LI PENG A ROMA. IL PRIMO MINISTRO CINESE OSPITE DELLA FAO. SARA' RICEVUTO ANCHE DALLE ALTE CARICHE DELLO STATO ITALIANO. RICORDIAMOGLI I DETENUTI POLITICI, IL PREMIO SAKHAROV '96 WEI JINGSHENG ED IL PANCHEN LAMA. RICORDIAMOGLI I LAOGAI.
MANIFESTAZIONE NONVIOLENTA SABATO 16 NOVEMBRE ALLE ORE 15 DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO, DEI CENTRI BUDDISTI TIBETANI E DEI COMITATI DI SOSTEGNO AL TIBET IN P.LE UGO LA MALFA.
Roma, 14 novembre 1996. Il primo ministro cinese Li Peng è presente a Roma, ospite dei lavori della Conferenza mondiale della FAO. Con la manifestazione di sabato 16 novembre in P.le Ugo La Malfa il Partito Radicale, transnazionale e transpartito, insieme ai Centri del buddismo tibetano e ai comitati di sostegno al Tibet intende rinnovare la propria denuncia sull'esistenza di detenuti politici in Cina come il Premio Sakharov 1996 Wei Jingsheng, come il più piccolo detenuto politico del mondo, Gedhun Choekyi Nyima la reincarnazione del Panchen Lama, come Wang Dan, il leader di P.zza Tienanmen. Vogliamo ricordare a tutti ed in particolare alle alte cariche dello Stato italiano che riceveranno Li Peng, l'esistenza dei laogai cinesi, l'esistenza dunque di lager dove viene sfruttato il lavoro dei detenuti per la produzione economica.
Verranno sventolate le bandiere tibetane, per rinnovare il sostegno ad un popolo che sta subendo una vera e propria "pulizia etnica per diluizione" con i continui trasferimenti di popolazione cinese nel Tibet, con gli aborti e le sterilizzazioni forzati, con la repressione di ogni espressione dell'alta cultura tibetana che arriva financo ad impedire di esporre la fotografia del Dalai Lama, che giunge ad imprigionare la seconda autorità religiosa del buddismo tibetano, il Panchen Lama, un bambino di sette anni.
Questa è la Cina. Questa è la Repubblica popolare cinese. Wei Jingsheng è in carcere, con una condanna a quindici anni, per aver affermato che le modernizzazioni economiche sarebbero state sterili senza quella politica: la democrazia. Wang Dan è in carcere, per essersi opposto con il proprio corpo ai carri armati cinesi in Piazza Tienanmen nel 1989. Liu Xiaobo è in carcere per aver espresso le proprie opinioni. Solo questo vogliamo ricordare: di rammentare a Li Peng che in Cina non esistono diritti civili, non esiste democrazia, non esiste libertà.
APPUNTAMENTO SABATO 16 NOVEMBRE ORE 15 IN PIAZZALE UGO LA MALFA (CIRCO MASSIMO).
Partito Radicale
tel. 06-689.791
fax 06-688.05.396