APPELLO AL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, BOUTROS GHALI E ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE PERCHE' CIO' CHE RIMANE UNA DELLE SUE RARE DECISIONI (SE NON L'UNICA) DEGNE DI QUESTO NOME NEL CONTESTO DELLA GUERRA NELLA EX JUGOSLAVIA NON VENGA ANCH'ESSA DI FATTO SVUOTATA.Roma, 9 ottobre 1995. Il Tribunale contro i crimini commessi nella ex Jugoslavia è gravemente minacciato da una totale paralisi se, entro poche settimane, non gli verranno attribuiti i mezzi necessari al suo funzionamento attraverso l'iscrizione nel bilancio ordinario delle Nazioni Unite delle spese del suo funzionamento.
L'attuale situazione è infatti diventata insostenibile. In particolare le autorità del Tribunale hanno dovuto:
- sospendere dal 15 settembre ogni spesa di viaggio. Cio' significa tra le altre cose l'impossibilità di compiere le inchieste nella Bosnia occidentale, laddove sono state recentemente scoperte diverse fosse comuni cosi come l'impossibilità di interrogare i testimoni;
- interrompere il prolungamento di tutti i contratti di lavoro di una durata di meno di un anno;
- bloccare tutti i progetti di costruzione, acquisto o ristrutturazione degli edifici necessari al normale svolgimento dei lavori del Tribunale;
- sospendere ogni pagamento di lavoro supplementare alle guardie ed al personale di aula. Cosa che rende praticamente impossibile lo svolgimento dei processi;
- bloccare la tenuta di ogni audizione non programmata prima del 15 settembre.
Inoltre,
- le autorità del Tribunale non sono in grado di riscuotere i fondi versati su base volontaria da singoli cittadini, organizzazioni o istituzioni quale la Commissione europea, fondi che ammontano a più di 7 milioni di dollari;
- il Tribunale non puo' provvedere alla sicurezza dei testimoni.
Il Partito Radicale intraprese a suo tempo una dura battaglia per la nascita del tribunale ad hoc che porto' ad una campagna di mobilitazione di parlamentari e di migliaia di cittadini per la sua costituzione e per l'iscrizione nel bilancio ordinario dei fondi connessi alla sua attività. Non vogliamo che quello sforzo e quella volontà politica possano scomparire annegati da problemi di finta natura burocratica.
Per queste ragioni, chiediamo che in occasione dei lavori dell'Assemblea Generale, gli Stati membri pongano con la massima forza la questione della iscrizione nel bilancio ordinario delle NU del finanziamento dei Tribunali ad hoc e diano mandato al Segretario generale di prendere tutte le iniziative utili e necessarie perché il Tribunale ad hoc sui crimini commessi nella ex Jugoslavia possa riprendere subito e nella pienezza delle sue funzioni le sue attività.
Partito Radicale
transnazionale e transpartito