11 agosto 1997FRANCESCO RUTELLI A RADIO RADICALE
PER RILANCIARE IL PARTITO TRANSNAZIONALE
Il Sindaco di Roma Francesco Rutelli ha oggi ribadito, dagli studi di Radio Radicale, il proprio impegno a sostegno della campagna straordinaria di iscrizioni al Partito radicale transnazionale e transpartito. In particolare Rutelli ha sottolineato l'importanza della campagna per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000 e per l'istituzione della Corte Penale Internazionale Permanente per i crimini di guerra e contro l'umanità.
Su queste due battaglie, ha detto Rutelli, la città di Roma potrà nei prossimi mesi essere protagonista; è infatti a Roma che si terrà nel giugno del 1998 la Conferenza Diplomatica istitutiva della Corte Penale Internazionale, un appuntamento che, come nel '57 in occasione della firma del Trattato CEE, chiamerà la città capitolina a ricoprire un ruolo storico.
Riguardo alla campagna per l'abolizione della pena di morte Rutelli ha auspicato che la concomitanza del giubileo possa favorire un'ampia e trasversale mobilitazione a sostegno di quello che dovrebbe al più presto essere considerato a tutti gli effetti un diritto dell'uomo, anzi il primo, quello alla vita.
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ERNESTO ROSSI, I MEDIOCRI E I MESCHINI
di Lorenzo Strik Lievers
La Stampa del 9 agosto dedica un'intera pagina a rievocare, per la penna di Alberto Papuzzi, la figura di Ernesto Rossi nel centenario della nascita. Iniziativa sacrosanta: dimenticato, cancellato dalla conoscenza delle nuove generazioni, Rossi - antifascista, anticlericale, anticomunista, anticorporativo in nome di un liberalismo e di un liberismo radicali - si rivela ogni giorno che passa uno dei maestri cui più si dovrebbe guardare oggi in Italia.
Peccato solo che Papuzzi non abbia trovato lo spazio, su nove colonne di articolo, per far sapere ai lettori che Ernesto Rossi è stato uno dei fondatori e dei massimi dirigenti del Partito radicale, cancellando così una delle pagine più significative della sua biografia. 'Dimenticanza' su cui getta forse qualche luce il modo imbarazzato in cui l'autore tratta l'ultima, fecondissima fase della vita di Rossi. Secondo Papuzzi, Rossi "non capì il senso di rottura del centrosinistra". Altro che "non capire": al centrosinistra egli fu apertamente contrario perché con straordinaria lucidità, fin dall'inizio previde i guasti che doveva portare con sé una svolta politica che non si basava su un'alternativa, ma su un coinvolgimento nel sistema democristiano di potere di forze fin lì ad esso estranee. Anche perciò Rossi, pressoché unico del vecchio gruppo dirigente, dopo la conclusione della prima fase del partito, nel 1962, rimase nel rinnovato Partito radicale che, con il nucleo riunito intorno a Pannella, riprendeva
la propria battaglia di intransigenza e alternativa. Non fosse morto due giorni prima, Rossi avrebbe presieduto la grande manifestazione del Partito radicale al Teatro Adriano dell'11 febbraio 1967 che, con la parola d'ordine dell''anno anticlericale', doveva costituire una pietra miliare della battaglia di liberazione laica che portò alla svolta storica dell'introduzione del divorzio nell'Italia democristiana. E' evidentemente una realtà che disturba ancora, se Papuzzi sente il bisogno di evocarla così: "Alludendo ai legami con Pannella e Spadaccia, Eugenio Scalfari ha scritto che 'finì in compagnie mediocri e inutilmente agitate'". Dove non si sa se sentire più imbarazzo per Papuzzi o per Scalfari nell'imbattersi nella meschinità di un simile "giudizio storico" sull'intelligente preveggenza, ancora una volta, con cui Ernesto Rossi aveva capito che valeva la pena di stare al fianco di quei "mediocri" che "agitandosi inutilmente" stavano aprendo la strada alla stagione dei diritti civili in Italia.
