BIHAC: OCCORRE FAR FRONTE IMMEDIATAMENTE ALLA DISPERATA SITUAZIONE DEI CIVILI DI BIHAC, DI QUELLI IN FUGA E DEGLI ASSEDIATI. SE LA NATO NON INTENDE INTERVENIRE A DIFENDERE LE LORO VITE CHE ALMENO SI PROVVEDA AD INVIARE VIVERI E MEDICINE: IN UN AREA COSI' ESTESA NON E' DIFFICILE PARACADUTARE TUTTI GLI AIUTI NECESSARI, PURCHE' LO SI VOGLIA...
Bruxelles, 28 luglio 95. Le notizie da Bihac sono sempre più gravi: migliaia di civili sono in una fuga disperata dalla città senza possibilità di trovare comunque scampo e anzi rischiano di intralciare la pur difficile resistenza. Sono senza viveri, senza acqua, medicine, indumenti... che cosa si aspetta ad un intervento almeno di soccorso?
Si conferma che convogli di aiuti sono bloccati ai confini delle Kraijne serbe. Ebbene dov'è la difficoltà a paracadutare questi aiuti ? Si tratta di un'area di migliaia di chilometri quadrati: non vi è da discettare sulla precisione dei lanci, anche i sorvoli ad alta quota sono possibili su una tale ampiezza territoriale.
E in ogni caso occorre avvertire i miliziani e la contraerea serba che si tratta di interventi umanitari e che un eventuale attacco comporterebbe una dura rappresaglia sugli areoporti e sulle batterie antiaeree.
La più grande alleanza militare del mondo non è in grado nemmeno di fare questo ?
Partito Radicale