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Partito Radicale Centro Radicale - 7 gennaio 1997
ELIZARDO SANCHEZ: SINTESI BIOGRAFICA

COMMISSIONE CUBANA PER I DIRITTI UMANI E PER LA RICONCILIAZIONE NAZIONALE

Elizardo Sānchez nasce nel 1944 in quella che č oggi la provincia di Santiago di Cuba. Tra il 1956 e il 1958 partecipa, dalle fila del movimento Gioventų Socialista, alla lotta contro il Governo dittatoriale di Batista.

Nel 1968 inizia gli studi di scienze politiche, economia e filosofia che non interrompe pur lavorando, dal 1962 al 1964, come analista politico presso il Ministero dei Rapporti con l'Estero. Successivamente ottiene la cattedra di Filosofia presso l'Universitā de L'Avana e stabilisce dei contatti con gli intellettuali che partecipano al processo rivoluzionario cubano. Nel 1968, a seguito della decisione del rettore, gli viene intimato di lasciare la cattedra e viene privato del diritto di insegnamento per avere espresso idee non conformi a quelle del Partito Comunista. E' quindi schedato dalla polizia politica tra i membri dell'opposizione socialista. Viene altresė accusato di avere organizzato una protesta contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia. Dal momento della sua rottura con il regime, Sānchez Santa-Cruz lavora come vigilante notturno in una piccola lavanderia e viene pių volte arrestato senza che gli venga concessa alcuna assistenza legale. Agli inizi del 1980, dopo 12 anni di continue persec

uzioni, durante gli eventi all'ambasciata peruviana viene arrestato con l'accusa di "divulgazione di propaganda nemica" e condannato a 5 anni e 9 mesi, che sconterā nelle carceri di Combinado del Este e di Boniato.

La sua insistenza nel richiamare l'attenzione delle autoritā sulle violazioni dei diritti umani di cui egli č vittima e testimone diretto in prigione, gli costa la reclusione in celle di castigo, quali le tristemente note "tapiadas" del carcere di Boniato. Amnesty International lo nomina in due diverse occasioni "Prigioniero di coscienza". Non appena esce di prigione al termine della condanna, il 30 dicembre 1985, Sānchez crea assieme ad alcuni vecchi compagni di lotta un gruppo per la tutela dei diritti umani che sin dal 1976 avevano progettato di istituire. Tuttavia, quando a metā del 1986, alcuni mesi dopo la scarcerazione, convoca una conferenza stampa con i giornali stranieri accreditati a Cuba per denunciare la persecuzione di uno dei suoi colleghi, viene immediatamente arrestato nottetempo e tenuto segregato nel quartier generale della polizia politica per otto mesi e mezzo.

Poco tempo dopo la sua liberazione, Sānchez propone la tesi della riconciliazione nazionale e sollecita il riconoscimento legale, in conformitā alle leggi vigenti, della Commissione Cubana dei Diritti Umani e di Riconciliazione Nazionale (CDHRN), che viene istituita in data 10 ottobre 1987. Nel 1988 Sānchez riesce a convocare degli osservatori nelle provincie orientali di Cuba e la CDHRN crea un archivio in cui vengono registrati tutti i casi di violazione dei diritti umani. Nell'estate dello stesso anno Sānchez presenta un resoconto dinanzi al gruppo di lavoro della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite in visita a Cuba. Successivamente riesce a ottenere, primo tra gli oppositori, il permesso di entrare e uscire dall'isola al fine di visitare la moglie e i due figli da cui vive separato per motivi di forza maggiore dal 1980. Il Senatore Edward Kennedy lo invita a recarsi a Washington e lo riceve nel suo ufficio del Senato. Una volta tornato a Cuba č nuovamente vittima delle persecuzioni quotidia

ne della polizia politica del regime, che installa un dispositivo elettronico di controllo permanente nella sua abitazione. Sānchez incomincia quindi a creare un'organizzazione per il coordinamento dei diritti umani (CODEHU), che viene istituita nel marzo 1989 e alla cui ombra si raggruppano altre tre organizzazioni per i diritti umani. Solo alcuni mesi dopo il suo rientro a Cuba, viene nuovamente arrestato e condannato a quattro anni di prigione per avere denunciato, in occasione di una conferenza stampa, gli abusi commessi contro il generale Arnaldo Ochoa e altri alti ufficiali dell'esercito e dei servizi segreti, quattro dei quali furono giustiziati. Mentre sconta la condanna nel carcere di massima sicurezza di Aguica, riceve dei riconoscimenti da parte della Sociedad Interamericana de Prensa e di Human Rights Watch per la sua strenua difesa della libertā di espressione e per la sua attivitā nel campo dei diritti umani, che lo fanno annoverare tra i sette attivisti pių autorevoli del mondo. Grazie alla mo

bilitazione di Amnesty International, di Human Rights Watch e di numerose personalitā politiche, viene scarcerato nell'estate del 1991 ma le autoritā cubane lo mantengono agli arresti domiciliari. In queste condizioni collabora tuttavia alla fondazione di Concertaciōn Democratica Cubana e del primo sindacato indipendente di Cuba. La CDHRN inizia a compilare un rapporto tra i pių esaurienti sulle condizioni della popolazione carceraria cubana annoverando al suo interno i prigionieri di coscienza. Dal 1991 tali rapporti vengono inoltrati annualmente al Relatore Speciale delle Nazioni Unite incaricato di osservare la situazione dei diritti umani a Cuba. A partire dall'estate del 1993, Sānchez ottiene per la seconda volta il permesso di viaggiare all'estero e intrattiene rapporti con personalitā di livello internazionale come José F. Pena Gomez, Felipe Gonzales, Pierre Schorri, Jimmy Carter e altri, che riconoscono la validitā della sua tesi di riconciliazione nazionale quale via d'uscita democratica dalla cris

i cubana. Al suo rientro a Cuba viene nuovamente arrestato. Viene minacciato affinché desista dalle sue attivitā ed č ripetutamente perseguitato in forme diverse. Tra le varie forme di ostilitā il Governo cubano formalizza altresė degli "atti di ripudio contro di lui e la sua famiglia". Nonostante tale manifesta ostilitā nei suoi confronti, Sānchez approfondisce e amplia il lavoro della CDHRN e collabora con la corrente di opposizione socialista e democratica che si č andata estendendo a partire dal 1992. A differenza degli anni '80, infatti, in cui gli attivisti che manifestavano a viso scoperto erano solamente otto o dieci, oggi sono migliaia le persone che si sono organizzate per reclamare i propri diritti civili e politici. Sānchez č sicuramente l'unico tra i fondatori del movimento per i diritti umani a essere rimasto nel suo Paese. Nonostante i ripetuti arresti non cessa il suo paziente lavoro. Appoggia, tra l'altro, il progetto noto come Concilio Cubano e sostiene in generale tutte le attivitā dell'op

posizione pacifica. Il 10 dicembre 1996 riceve dal Presidente francese Jacques Chirac il premio per l'attivitā svolta nel campo dei diritti umani. Dopo vari colloqui con autorevoli personaggi pubblici francesi, si sposta in Spagna dove viene ricevuto in forma ufficiale dal Capo del Governo spagnolo José Marėa Aznar, e dagli ex Primi Ministri Felipe Gonzales e Adolfo Suārez. Dopo una breve sosta negli Stati Uniti, dove visita la famiglia, Sānchez si reca su invito in numerosi altri Paesi europei e dell'America Latina.

La presente sintesi biografica č stata redatta dagli attivisti della CDHRN con materiale tratto dall'archivio della stessa commissione.

L'Havana, 7 gennaio 1997

 
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