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EX ZAIRE: FINALMENTE LA COMMISSIONE D'INCHIESTA
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha completato venerdì la nomina della terna di esperti internazionali chiamati a verificare le violazioni dei diritti umani compiute nel territorio della Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire) e che hanno verosimilmente portato al massacro di centinaia di migliaia di persone, per lo più rifugiati hutu ruandesi. Il team, che non comporta ovviamente un solo europeo, è presieduto da un americano, Reed Brody, specialista di questo tipo di missioni, ed è composto da AtsuKoffi Amega, giudice presso la Corte suprema del Togo, e da Andrew Chigovera, vice Procuratore generale dello Zimbabwe. Le organizzazioni umanitarie hanno criticato non poco la decisione di Kofi Annan - che di fatto, su richiesta dell'uomo forte di Kinshasa Kabila, ha sconfessato la missione precedente condotta dal cileno Garreton che aveva già denunciato i massacri - ed in particolare la designazione di Chigovera, ritenuto vicino agli uomini dell'Alleanza al potere nel Congo.
Il Partito radicale, che anche grazie agli inascoltati e ripetuti appelli di Emma Bonino, non ha cessato di mettere in guardia contro i rischi di un nuovo genocidio questa volta contro gli hutu, non può che accogliere favorevolmente questa pur tardiva designazione che mette fine ad un lungo periodo di tentennamenti e rinvii. Detto questo, il mandato della missione d'inchiesta sarà definito nei prossimi giorni a Ginevra, e sarà solo lì che si capiranno le vere intenzioni di Annan e degli Stati Uniti che guidano la missione. Sarà una missione effettiva, che non esiterà a denunciare le atrocità commesse e a designare i responsabili, o tutto si risolverà in una bolla di sapone? Se prevarrà la prima ipotesi, si prenderano le misure conseguenti anche a livello diplomatico, nel secondo caso, invece, vorrà dire che le ragioni della realpolitik avranno prevalso e si sono chiusi gli occhi sui massacri avvenuti.
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IL LUSSEMBURGO LEGALIZZA IL CONSUMO DI CANNABIS
Il Governo ed il Parlamento lussemburghese hanno deciso di adottare una politica più liberale nei confronti delle droghe: il 7 agosto scorso i Ministri della Sanità e della Giustizia hanno annunciato la presentazione di un progetto di decreto legge governativo (che sarà adottato entro la fine del mese) che prevede la soppressione delle pene detentive per i consumatori di cannabis e suoi derivati, e la distribuzione controllata e gratuita di eroina.
La nuova legislazione introduce una distinzione delle droghe fra leggere e pesanti, e prevede il carcere solo per i consumatori di queste ultime. Nei prossimi mesi le autorità lussemburghesi prenderanno ulteriori provvedimenti in senso antiproibizionista: prima della fine del mese di agosto sarà depositato un progetto di legge che rende definitivi i programmi pilota - che prevedono la cura dei tossicodipendenti con sostanze sostitutive, quali il metadone e la distribuzione di siringhe ai tossicodipendenti -, mentre due nuovi progetti pilota saranno lanciati prima della fine dell'anno, uno sulla distribuzione gratuita di eroina sotto controllo medico ai tossicodipendenti che hanno fallito i trattamenti con il metadone e un secondo sulla creazione di locali igienizzati per il consumo di droghe pesanti.
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NUOVI ISCRITTI: MARCO COLUMBRO E FRANCA FOSSATI
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SI e' ISCRITTO AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE
Mimmo Pinto, già deputato radicale, a Radio Radicale:
"Le ragioni di iscrizione al Partito radicale sono, per me, nella sua storia: i diritti civili, il garantismo, le carceri e ci si potrebbe non fermare qui. Ma oggi il Pr è altro ancora: è la battaglia dei buddisti nel Tibet, offesi e distrutti dall'occupazione cinese, l'idea e l'impegno per abolire la pena di morte, i tribunali per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia. Ecco, anche questa capacità d'impegno su cose apparentemente lontane nel mondo e del fartele sentire fino in fondo tue, mi spingono ad iscrivermi e a chiedere ad altri di iscriversi.
Uno slogan potrebbe essere: il Partito radicale è anche tuo, aiutalo ad esistere! Perché è così. è anche il partito di quelli non iscritti per le cose che fa e che dice".
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