Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 17 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Partito Radicale Silvja - 20 agosto 1997
AGENZIA RADICALE Nr 18
20 agosto 1997

CORTE INTERNAZIONALE: APPUNTAMENTO A ROMA IL PROSSIMO ANNO

SOTTOCOMMISSIONE ONU SULLE DISCRIMINAZIONI: IL PUNTO SUI LAVORI

SEPARATISMI E NAZIONALISMI SENZA POLITICA E SENZA EUROPA

ONU: INTANTO ISRAELE NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA

APPELLO PER LA CREAZIONE DELLA CORTE INTERNAZIONALE: PRIMI FIRMATARI

NUOVI ISCRITTI

* * *

CORTE INTERNAZIONALE: APPUNTAMENTO A ROMA IL PROSSIMO ANNO

Solo con la creazione di un tribunale penale internazionale permanente le Nazioni Unite potranno giudicare e punire i crimini di guerra

Corrispondenza da New York

Il secolo con più guerre e morti di tutta la storia dell'umanità potrebbe davvero chiudersi con la creazione di uno strumento internazionale che possa assicurare alla giustizia i criminali di guerra. Le Nazioni Unite, dopo cinquant'anni di dibattito, sembrano decise a tradurre le parole in azione e creare il primo segmento di giurisdizione internazionale.

Dopo il mandato assegnato alla Commissione di diritto internazionale per la preparazione di una bozza di Statuto della Corte Penale Internazionale permanente, l'istituzione di un comitato ad hoc e di uno preparatorio, l'Onu ha stabilito, in una risoluzione adottata per consenso dalla 51a Assemblea Generale nel dicembre 1996, la data per la tenuta di una conferenza di diplomatici. I plenipotenziari saranno incaricati di stendere un trattato per la definitiva istituzione della corte nel 1998; a ciò si aggiunge l'offerta del Governo italiano, avanzata sin dal 1994, di ospitare la conferenza.

Negli ultimi tre anni, oltre alle riunioni al Palazzo di Vetro di New York, molto importanti sono state le mobilitazioni internazionali in sostegno alla creazione del tribunale. Il Partito radicale transnazionale ha raccolto le adesioni di oltre 900 parlamentari di 63 paesi su un appello che chiedeva agli Stati membri dell'Assemblea Generale di fissare una data per la conferenza diplomatica. Diversi membri del Parlamento europeo, iscritti al Partito radicale transnazionale, hanno proposto risoluzioni in favore della corte e hanno agevolato il finanziamento ai due tribunali ad hoc. Il comitato internazionale 'Non C'è Pace Senza Giustizia' ha coinvolto Capi di Stato, statisti e premi Nobel su un appello per l'immediata creazione della corte, poi pubblicato a pagamento sull'International Herald Tribune e Le Monde. Per il 1997/98 'Non C'è Pace Senza Giustizia' ha lanciato una campagna internazionale di conferenze al più alto livello in sostegno alla Corte internazionale. La campagna, iniziata a Parigi a giugno,

incalzerà i negoziati del comitato preparatorio con conferenze a Malta, Montevideo, Atlanta e Dakar e terminerà durante la conferenza diplomatica a Roma il prossimo giugno.

Data l'enorme importanza della creazione della prima Corte internazionale, è facilmente ipotizzabile che la conferenza di Roma non sarà solo una cerimonia per riunire Capi di Stato nella firma di un trattato 'preconfezionato'; la conferenza diplomatica di plenipotenziari sarà l'appuntamento finale di un percorso iniziato al termine della seconda guerra mondiale e sviluppatosi con la fine della guerra fredda. Sarà molto importante quindi che si giunga all'appuntamento con notevoli progressi circa lo Statuto, ma anche con un crescente interesse e coinvolgimento dell'opinione pubblica sull'importanza e la necessità di avere giustizia prima ancora che pace.

Il Partito radicale e le altre Organizzazioni Non Governative che hanno seguito da vicino a New York i lavori preparatori continueranno a svolgere il proprio ruolo anche a Roma l'estate prossima. Ma senza l'attenzione della stampa l'azione politica di pressione sui Governi più influenti risulterà molto più difficile.

