APPELLO INTERNAZIONALE
(Promosso dal Partito Radicale transnazionale, dal Citizens Committee for a democratic Cuba e dal Directorio Revolucionario Democratico Cubano)
al Segretario Generale delle Nazioni Unite
al Parlamento Europeo
ai Parlamenti Nazionali
al Governo di Cuba
Francisco Chaviano Gonzalez, leader cubano dell'opposizione, ha iniziato il 12 settembre scorso nel carcere di "Combinado del Este" uno sciopero della fame ad oltranza per chiedere giustizia e rispetto dei diritti umani a Cuba.
Chaviano è stato condannato il 15 di aprile 1995 a 15 anni di carcere. Il 7 maggio 1994 sono stati fatti trovare nella sua residenza documenti incriminanti ed egli è stato immediatamente arrestato. Questo è stato il culmine di una campagna contro Chaviano e la sua famiglia da parte della Sicurezza di Stato. Dall'incarcerazione di Chaviano, la sua famiglia si ritrova priva dei mezzi di sussistenza e costretta a vivere della carità pubblica.
Accusato di divulgazione di segreti di stato e di falsificazione di documenti, Chaviano ha trascorso quasi un anno in isolamento a disposizione del servizio di Sicurezza dello Stato, soggetto a periodica persecuzione e privato di informazioni sulla pratica dello Stato nei suoi confronti. A giudicarlo è stato chiamato un Tribunale Militare.Il processo è stato chiuso al pubblico e si è svolto senza il rispetto delle norme fondamentali per l'esercizio del diritto alla difesa. La Corte ha concesso solo 3 giorni per preparare la difesa, ha impedito a Chaviano la scelta di un avvocato di fiducia e non ha accettato documenti e testimoni a sua difesa.
In assenza di una difesa indipendente e attendibile per Chaviano a Cuba, la famiglia ha lanciato un appello per la costituzione di un collegio internazionale di difesa.
Da molto tempo Chaviano, ripetutamente e coraggiosamente, denuncia le violazioni dei diritti umani a Cuba, richiedendo il rilascio dei prigionieri politici e il rispetto dei diritti civili ed umani. Presidente del Consiglio nazionale di Cuba per i diritti civili, co-Presidente del Coordinamento per i diritti umani dell'isola e membro del Partito Radicale Transnazionale, Chaviano è un pacifista che vuole una transizione pacifica verso la democrazia e uno stato di diritto per Cuba.
Al processo, Chaviano ha lanciato un appello per la riconciliazione nazionale e una soluzione pacifica ai problemi di Cuba, dichiarando: "Ma queste soluzioni non sono compatibili con l'ambizione personale di potere e di gloria di quelli che ci governano, che nel loro intento di perseguire questo, ritraggono se stessi come strenui difensori delle bandiere del Marxismo-Leninismo, un sistema screditato e rifiutato dal mondo intero. Questi sistemi sono solo stati strumento per dare potere agli zar di nuovo tipo, e il nostro paese non è un'eccezione. E questo processo non è altro che una nuova aggressione, questa volta con pretese legali. Ma io non sono il solo ad essere giudicato ed attaccato: questo è un assalto contro tutti coloro che dissentono in questo Stato, contro la libertà pubblica e contro i diritti civili ed umani di tutti i cubani".
L'attuale Costituzione Cubana e le attuali leggi in materia precludono l'esistenza di un ordinamento giuridico e giudiziario indipendente. Il rapporto del 1993 del Rappresentante delegato delle Nazioni Unite, Carl-Josah Groth, descrive gli abusi contenuti nella Costituzione e nel Codice Penale cubano e la subordinazione della Giustizia al volere dell'esecutivo politico. Esso inoltre afferma che i processi si concludono abitualmente con atteggiamento discriminatorio nei confronti dei testimoni della difesa e mancanza di imparzialità da parte del giudice nel condurre le udienze. Tra le aberrazioni costituzionali vi è anche la determinazione a punire ogni atto che possa essere contrario allo status quo e alla morale socialista, persino quelli che non implicano mezzi violenti, come nel caso di ogni persona che, dal modo di parlare, di scrivere o con ogni altra forma di propaganda, inciti altri ad agire contro l'ordine sociale o lo Stato Socialista.
Noi sottoscritti, cittadini di diversa nazionalità e opinione politica vi chiediamo di impegnarvi urgentemente ad agire per:
* la liberazione di Francisco Chaviano e la revisione del processo;
* il diritto a un Collegio internazionale di avvocati per la sua difesa;
* la difesa dei diritti umani a Cuba;
* l'amnistia generale per i detenuti politici e di opinione;
* la riforma del Codice Penale e della Costituzione in senso democratico;
* l'abolizione della pena di morte.