Bruxelles, 28 dicembre 1996
Caro XXX,
mentre arriviamo alla fine del 1996, una serie di prossime scadenze particolarmente importanti ci induce a rinviare l'analisi, il bilancio, un momento di riflessione su quanto abbiamo realizzato insieme con un successo talora tiepido e talaltra più certo.
Conosciamo fin troppo bene queste scadenze, ed in particolare la più importante di esse: le manifestazioni del 9 e 10 marzo prossimi. Due giornate che - siamo tutti d'accordo a questo proposito -, dovranno vedere migliaia di persone provenienti da tutta europa manifestare insieme, nel segno della nonviolenza, per la libertà del Tibet.
Al fine di rafforzare la mobilitazione per le manifestazioni di Ginevra - che dovranno superare in qualità e quantità quella della primavera scorsa a Bruxelles -, dovremo con grande urgenza rilanciare la mobilitazione dei sindaci europei sulla campagna "Una bandiera per il Tibet 1997", la quale campagna, come ben sai, è in ritardo grave se non addirittura drammatico (siamo ad oggi ancora sotto le 150 adesioni!)
Sempre nello spirito di ampliare e dare più forza alla mobilitazione, dovremo concludere (il 31 gennaio prossimo!) la campagna per il Nobel a Wei Jingsheng, depositando almeno mille dichiarazioni di sostegno alla sua candidatura al Comitato Nobel di Oslo (e con poco più di 700 firme siamo ancora lontani dall'obiettivo ...)
Ultimo ma non meno importante, l'appello dei parlamentari al Segretario generale delle Nazioni unite - iniziativa essenziale nella nostra strategia incentrata sull'apertura di negoziati sino-tibetani -, è ancora lontano dalle duemila adesioni che ci siamo prefissi come obiettivo: abbiamo infatti appena superato solo quota 1.300 ... Per non parlare dell'assenza di mezzi finanziari che ci permetterebbero di farne un sicuro avvenimento politico e mediatico.
Tutte queste iniziative costituiscono elementi positivi che pero' rischiamo di non potere utilizzare pienamente e nei tempi voluti.
Ecco perché, con Piero Verni e Lhapka Tsering del Coordinamento europeo "Ginevra 1997", abbiamo pensato sia urgente di incontrarci al fine di fare una valutazione serrata dello stato di preparazione della manifestazione ed elaborare insieme la strategia che ci consentirà di farne un momento particolarmente forte della nostra lotta per la libertà del Tibet.
Anche in considerazione del calendario dei lavori del Parlamento europeo, giovedi' 16 e venerdi' 17 gennaio sono le sole date possibili e al tempo stesso utili per tale riunione. Il luogo: la sede del Parlamento europeo a Strasburgo (il che ci consentirà di utilizzare il sistema di interpretariato).
Insieme a te ci attendiamo circa 70 altre persone, principalmente provenienti da Austria, Francia, Germania, Italia e Svizzera. Sperando vivamente di poter contare sulla tua attiva partecipazione, voglio indirizzare a te e ai tuoi cari i miei migliori auguri per il 1997.
Olivier Dupuis
PS. Per ragioni organizzative ti saremmo grati se volessi comunicare al più presto la tua partecipazione ad Paolo Atzori o Tiziana Falletti ai numeri di fax (+32-2) 230.36.70, 284.91.98, 284.91.97, o di telefono 230.41.21, 284.71.98.