PER LA SECONDA VOLTA IL PRESIDENTE DEL SENATO MANCINO SI OPPONE ALLA UNANIMITA' DEI CAPIGRUPPO PER LA MESSA ALL'ORDINE DEL GIORNO DELLA MOZIONE PROPOSTA DAL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE IN MATERIA DI TIBET E CINA.
Roma, 12 marzo 1997. Oltre trenta Senatori italiani di tutti i Gruppi - primo firmatario Speroni - hanno depositato da vari giorni una Mozione preparata e proposta dal Partito Radicale transnazionale che impegna il Governo a operare in ogni modo possibile e dovuto in sede di Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite per il deposito e la approvazione in quella sede di una Risoluzione di censura nei confronti di Pechino per la violazione dei diritti della persona in Tibet e Cina Popolare.
Le ragioni addotte dal Presidente Nicola Mancino sono quelle per cui la prossima visita del Ministro degli Esteri cinese in Italia renderebbero "inospitale" un paese il cui Parlamento impegnasse il proprio Governo a non tacere, complice, sulla gravissima condizione della democrazia in Cina e nei paesi da Pechino occupati.
ATTENZIONE: va ricordato che esisterebbe da parte UE e USA la volontà di depositare alla Commissione ONU di Ginevra (i cui lavori si sono aperti lunedì 10 marzo) una Risoluzione congiunta; ma questo è ad oggi reso impossibile dal veto opposto da Italia e Francia. Tanto più quindi appare grave l'altro veto - quello opposto al Senato italiano dal Presidente Mancino.
Domenica e lunedì scorsi a migliaia e migliaia abbiamo manifestato a Ginevra davanti al Palazzo della Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina, chiedendo la apertura di negoziati senza precondizioni tra Pechino e Dalai Lama, con il suo Governo in esilio.
La situazione è ad oggi chiara quanto non commendevole, per l'Italia: il Governo italiano pone il veto e impedisce il deposito congiunto da parte di Unione Europea e USA di una Risoluzione a Ginevra, in sede di Commissione Diritti Umani dell'ONU; i Gruppi parlamentari esprimono consenso unanime rispetto alla messa all'ordine del giorno dell'Aula al Senato di una Mozione, proposta dal Partito Radicale transnazionale e firmata da tutti i Gruppi, che impegna il Governo a non porsi contro tutto il resto dell'Europa; il Presidente del Senato impedisce che questa Mozione venga posta in discussione e votazione. Occorre subito predisporre nuove iniziative soprattutto internazionali.
Partito Radicale
06/689.791