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Partito Radicale Silvja - 5 settembre 1995
CONFERENZA DI PECHINO SULLE DONNE
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE OLIVIER DUPUIS.

Bruxelles-Roma, 5 settembre 1995. In seguito a notizie sempre più allarmanti che giungono da Pechino dove si svolge la Conferenza delle Nazioni Unite sulle Donne, Olivier Dupuis, Segretario del Partito Radicale, transnazionale e transpartito, Organizzazione Non Governativa di categoria 1 delle Nazioni Unite, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Da testimonianze dirette quanto autorevoli risulta che a Pechino e ad Huairou il clima di intimidazione è diventato insostenibile per i partecipanti alla 4a Conferenza delle Nazioni Unite sulle Donne.

Se a Pechino la Conferenza intergovernativa si è appena aperta, sta per concludersi ad Huairou - a 54 kilometri dalla Capitale - il Forum delle Organizzazioni Non Governative (ONG). Entrambi gli eventi sono eventi organizzati dalle Nazioni Unite, e sono Conferenze delle Nazioni Unite.

Dai resoconti della stampa risulta che numerosi sono gli episodi di intimidazione soprattutto nei confronti delle donne tibetane o di membri dei Tibet Support Groups. Inoltre, da testimonianze dirette da noi raccolte risulta che il Governo cinese ha dispiegato un vero e proprio apparato gigantesco di intimidazione e di controllo oppressivi che spesso superano il limite della molestia.

In particolare sono avvenuti i seguenti fatti:

- il governo cinese ha esercitato pressioni durissime sull'ONU per evitare che venissero concessi accrediti a numerose donne tibetane o a sostenitrici della causa tibetana;

- numerose donne pur accreditate dalle Nazioni Unite alla Conferenza si sono viste poi negare il visto di ingresso in Cina;

- nel corso di sessioni dedicate alla condizione delle donne in Tibet è più volte saltata l'energia elettrica;

- donne tibetane sono state vittime di episodi di vera e propria intimidazione verbale e fisica ad opera di persone dei servizi di sicurezza e di falsi giornalisti accreditati come operatori della informazione provenienti da vari paesi;

- le donne tibetane sono state costrette a circolare nell'area della Conferenza scortate da altre donne partecipanti alla Conferenza stessa, visti i timori per la loro incolumità;

- le rappresentanti di associazioni solidali con le donne tibetane sono state indotte, dal moltiplicarsi degli incidenti, ad organizzare un sistema che consentirà la verifica dell'avvenuto rientro nelle rispettive sedi delle donne tibetane e delle loro sostenitrici;

- le donne tibetane, accreditate per lo più come rappresentanti di ONG nordamericane ed europee, vengono costantemente seguite e riprese e fotografate, spesso allo scopo di interrompere i loro colloqui e nonostante le proteste delle medesime partecipanti accreditate alla Conferenza;

- in una fase particolarmente concitata di una sessione della conferenza delle ONG, l'Ambasciatore australiano in Cina ha dovuto personalmente e con molta energia intervenire per difendere e portare sotto la sua personale protezione due delle nove donne tibetane presenti alla Conferenza.

Questi intollerabili fatti avvenuti nell'ambito di una Conferenza delle Nazioni Unite, oltre alla loro intrinseca gravità, costituiscono un pericoloso precedente per l'autorità stessa delle Nazioni Unite nonché per la dignità dei paesi partecipanti che non può essere più a lungo tollerato, pena indebolire ulteriormente l'ONU e farla divenire complice del regime totalitario cinese.

Partito Radicale

Transnazionale e transpartito

Fax: 39-6-6880.5396

Tel: 39-6-689.791

 
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