Il Consiglio Comunale,
- molto preoccupato per le notizie di stampa in base alle quali il dissidente cinese Wei Jinsheng si trova in sempre più gravi condizioni di salute;
- indignato per le notizie di stampa secondo le quali Wei Jingsheng viene sottoposto a pestaggi da altri detenuti, i quali per questo ottengono in cambio riduzioni di pena e lodi dalle autorità carcerarie;
- ricordando che il rifiuto delle cure, nonché i pestaggi costituiscono a tutti gli effetti forme di tortura;
- ricordando che la Repubblica Popolare di Cina è parte della Convenzione internazionale contro la tortura;
- sottolineando che Wei è stato insignito dal Parlamento Europeo del Premio Sacharov 1996 per i diritti umani, e che egli è stato candidato al Premio Nobel per la Pace 1997 da oltre 1.300 tra Parlamentari, Membri di Governo e Professori universitari del mondo intero;
- premesso che il Panchen Lama, la seconda autorità spirituale del Buddismo tibetano, è segregato da oltre due anni dalle autorità di Pechino;
- considerando che egli, a 8 anni, è il più giovane prigioniero politico del mondo;
- richiamando la Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 21 giugno 1996 sulla grave situazione di Wei e sulle gravi e sistematiche violazioni dei diritti della persona nella RPC;
- sottolineando la importanza della mobilitazione internazionale promossa dai Gruppi di sostegno alla causa tibetana, da Human Rights in China, dal Partito radicale transnazionale, che ha visto nell'ottobre scorso oltre 1.500 cittadini e parlamentari di decine di paesi del mondo digiunare per chiedere ai rispettivi Governi di operare per la liberazione di Wei Jingsheng e del Panchen Lama;
- ricordando altresì la mobilitazione internazionale che ha visto molte centinaia di Amministrazioni locali nel mondo issare la bandiera tibetana sui pennoni dei municipi il 10 marzo 1996 e 1997;
IMPEGNA IL SINDACO
- a chiedere al Governo di agire con il massimo impegno e la massima energia, operando per il molto possibile e dovuto, per la rapida liberazione di Wei Jingsheng e del Panchen Lama;
- a chiedere al Governo italiano di rivolgere al governo della Repubblica Popolare di Cina la richiesta del rispetto non formale ma effettivo dei principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo;
- ad operare affinché in tutti i futuri contatti fra l'Amministrazione comunale e le Autorità cinesi sia posto l'accento sulla necessità di assicurare il rispetto reale dei diritti della persona nella RPC, nell'ambito di una profonda trasformazione in senso democratico dell'intero paese;
- ad inviare il presente Ordine del Giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Esteri, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, ai Presidenti della Commissione Esteri di Camera e Senato, ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato, all'Ambasciatore a Roma della Repubblica Popolare di Cina, al Presidente del Parlamento Europeo.