Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 29 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Partito Radicale Centro Radicale - 21 gennaio 1997
PIATTAFORMA PER LA MANIFESTAZIONE DEL 9-10 MARZO 1997 A GINEVRA

I cittadini d'Europa, del Tibet e di altri paesi del mondo, che partecipano a Ginevra alle manifestazioni del 9 e 10 marzo 1997 per la libertà del Tibet;

- considerando che in Tibet si sta giocando una pagina essenziale per l'avvenire dell'umanità, per la sopravvivenza di un popolo che lotta con le sole armi della nonviolenza;

- considerando che è un dovere dei cittadini del mondo intero di sostenere, in nome dei principi della responsabilità universale e della nonviolenza, questa lotta che riguarda l'intera umanità.

rivolgono un pressante appello:

- all'Assemblea Generale della Nazioni Unite

- al suo Segretario Generale

- al suo Consiglio di Sicurezza

- ai membri della Commissione ONU dei Diritti dell'Uomo

- ai Capi di Stato e di Governo di tutto il mondo

- alle Assemblee parlamentari di tutto il mondo

- ai rappresentanti della comunità economica internazionale

affinché siano esperiti tutti gli sforzi politici e diplomatici possibili per aprire al più presto - sotto l'egida delle Nazioni Unite - un negoziato tra il governo della Repubblica Popolare di Cina e il governo tibetano in esilio per la pacifica risoluzione della questione tibetana, cosi come il Dalai Lama non ha mai cessato di proporre.

I manifestanti chiedono inoltre che:

1. venga da subito posto fine alle violazioni dei diritti della persona nel Tibet e vengano rilasciati tutti i prigionieri di opinione detenuti in Tibet con particolare riferimento a Ngawang Choephel e Ngawang Sangdrol;

2. la libertà di religione venga effettivamente garantita e, in particolare, che sia liberato Gedhun Choeky Nyima, il giovane Panchen Lama, e la sua famiglia;

3. vengano interrotti immediatamente i trasferimenti di popolazione cinese in Tibet e venga iniziato il processo di decolonizzazione restituendo ai Tibetani le terre e le proprietà espropriate durante i 40 anni di occupazione cinese.

4. la questione della decolonizzazione del Tibet venga urgentemente affrontata dal Comitato sulla Decolonizzazione dell'ONU;

5. siano liberati tutti i prigionieri di coscienza in Cina a cominciare da Wei Jingsheng, leader del Muro della Democrazia e Premio Sacharov 1996 del Parlamento europeo, e Wang Dan, uno degli ispiratori del Movimento studentesco cinese del 1989;

6. siano chiusi i campi di concentramento, i famigerati "laogai", dove sono attualmente tenuti in disumane condizioni di detenzione decine di migliaia di prigionieri politici;

7. siano prese misure immediate da parte dei Governi di tutto il mondo affinché non siano più importati i generi di consumo prodotti nei campi di lavoro cinesi;

8. venga dato seguito, da parte dell'Unione europea e dei governi degli Stati membri, alle risoluzioni adottate dal Parlamento europeo e dai Parlamenti tedesco, belga e lussemburghese.

I manifestanti:

- esprimono il loro sostegno al popolo tibetano, al movimento democratico cinese, a tutte le vittime dell'occupazione cinese in Tibet e del regime totalitario cinese;

- sostengono i coraggiosi e costanti sforzi del Dalai Lama per ripristinare pacificamente le libertà politiche, culturali e religiose del popolo tibetano;

- si appellano al popolo cinese ed al suo governo perché sia iniziato un processo di pace, fondato sul dialogo e sul negoziato, unica soluzione in grado di mettere termine alla tragedia in corso nel Tibet.

- si appellano alle responsabilità dei Governi democratici affinché, con tutti gli strumenti a loro disposizione, tutelino i diritti fondamentali della persona, politici, civili, religiosi e sindacali in Tibet, nel Turchestan Orientale, nella Mongolia interna ed in tutta la Cina;

- chiedono alle forze economiche del mondo di esercitare le loro responsabilità e capacità di indirizzo politico, affinché gli investimenti e tutte le transazioni economiche siano subordinati al rispetto dei diritti dell'uomo e dei diritti dei popoli;

- sottolineano con forza la loro comune volontà di perseguire al di là della presente manifestazione, la mobilitazione in favore della libertà del Tibet e dei principi di responsabilità universale e della nonviolenza.

- le Comunità tibetane in Europa

- i Tibet Support Group europei

- l'Intergruppo Tibet al Parlamento europeo

- il Partito Radicale transnazionale

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail