c) B4-0485, 0547 e 0551/97
Risoluzione sulle perduranti violazioni dei diritti dell'uomo in Birmania
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sui diritti dell'uomo in Birmania e l'eventuale adesione di tale paese all'ASEAN,
- vista la dichiarazione resa dalla Presidenza, a nome dell'Unione europea, il 30 maggio 1997 sul deterioramento della situazione politica in Birmania,
A. considerando che lo SLORC è riconosciuto colpevole dalla comunità internazionale di portare avanti una politica di totale spregio dei diritti dell'uomo,
B. prendendo atto che nella sua 53 sessione la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo ha espresso la sua profonda preoccupazione per le perduranti violazioni dei diritti umani in Birmania, comprendenti esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, decessi durante la custodia cautelare, torture, fermi e detenzioni arbitrarie e per fini politici, sfollamenti coatti, lavoro forzato imposto a bambini e adulti, abusi di donne e bambini da parte di agenti governativi e oppressione delle minoranze etniche e religiose,
C. richiamandosi alla relazione della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dei bambini, secondo la quale migliaia di bambini sono morti durante i lavori forzati per i postumi di percosse, stenti o malattie,
D. deplorando che il Consiglio di Stato per la restaurazione della legge e dell'ordine (SLORC) abbia fermato il 21 maggio oltre 300 membri della Lega nazionale per la democrazia (NLD), tra cui 50 membri eletti del Parlamento, per impedire loro di partecipare a un raduno di partito in commemorazione dell'anniversario della sua schiacciante vittoria alle elezioni del 1990,
E. esprimendo il suo sgomento per la recente morte, durante la detenzione, del prigioniero politico Tim SHWE, dirigente della NDL, che mette di nuovo in evidenza le terribili condizioni carcerarie a Rangoon,
F. considerando che Aung San Suu Kyi, Premio Sakharov del Parlamento europeo, ha lanciato numerosi appelli alla comunità internazionale perché infligga sanzioni politiche ed economiche allo SLORC,
G. deplorando la continua vigilanza, la restrizione dei movimenti e le altre forme di intimidazione che seguitano a essere imposte a Aung San Suu Kyi e a dirigenti di spicco della NLD, nonché il blocco pressoché permanente dal settembre 1996 della casa di Aung San Suu Kyi che le ha impedito di tenere discorsi in pubblico,
H. rilevando che il 20 maggio 1997 il presidente americano Bill Clinton ha imposto sanzioni economiche alla Birmania vietando ai cittadini statunitensi di effettuare nuovi investimenti in Birmania,
I. considerando che i governi dei paesi ASEAN, in occasione dell'ultimo vertice ministeriale dell'organizzazione, hanno deciso di accettare l'adesione della Birmania all'ASEAN, contrariamente agli appelli di diversi altri paesi e organizzazioni internazionali che raccomandavano di rinviare tale decisione a causa della grave situazione politica a Rangoon,
1. condanna la dittatura militare birmana e tutte le violazioni dei diritti dell'uomo commesse dallo SLORC;
2. invita il regime di Rangoon a garantire i diritti fondamentali al popolo della Birmania e a mettere fine alle persecuzioni basate su ragioni politiche, nonché a rispettare gli obblighi che gli incombono in quanto Stato contraente della Convenzione sui lavori forzati del 1930 (n. 29) e della Convenzione sulla libertà di associazione e la protezione del diritto di organizzazione sindacale del 1948 (n. 87) dell'Organizzazione internazionale del lavoro;
3. invita il Consiglio a rispondere alla richiesta avanzata da Aung San Suu Kyi che l'Unione europea decreti sanzioni economiche contro lo SLORC ponendo fine a tutti i contatti tra l'Unione e la Birmania in materia di commercio, turismo e investimenti in Birmania da parte di società europee;
4. esorta la Commissione a non intraprendere azioni, nel quadro della procedura prevista dall'Organizzazione mondiale del commercio per la composizione dei contenziosi, contro la Legge che disciplina l'aggiudicazione di appalti pubblici a società che fanno affari con la Birmania o in Birmania, emanata il 25 giugno 1996 dallo Stato del Massachusetts;
5. condanna fermamente l'ingresso della Birmania nel gruppo di Stati ASEAN, che le ha assicurato un ulteriore riconoscimento internazionale malgrado le sue violazioni dei diritti umani;
6. chiede ai paesi ASEAN di rivedere la loro "politica di impegno costruttivo" verso Rangoon, che suona come una legittimazione della politica del regime antidemocratico e repressivo birmano;
7. esprime la propria solidarietà a tutte le forze democratiche della Birmania, in particolare alla NLD e a Aung San Suu Kyi, che lottano per l'instaurazione di uno stato di diritto e il rispetto dei diritti dell'uomo;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al governo militare della Birmania e all'ASEAN.