di Marco PannellaSOMMARIO: Lettera ad Enzo Bettiza, Presidente della Delegazione del P.E. per i rapporti con la Jugoslavia, di cui faceva parte Pannella, per formalizzare le sue dimissioni dalla delegazione per protesta contro la gestione della Delegazione da parte del Presidente, in particolare di fronte alla grave crisi che opponeva la CEE alla Jugoslavia a proposito del divieto di importare il baby-beef(vitellone), di cui la Jugoslavia era grande produttrice. (Lingua dell'originale: italiano)
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20 ottobre 1981,
Caro Presidente,
Per i motivi che ho illustrato nella ultima riunione della delegazione ti presento le mie dimissioni formali dalla stessa.
Concorrono a questa decisione motivi formali e di merito.
1) Non è ammissibile che una Delegazione non sia convocata o comunque non si riunisca in un periodo che va da gennaio a ottobre - com'è accaduto per la nostra;
2) Non è tollerabile che questo avvenga proprio quando le responsabilità istituzionali della Delegazione sono messe in causa da una grave e manifesta crisi dei rapporti fra le parti, con le responsabilità maggiori in questa crisi da attribuirsi certamente alla Comunità;
3) Non mi sembra inoltre che la risposta alle mie critiche, che possono come ogni altre essere errate o eccessive, sia stata tale da consentirmi di ritornare sulla decisione: non mi sembra infatti che, a parte l'eleganza del metodo, sia accettabile che alle mie osservazioni mi si risponda rimproverandomi di non aver partecipato all'unico incontro con i parlamentari jugoslavi. La data non mi conveniva, ed impegni gravissimi di natura diversa in Italia, mi trattennero altrove. Ma ti riccordo che mi ero trovato in pieno disaccordo con il carattere da dare a questa riunione e il processo verbale dovrebbe aiutare a ricordarlo.
4) In pari data comunico alla Presidenza del PE che il nostro gruppo sarà rappresentato nella Delegazione, fino alla scadenza statutaria, dalla collega Emma Bonino.
Con immutata stima e amicizia ti invio i miei migliori saluti.
Marco Pannella