I PREFETTI DIFFIDANO I SINDACI ITALIANI DALL'ISSARE LA BANDIERA TIBETANA SUI LORO PENNONI IL 9 E 10 MARZO. LETTERA APERTA AL MINISTRO ITALIANO DELL'INTERNO, GIORGIO NAPOLITANO: ACCOLTE ANCHE QUEST'ANNO LE PRESSIONI CINESI? E' IL SUO MINISTERO AD AVER DATO L'ORDINE? E COME INTENDE IMPEDIRE AI TANTI SINDACI CHE COME ANNUNCIATO DISUBBIDIRANNO, DI ISSARE EFFETTIVAMENTE LA BANDIERA?
Roma, 7 marzo 1997. Paolo Pietrosanti, Consigliere Generale del Partito Radicale Transnazionale e membro del Coordinamento Italiano 9 e 10 marzo, ha oggi inviato la seguente lettera aperta al Ministro italiano dell'Interno, Giorgio Napolitano:
"Pregiatissimo Ministro Napolitano,
come nel 1996, anche quest'anno abbiamo invitato gli Enti Locali di tutta Europa e del mondo ad issare sui pennoni dei palazzi che li ospitano la bandiera nazionale tibetana. Li abbiamo invitati a farlo il 10 marzo, anniversario della sanguinosa repressione dell'esercito di Pechino contro la sollevazione civile di Lhasa.
In quei giorni, tra pochissimi giorni, promuoveremo a Ginevra - insieme all'Intergruppo Tibet al Parlamento Europeo, alle Comunitß tibetane in esilio, ai Tibet Support Group - grandi manifestazioni nell'anniversario di quei massacri, e in occasione dell'apertura della Sessione della Commissione ONU sui Diritti Umani, che proprio a Ginevra aprirß i suoi lavori il 10 marzo. Manifesteremo per chiedere che un negoziato senza precondizioni si apra sotto egida ONU tra Governo di Pechino e il Dalai Lama con il suo Governo in esilio.
E per gli stessi ragionevoli obiettivi centinaia e centinaia di Comuni in Europa isseranno sui pennoni la bandiera del paese delle nevi.
Ma le Prefetture italiane lo impediscono, e la bandiera tibetana sarß issata soltanto dagli enti locali disubbidienti.
Come nel 1996, i Prefetti italiani stanno impedendo ai comuni di aderire a questa civilissima iniziativa.
Sappiamo che lo scorso anno le circolari prefettizie derivavano da precise e decise pressioni cinesi sul Governo; pressioni accolte.
Quest'anno ci risulta, e ne abbiamo le prove documentali, che stia avvenendo lo stesso: ancora diffide dai Prefetti ai Sindaci.
Del tutto improprie e infondate, dal punto di vista giuridico. E i diktat prefettizi evocano circolari ministeriali che esprimono valutazioni politiche sulla inopportunitß per i Comuni di aderire alla iniziativa.
Ci chiediamo e ci permettiamo di chiederLe, Signor Ministro, se Ella sia a conoscenza di questi fatti - come lecito immaginare - e se li condivida. E anche se anche in questa occasioni esse derivino da pressioni del Governo cinese.
Ci sembra estremamente grave che il Governo e il Ministero dell'Interno decidano di impedire agli Enti Locali di agire in libertß. A meno che issare le bandiere tibetane sui pennoni costituisca davvero un fatto illecito. E in questo caso Le chiediamo quali sanzioni si intendano applicare contro i Sindaci disubbidienti, e anzi quali iniziative intenda assumere per impedire alle centinaia di Comuni che lo hanno annunciato, di effettivamente issare la bandiera.
Con i migliori saluti"
Per informazioni: 06/689791