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Notizie Radicali
Partito Radicale Silvja - 5 agosto 1997
AGENZIA RADICALE Nr 6
5 agosto 1997

AIUTI UMANITARI: BONINO IN IRAQ

La Commissaria Europea per gli aiuti umanitari Emma Bonino è giunta ieri a Baghdad per prendere conoscenza dei programmi di cooperazione umanitaria finanziati dall'Unione europea in Iraq.

La visita, che durerà cinque giorni, a partire da domani riguarderà anche la regione curda situata nel nord dell'Iraq che, dai tempi della Guerra nel Golfo, non è più controllata dal Governo centrale iracheno.

La Commissaria Bonino ha in agenda incontri con i rappresentanti dell'Unione Europea a Baghdad e con i rappresentanti ONU per la cooperazione umanitaria. Sono previsti incontri anche con i rappresentanti delle Organizzazioni Non Governative che operano in Iraq e che si occupano soprattutto di servizi sanitari e assistenza ai minori.

Emma Bonino ha dichiarato alla Reuter che "la visita è una missione di valutazione umanitaria, solo per vedere ciò di cui c'è bisogno".

Alla domanda se fosse stata invitata dal Governo iracheno Bonino ha replicato: "ho deciso io di venire". Da parte del Governo iracheno non c'è stato alcun commento ufficiale riguardo alla sua visita.

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EX JUGOSLAVIA: A RISCHIO IL PROCESSO DI PACE

Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, parlamentare europeo, iscritto PRIVATE al Partito Radicale transnazionale:

Le notizie che giungono dalla ex Jugoslavia confermano sempre di più il sentimento che il processo di pace convenuto a Dayton più di un anno e mezzo fa sia andato in frantumi e che presto si possa assistere ad una ripresa in piena regola della guerra. Le esazioni commesse in Croazia contro le centinaia di musulmani che intendevano solo, conformemente agli accordi di Dayton, ritrovare le proprie case e l'impunità attiva di cui continuano a godere Karadzic e Mladic, cioé i pianificatori e gli esecutori dell'ultima agghiacciante pulizia etnica della storia europea, testimoniano del fallimento di uno schema di pacificazione che per riuscire aveva bisogno innanzitutto della volontà politica effettiva della comunità internazionale di mettere la parola fine a quattro anni di massacri e violenze.

Invece, un po' per una politica russa memore del panslavismo ottocentesco e molto per le congenite contraddizioni dei paesi occidentali, Unione europea in testa, si mandano truppe Nato a patto che non abbiano il compito di assicurare alla giustizia internazionale i criminali di guerra individuati dal Tribunale dell'Aia, non si interviene nel conflitto che oppone la presidenza legittima dell'entità serbobosniaca ai seguaci del ricercato Karadzic, si accetta praticamente senza colpo ferire le prepotenze croate, infine si blandisce ed anzi si aiuta economicamente basti pensare all'operazione STET il vero »grande vecchio dell'intera regione, quello Slobodan Milosevic che trova all'estero gli strumenti per puntellarsi al governo malgrado la contestazione popolare.

Un bel successo, non c'è che dire, del quale soprattutto l'Unione europea ed i suoi stati membri portano una grossa responsabilità: anche la crisi del 1991/92 cominciò con segni premonitori analoghi, dei quali non si volle tener il minimo conto. Oggi siamo sull'orlo del precipizio e, o si decide rapidamente di cambiare registro, di modificare il mandato del contingente internazionale consentendogli in particolare di arrestare gli indiziati, di »occuparsi della situazione invece semplicemente di lasciarla imputridire, oppure temo che ben presto la cenere la noi lasciata accesa si infiammerà di nuovo in tutta la ex Jugoslavia.

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PENA DI MORTE: ESECUZIONE SOSPESA IN CALIFORNIA

Domani manifestazione a Roma di fronte all'ambasciata giapponese

Non è ancora finita, ma la decisione della Corte d'Appello della California, che ha commutato in ergastolo la condanna a morte di Michael Thompson, è una vera e propria sfida alla macchina della morte e alle certezze monolitiche della Corte Suprema degli Stati Uniti. Gli undici giudici del Nono Circuito hanno scritto sessantacinque pagine per spiegare che Thompson non aveva sicuramente commesso lo stupro che fu "aggravante determinante per la condanna a morte". Hanno anche aperto le porte alla revisione del processo perché hanno sostenuto che fu viziato da falsa testimonianza e occultamento di prove. La pubblica accusa ha presentato ora ricorso alla Corte Suprema, l'esecuzione potrebbe ancora avvenire nella data prevista, nella notte fra il 5 e il 6 agosto. "Cricca di liberali", così ha definito i giudici il governatore Wilson. Per Thompson si è mobilitata, con successo, tutta Hollywood.

Domani, mercoledì 6 agosto, a 52 anni dall'esplosione della bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, manifestazione dei Verdi presso l'ambasciata giapponese a Roma, alle ore 12,00. Durante la manifestazione, a cui ha aderito anche l'associazione federata al Partito Radicale 'Nessuno Tocchi Caino', verrà consegnato un appello al Governo giapponese affinché "il popolo che ha subito gli orrori della morte nucleare, abolisca anche la barbarie della pena di morte".

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SI E' ISCRITTO AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Alfonso Pecoraro Scanio, Deputato italiano, Verdi.

In un'intervista a Radio Radicale ha dichiarato: "La ragione della mia iscrizione è dovuta innanzitutto alle iniziative transnazionali. Siamo un Paese che fa pochissima politica internazionale. Affermare finalmente la logica del diritto internazionale penso alle campagne sulla pena di morte e sul Corte Penale permanente per i crimini contro l'umanità a difesa dei diritti umani e di alcuni valori planetari è importante: da ambientalista poi, non posso non pensare alla difesa dell'ambiente e del pianeta e alla necessità di un Tribunale mondiale per l'ambiente. Il Partito radicale è un partito anomalo, una ONG, la filosofia Gandhiana, libertaria, democratica, è indispensabile per una reale politica planetaria".

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Agenzia Radicale - numero 6 del 5 agosto 1997

 
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