelli del potere di Pechino che li ha già resi minoranza nel proprio Paese. Tale situazione impone, con grande urgenza, un radicale cambiamento, pena il rischio della scomparsa di un popolo, di una cultura, di una storia.
Sui possibili obiettivi da perseguire e sulle azioni concrete da intraprendere per tentare di fermare questa tragedia annunciata, è stato discusso a lungo con il Presidente del Parlamento in esilio, Samdong RIMPOCHE e con il responsabile governativo per l'informazione Tempa TSERING.
Per quanto riguarda gli obiettivi, le priorità sono le seguenti:
- fermare i trasferimenti di popolazioni cinesi nel Tibet;
- iniziare un processo di decolonizzazione;
- dare al governo tibetano in esilio uno status internazionale simile a quello ottenuto dall'OLP;
- avere dalle autorità cinesi tutte le informazioni su dove ed in che condizioni si trovi il Panchen Lama;
- immediato rilascio dei prigionieri politici;
- rispetto dei diritti civili, politici e religiosi;
- fermare le distruzioni ambientali;
- fermare le distruzioni dei monumenti e delle espressioni della cultura tibetana;
E' stato infine considerato necessario anche preparare una campagna internazionale di boicottaggio di tutti i prodotti cinesi.
Per raggiungere tali obiettivi, è stato deciso di lanciare alcune iniziative sin dalle prossime settimane ed, in particolare:
- Agosto: intervento del PR presso la Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite (Sottocommissione Minoranze)
- settembre: intervento del PR alle Nazioni Unite per il riconoscimento dello status internazionale per il governo tibetano;
- settembre: promozione in più parlamenti nazionali possibili di mozioni o risoluzioni sul modello di quella adottata dal Parlamento europeo;
- dal 25 settembre al 2 ottobre (anniversario della nascità del Mahatma Gandhi): una settimana di satyagraha, di digiuno collettivo anche per sollecitare i vari parlamenti a pronunciarsi in tempi rapidi. L'iniziativa sarà co-organizzata dal PR, da organizzazioni nonviolente indiane e dai Tibet Support Groups. Obiettivo: 1.000 digiunatori in almeno 40 paesi;
- il 10 marzo 1996, in occasione dell'anniversario dell'"Up Rising Day" (giornata dell'insurrezione nonviolenta del 1959) manifestazione europea per la libertà del Tibet a Bruxelles.
Partito Radicale