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Notizie Radicali
Partito Radicale Silvja - 4 agosto 1997
AGENZIA RADICALE Nr 5
4 agosto 1997

CAMPI DI LAVORO CINESI: INTERROGAZIONE DI DUPUIS

Nelle scorse settimane il Deputato europeo Olivier Dupuis, Segretario del Partito Radicale transnazionale, ha presentato un'interrogazione scritta alla Commissione Europea per sapere se sia stata svolta, come richiesto dal Parlamento, l'inchiesta sui lavori forzati nelle prigioni cinesi. La richiesta del Parlamento europeo poggia sul Regolamento del Consiglio in merito alla concessione del sistema delle "preferenze generalizzate": in esso, infatti, si escludono dal novero dei Paesi con i quali sia possibile per l'Unione stabilire relazioni commerciali di favore, proprio quelli in cui, oltre ad altre violazioni dei diritti umani, siano previste condanne ai lavori forzati.

Stando alle notizie d'agenzia riprese oggi da 'Il Giornale', sarebbero ben 230mila le persone che stanno scontando la condanna di "rieducazione a mezzo del lavoro" in appositi campi. Nei campi - 'laogai' in cinese, equivalente di 'lager', 'gulag' e similari - sono detenute persone, anche minorenni, condannate per reati minori ad una pena detentiva di almeno tre anni da una 'commissione' gestita dalla polizia, senza essere sottoposti, come sottolinea 'Il Giornale', a regolare processo.

Nell'interrogazione, Dupuis, chiede quando la Commissione intenda riferirne al Consiglio e se e quando intenda informare il parlamento; nel caso invece la commissione non abbia ancora aperto l'inchiesta, quando intenda farlo.

* * *

AGOSTO, EUROPA MIA NON TI CONOSCO

Medio Oriente, Bosnia, Algeria, Cambogia, Afghanista, Asean: il silenzio dell'Unione Europea PRIVATE

Con Tony Blair in Toscana, il primo ministro belga in Sardegna e Prodi impegnatissimo a fare il padrone di casa, l'Europa comunitaria "che conta" é dunque ufficialmente in vacanza, preferibilmente in Italia. E dico "che conta" perché nel frattempo Emma Bonino, ad esempio, sta volando dalle zone alluvionate della Polonia al Kurdistan iracheno, ma quello che fa Emma Bonino, si sa, "non conta".

Che la politica europea si fosse messa in vacanza, a dire il vero, era possibile accorgersene anche prima del "Vertice del tortellino" di due giorni fa: dal Medio Oriente alla Bosnia, dall'Algeria alla Cambogia, dall'Afganistan all'Asean si riaccendono importanti focolai di tensione ai quali solo la diplomazia americana sembra cercare di dare risposta, nel più assoluto silenzio della sempre più inesistente Politica Estera e di Sicurezza Europea.

Sul fronte della ex Jugoslavia, mentre si consuma l'ultima fase dello scontro fra la presidente serbobosniaca e i seguaci di Karadzic non un cenno concreto é venuto dall'UE per affermare la necessità di assicurare al Tribunale dell'Aia i criminali di guerra e proseguire nella direzione imposta da Clinton al Vertice Nato di Madrid; in Medio Oriente, le stesse gaffes del presidente della Repubblica stanno a dimostrare che arabi e israeliani dall'Europa auspicano solo il silenzio, certamente più utile della sterile cacofonia di cui abbiamo dato prova in passato. Sul fronte asiatico, dove sta succedendo un po' di tutto sia in campo finanziario che in quello politico, dal putsch cambogiano all'ammissione del regime golpista birmano nell'Asean, la Comunità economica della regione, alle nuove minacce che pesano sui territori cinesi che non fanno parte della repubblica popolare ed alla carestia che colpisce la Corea del Nord, situazioni che hanno provocato prese di posizioni chiare, ancorché intrise di realpolitik,

dell'Amministrazione americana, neanche l'abbozzo di una reazione di qualche tipo é venuto da un Europa per la quale il concetto stesso di politica estera sembra essere pericoloso, specie d'estate.

