Wang Dan, 27 anni, studente di storia all'Università di Pechino. Nel 1989 fu uno dei promotori del movimento degl studenti che organizzo' la manifestazione di Piazza Tien An Men. A seguito della feroce repressione dell'esercito cinese, Wang fu fermato il 6 luglio dello stesso anno. Il fermo si tramuto' in arresto il 23 novembre 1990 per il reato di "propaganda controrivoluzionaria". Processato il 26 gennaio 1991, la Corte del Popolo di Pechino gli commino' la pena di 4 anni di prigione e la sospensione per 1 anno dei diritti politici. Pena da scontare nel famigerato carcere n. 2 di Pechino. Rilasciato il 17 febbraio 1993 "sulla parola" Wang riprese la sua attività politica per chiedere riforme democratiche in Cina. Dal 1993 al 1995 fu arrestato 3 volte per brevi periodi (marzo, maggio ed agosto 1994) a seguito dei continui appelli rivolti al Congresso del Popolo cinese (il Parlamento) firmati da lui e da altri noti attivisti democratici della dissidenza. Nel febbraio 1995 siglo' con il suo nome una important
e richiesta rivolta al Congresso per abolire la rieducazione attraverso il lavoro. Viene fermato di nuovo il 21 maggio 1995. Wang ha subito il 29 ottobre 1996 un processo farsa di chiara natura politica con l'accusa di "attività cospirative al fine di rovesciare il Governo cinese", reato per il quale è prevista la pena di morte. Al processo un cordone di polizia ha tenuto lontani gli Osservatori internazionali e a Wang è stato negato qualsiasi assistenza da parte della difesa. Gli è stato impedito di incontrare la propria famiglia che ha comunque annunciato la presentazione dell'istanza di appello per un processo di secondo grado. Wang ha scritto un famoso saggio "La Cina dell'era post-Deng e il movimento per la democrazia interno".