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Partito Radicale Olivier - 10 aprile 1997
Turchestan orientale: risoluzione del PE

b) B4-0289, 0296, 0311, 0323 e 0320/97

Risoluzione sulla situazione dei diritti dell'uomo nel Turkestan orientale (regione dello Xinjiang)

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo in Cina,

A. profondamente preoccupato per la crescente instabilità nel Turkestan orientale (regione dello Xinjiang),

B. allarmato per gli arresti effettuati il 20 marzo nella regione prevalentemente islamica del Turkestan orientale (regione dello Xinjiang) da parte delle autorità cinesi in seguito a disordini etnici,

C. allarmato altresì per le esecuzioni di numerosi Uiguri da parte delle autorità cinesi e per i disordini che vi hanno fatto seguito, nel corso dei quali centinaia di altre persone sono state arrestate,

D. denunciando il ricorso alla violenza, come gli attentati dinamitardi, da qualunque parte ciò accada,

E. constatando che nel Turkestan orientale (regione del Xinjiang) si registra una grave repressione della libertà di culto e che nell'ultimo anno oltre 100 scuole coraniche sono state chiuse e 180 religiosi, professori e studenti musulmani sono stati arrestati,

F. considerando le preoccupazioni espresse dal Comitato delle Nazioni Unite sulle discriminazioni razziali nei confronti del popolo uiguro,

G. considerando che, fin dal massacro di piazza Tiananmen nel 1989 l'Unione ha tradizionalmente appoggiato una risoluzione sulla Cina in seno alla Commissione ONU per i diritti dell'uomo e deplorando l'assenza quest'anno di una politica comune dell'Unione sulla Cina a Ginevra,

1. condanna le politiche - compresi il ricorso indiscriminato alla pena di morte, i trasferimenti di popolazioni e i metodi di controllo delle nascite volti a stravolgere la composizione etnica di questa regione - cui la Repubblica popolare cinese ricorre per eliminare la cultura del popolo uiguro e reprimerne l'esercizio del culto islamico;

2. invita le autorità cinesi a rilasciare immediatamente tutti i prigionieri che sono stati arrestati per presunta partecipazione ai disordini e vengono accusati di un reato che non è contemplato dalle norme internazionali e a garantire i diritti a un processo pubblico, alla difesa e alla rappresentanza da parte di avvocati, come previsto dal 1 gennaio 1997 nel diritto processuale cinese modificato;

3. chiede al governo cinese di avviare un dialogo politico con tutte le parti interessate alla questione del Turkestan orientale (regione del Xinjiang), al fine di trovare una soluzione politica negoziata in relazione alle diverse richieste del popolo uiguro;

4. chiede con insistenza alle autorità cinesi di permettere l'accesso al Turkestan orientale (regione dello Xinjiang) ai giornalisti e agli osservatori dei diritti dell'uomo;

5. invita la Commissione e il Consiglio a esercitare pressioni sulle autorità della Repubblica popolare cinese affinchè venga garantito il rispetto dei diritti dell'uomo e dei diritti fondamentali sia sul territorio cinese che nei territori annessi;

 
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