Non ci si può allora meravigliare per il Superdollaro di queste settimane: un Europa debole a poco più di un anno dalle scadenze di Maastricht, e che per di più va in vacanza mentre il mondo brucia, non é certo la cassaforte ideale degli investitori internazionali. Al contempo, tedeschi in testa, nessuno si può permettere un Euro debole: se deve essere debole, meglio non farlo. A questo ci pensano, i nostri gaudenti governanti?

* * *

Come preannunciato nel numero di Agenzia Radicale di sabato scorso, pubblichiamo il testo dell'Appello per la creazione della Corte Penale Internazionale Permanente, promosso in questi giorni dal Partito Radicale e rivolto ai Parlamentari di tutto il mondo:

APPELLO PER LA CREAZIONE DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE NEL 1998 E PERCHE' SIANO TRADOTTI IN GIUSTIZIA I CRIMINALI DI GUERRA

Al Presidente ed ai membri della 52a Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

Al Segretario Generale delle Nazioni Unite

Noi sottoscritti, parlamentari di tutto il mondo,

Considerando la necessità urgente di porre fine allo stato di impunità formale e sostanziale dei responsabili di crimini contro l'umanità, genocidio e crimini di guerra che ha segnato questo secolo;

Sottolineando l'inderogabile bisogno di dotare la comunità internazionale di un sicuro deterrente alle guerre, aggressioni e massacri e di assicurare ai tribunali ad hoc i responsabili dei crimini avvenuti nella ex Jugoslavia e nel Ruanda;

Considerando maturi i tempi per guadagnare un primo effettivo segmento di diritto internazionale per tutti i paesi del mondo sotto l'egida dell'ONU e la possibilità concreta di chiudere questo millennio sotto il segno di una giustizia internazionale imparziale e effettiva;

Sottolineando il grande progresso avvenuto negli ultimi anni nell'ambito dei lavori del Comitato Preparatorio dell'ONU per la predisposizione del progetto di Statuto della Corte Penale Internazionale;

Considerando la candidatura del governo italiano ad ospitare e organizzare a Roma nel giugno 1998 la Conferenza Diplomatica di plenipotenziari preposta all'istituzione della Corte Penale Internazionale;

Chiediamo solennemente alla 52a Assemblea Generale dell'ONU ed al Consiglio di Sicurezza,

di far proprie le raccomandazioni formali del Comitato Preparatorio e di adottare una risoluzione che convochi a Roma nel giugno 1998 una Conferenza Diplomatica di plenipotenziari per l'istituzione della Corte Penale Internazionale e che assicuri la sua adeguata dotazione di bilancio nell'ambito del bilancio ordinario delle Nazioni Unite;

di modificare il mandato della SFOR e di assumere ogni altra misura utile affinché, siano arrestate e giudicate dai tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia ed il Ruanda le persone perseguite per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

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SI E' ISCRITTO AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Gianfranco Ciaurro, Sindaco di Terni.

In un'intervista a Radio Radicale ha dichiarato: "Io credo che nel nostro Paese debba affermarsi sempre più vigorosamente la democrazia laica, le sue varie componenti sono oggi scarsissimamente rappresentate, per questo io ho usato laicamente della mia possibilità di doppia tessera, una delle invenzioni del PR ai suoi inizi e per questo sono Presidente d'Onore del Partito Liberale, sono iscritto del Partito Radicale e desidero portare avanti l'affermazione di ideali comuni negli schieramenti politici nel nostro Paese.

La necessità che l'Italia abbia una politica estera è la necessità di fondo per gli equilibri politici del nostro Paese; ma noi soffriamo di questa discrasia tra le istituzioni partitiche, rigidamente nazionali e le istituzioni che si vanno evolvendo in senso federale ed Europeo, e quindi l'ideale di partiti transnazionali è un seme per superare questa discrasia".

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Agenzia Radicale - numero 5 del 4 agosto 1997

 
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