Ai Membri del Parlamento ....
Bruxelles, 28 ottobre 1996
Gentile Deputato, caro collega,
la "War on drug" è fallita: lo ammettono i responsabili delle polizie internazionali, i governanti dei paesi produttori e dei Paesi dove maggiormente si consumano droghe, tutti i più attenti osservatori internazionali. Gli interventi repressivi che sono stati intrapresi e l'uniformità delle politiche proibizioniste che vigono quasi ovunque nel mondo (in tutti i paesi occidentali e nei paesi produttori, innanzitutto) non hanno prodotto alcuna significativa riduzione della distribuzione e del commercio delle droghe, innanzitutto delle droghe cosiddette pesanti. Lo stesso responsabile ONU dei Programmi Antidroga e Anticrimine ha recentemente dichiarato che la lotta al traffico e alla produzione è quasi senza speranze, e le organizzazioni criminali già oggi controllano direttamente o indirettamente le economie e i governi di molti Paesi produttori, e sono in grado di influenzare notevolmente la politica dei Paesi dove in più grande quantità queste sostanze si consumano. Soprattutto nei paesi in via di sviluppo e
negli Stati del centro ed est europeo.
In Europa occidentale, in particolare, pur essendo stati conseguiti importanti risultati nel decapitare alcune delle organizzazioni mafiose più importanti, quindi i principali organizzatori e controllori del mercato illegale, il totale dell'eroina sequestrata non supera il 10% del totale in circolazione. Il prezzo dell'eroina corrisponde a 1.700 volte il costo di produzione: un grammo di eroina è pari a dieci grammi d'oro.
Che cosa ha reso possibile la creazione di una fonte di ricchezza così imponente e di un'arma tanto potente, come il controllo del mercato illegale delle droghe, da parte delle organizzazioni criminali? Come possono i Paesi di tutto il mondo allentare e debellare le gravi conseguenze di questo illecito commercio, difendendo la democrazia e l'economia di ogni Stato? Che cosa mai deve ancora accadere affinché si smetta di essere ciechi e si guardi in faccia la realtà?
Per non essere più complice di chi vuole che la situazione non cambi, che preferisce qualche dichiarazione falsamente moralistica all'analisi realistica della situazione, perché i falsi moralismi e le posizioni di principio hanno prodotto fino ad oggi morte e distruzione - letteralmente - dei parlamentari e dei cittadini dalle più varie appartenenze politiche hanno deciso di dare vita ad una organizzazione politica europea
In questo contesto, sottoponiamo alla Sua attenzione:
1. una proposta di raccomandazione appena depositata al Parlamento europeo da oltre 60 deputati. L'idea sarebbe di depositare simili documenti sotto forma di mozione o di risoluzione in quanto più parlamenti dei Paesi membri dell'Unione europea.
2. una brochure che riprende, attraverso testi brevi, i principali argomenti che militano a favore di una regolamentazione e legalizzazione di tutte le droghe.
Vi proponiamo anche:
3. di partecipare al Primo Congresso europeo del Coordinamento Radicale Antiproibizionista che si terrà a Bruxelles dal 5 al 7 dicembre 1996, nella sede del Parlamento europeo (le lingue di lavoro sono: spagnolo, inglese, francese, italiano e olandese).
4. di ricevere il nostro bolletino di informazione e di azione "Antiproibizionisti di tutto il mondo - Fax" che esce due volte al mese e viene spedito gratuitamente o via fax o via e-mail a parlamentari e cittadini di tutto il mondo.
Sperando di poterLa vedere o rivedere a Bruxelles in occasione del Congresso del CoRA e rimanendo a Sua disposizione, La preghiamo di ricevere i nostri più cordiali saluti.
Carlo ROSSI Olivier DUPUIS
Presidente del CORA Segretario del Partito Radicale
Docente di Stastica-Matematica Deputato
all'Università di Roma al Parlamento europeo
Consulente statisco dell'UNDCP
- Parti Radical
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