LETTERA DEL SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE AI MEMBRI DEL COMITATO AD HOC DELLE NAZIONI UNITE INCARICATO DI ULTIMARE IL PROGETTO DI STATUTO DA POI SOTTOPORRE AL SESTO COMITATO DELL'ASSEMBLEA GENERALE PER LA SUA DEFINITIVA APPROVAZIONE.

Bruxelles, 3 agosto 1995. In una lettera agli 80 membri del Comitato ad hoc delle Nazioni Unite incaricato di redigere lo statuto del Tribunale Penale Internazionale Permanente, Olivier DUPUIS, segretario del Partito Radicale ricorda le ragioni a favore della rapida istituzione di un Tribunale Penale Internazionale Permanente.

In particolare, DUPUIS ricorda come "in sempre più luoghi del mondo, dittatori o apprendisti dittatori stanno prendendo esempio dalla barbara e vergognosa situazione nella ex Jugoslavia" e che di fronte ad un tale propagarsi di crimini efferati, un tribunale permanente per il fatto di essere una istituzione alla quale possano e debbano rendere conto gli uomini responsabili di atti criminali, da qualsiasi parte del mondo essi provengano, ed in qualsiasi momento, ovvero per il fatto "stesso di essere permanente puo' "rivestire una funzione deterrente".

Ricordando le numerose iniziative che, da tre anni a questa parte il Partito Radicale, transnazionale e transpartito, ha preso a favore prima della istituzione del Tribunale ad hoc sui crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia, poi del Tribunale ad hoc sui crimini commessi nel Rwanda, e raccogliendo gli appelli del Presidente CASSESE e del Procuratore GOLDSTONE, il segretario del PR sottolinea la fondamentale necessità di superare le ultime resistenze e di giungere, durante la sessione del Comitato ad hoc che inizierà il 14 agosto, ad un compromesso che possa consentire, nell'autumno prossimo, al VI Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dare vita a "questo primo segmente di giustizia penale internazionale nella storia dell'umanità".

Partito Radicale