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Partito Radicale Centro Radicale - 17 luglio 1997
PE/Mine antiuomo: risoluzione

B4-0596, 0625, 0648, 0660, 0677 e 0691/97

Risoluzione sulle mine antiuomo

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni al riguardo, in particolare quelle del 29 giugno 1995 sulle mine terrestri e le armi laser accecanti e sulle mine antiuomo: un ostacolo micidiale allo sviluppo, del 16 novembre 1995 sul fallimento della Conferenza internazionale sulle mine antiuomo e le armi laser, del 14 marzo 1996 sulle mine antiuomo e la Conferenza internazionale di Vienna sulla revisione della Convenzione concernente alcune armi convenzionali e del 23 maggio 1996 sul fallimento della Conferenza sulle mine antiuomo,

A. deplorando il continuo impatto tragico e disumano che le mine antiuomo hanno in tutto il mondo su popolazioni civili vulnerabili,

B. rilevando i progressi significativi compiuti dalla "Conferenza internazionale di Bruxelles per il bando delle mine antiuomo" e dal processo di Ottawa ai fini di un divieto riguardante le mine antiuomo,

C. congratulandosi con i 97 firmatari della Dichiarazione di Bruxelles a favore di un trattato nel dicembre 1997 e a sostegno del progetto di testo dell'Austria,

D. consapevole dell'imminente apertura dei negoziati del Processo di Ottawa previsti a Oslo dall'1 al 19 settembre,

E. riconoscendo che gli obiettivi del processo di Ottawa sono appoggiati dalla decisione del Consiglio dei ministri 96/571/PESC del 1 ottobre 1996 che impegna l'Unione europea all'"obiettivo dell'eliminazione totale delle mine terrestri" e ad adoperarsi attivamente "aifini della realizzazione quanto prima possibile di un efficace accordo internazionale per l'abolizione di tali armi a livello mondiale",

F. deplorando che il Consiglio dei ministri non abbia aggiornato la sua politica in materia di mine antiuomo dall'inizio del Processo di Ottawa,

G. deplorando che il Consiglio non abbia ancora illustrato in dettaglio il modo in cui attuerà la decisione 96/571/PESC nonostante questo Parlamento abbia formulato interrogazioni specifiche a tale riguardo prima e durante la tornata del 9-13 giugno 1997,

H. plaudendo agli sforzi dell'Organizzazione degli Stati americani, dell'Organizzazione dell'Unità africana e della Comunità dei Caraibi per la creazione di zone esenti da mine nelle loro regioni,

I. riconoscendo le difficili sfide cui sono confrontate le vittime di mine terrestri dopo un'esplosione e compiacendosi per il ruolo coraggioso svolto dai sopravvissuti nel contesto del movimento a favore di un divieto globale,

1. esorta tutti gli Stati membri a sottoscrivere la Dichiarazione di Bruxelles e a partecipare fiduciosi insieme ai loro partner dell'Unione europea ai negoziati di settembre sul divieto delle mine antiuomo previsti a Oslo;

2. esorta il Consiglio dei ministri ad adottare un'azione comune a favore della Dichiarazione di Bruxelles per garantire che tutti gli Stati membri dell'Unione europea si attengano allo spirito della decisione 96/571/PESC e partecipino ai negoziati di Oslo;

3. chiede che una siffatta azione comune comprenda finanziamenti specifici per appoggiare la partecipazione ai negoziati di Oslo di delegazioni governative e non governative di paesi interessati dal problema delle mine;

4. esorta gli Stati membri ad adottare ulteriori azioni bilaterali per facilitare la partecipazione ai negoziati di Oslo di paesi interessati dal problema delle mine;

5. invita il Consiglio a mettere a punto meccanismi di controllo e applicazione per la moratoria comune all'esportazione di mine terrestri antiuomo e della tecnologia per la produzione di mine antiuomo verso tutte le destinazioni previste ai sensi della decisione del Consiglio 96/571/PESC;

6. invita il Consiglio ad aderire a ulteriori sforzi regionali volti a proibire le mine antiuomo proclamndo l'obiettivo di rendere l'Unione europea una zona libera da mine antiuomo;

7. esorta gli Stati membri dell'Unione a presentare e appoggiare l'emendamento al progetto di trattato dell'Austria sul divieto delle mine antiuomo riguardante l'aiuto alle vittime proposto dalla rete dei sopravvissuti alle mine terrestri;

8. invita tutti gli Stati ad adottare misure per far cessare il contrabbando e il traffico illegale di mine antiuomo;

9. esorta la Commissione a non ridurre i fondi per lo sminamento e sottolinea che le impreseo le filiali di imprese che partecipano alla produzione di mine vanno escluse da ogni tipo di finanziamento a carico del bilancio dell'Unione destinato allo sminamento;

10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

 
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