* * *

SOTTOCOMMISSIONE ONU SULLE DISCRIMINAZIONI: IL PUNTO SUI LAVORI

Corrispondenza da Ginevra

La Sottocommissione Onu sulla Prevenzione della Discriminazione e Protezione delle Minoranze ha iniziato il dibattito sulle forme contemporanee di schiavitù.

Il rapporto del gruppo di lavoro sulle forme di schiavitù è stato presentato dal suo Presidente, Halima Embarek Warzazi, la quale ha affermato che le testimonianze delle Organizzazioni Non Governative mostrano come la povertà e l'ignoranza colpiscono all'interno della società le persone più vulnerabili, ossia le donne e i bambini. Sono quindi necessarie delle leggi che puniscano i colpevoli e non colpiscano le vittime. Il gruppo di lavoro ha deciso di iscrivere all'ordine del giorno della sua prossima sessione due nuovi punti: uno sul fenomeno della pedofilia e l'altro sulle sette.

Più esperti hanno sottolineato l'importanza di continuare il lavoro del Relatore speciale incaricato di studiare la situazione per quanto concerne lo stupro sistematico, la schiavitù sessuale e le pratiche analoghe alla schiavitù durante i conflitti armati e fare in modo che sia presentato un rapporto finale su queste questioni. Gay Mac Dougall, esperto supplente degli Stati Uniti, ha affermato che questo rapporto finale dovrebbe definire tali crimini, cosa che sarebbe molto utile soprattutto per quelli che un giorno potranno essere portati dinanzi alla Corte Penale Internazionale.

* * *

SEPARATISMI E NAZIONALISMI SENZA POLITICA E SENZA EUROPA

di Paolo Pietrosanti

La rottura degli Stati è un connotato peculiare degli ultimi anni, non soltanto in Europa, dove pure questo trova le sue più evidenti rappresentazioni. Vi è certo una profonda diversità tra le istanze - per parlare solo di Europa, dei Paesi baschi o dei catalani, dei fiamminghi o degli scozzesi, per non dire della rivoluzione politicogeografica che è seguita all'89 nell'Europa centrale e orientale, con le tragedie note.

Non sembra esservi, nella parte occidentale dell'Europa, rischio di conflitti paragonabili a quelli che hanno sconvolto la vita di Bosniaci, Croati, Serbi, Ceceni. Ma non vi è d'altra parte dubbio che questi palesano un fenomeno rispetto al quale è del tutto assente la politica, cioè in primo luogo l'Europa. La questione padana nell'Italia settentrionale, per dirne una, non può non far pensare alla inadeguatezza degli Stati come li conosciamo.

La scissione della Cecoslovacchia è stata voluta dalla ricca Boemia, ai danni della ben più povera Slovacchia; e le speranze democratiche incarnate dal mito che ben più in occidente che altrove è stato il Presidente Havel si sono presto mitigate o disperse.

Ora, nella loro profonda diversità, gli eventi di questi anni hanno comunque palesato la profondissima inadeguatezza, oggi, dello Stato come lo conosciamo - anacronisticamente identico a se stesso senza mutamenti istituzionali di rilievo - da ben oltre due secoli. La ricerca fortissima della corrispondenza tra Stato e nazione, che facilmente diviene ricerca di identità tra Stato e ceto, è il connotato del mondo di oggi, cui la politica non è capace di dare risposte, mentre capacissima risulta essere l'economia.

E' l'Europa che è assente. Per reprimere le spinte nazionaliste? No. Per affermare e dimostrare che una politica comune conviene. Oggi, invece, l'Europa dell'Unione è spaccata dall'opera e dalle lusinghe di Pechino, per far solo un nome e un esempio. La volontà di far corrispondere nazione con Stato ha costituito il fenomeno umano forse tragicamente più dannoso nella storia relativamente recente dell'umanità. Ciò non toglie che sia, appunto, il connotato più evidente della storia soprattutto europea degli ultimi anni.

Esiste l'Europa? Cioè: esiste la politica?

* * *

ONU: INTANTO ISRAELE NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA

In attesa di una riforma democratica delle Nazioni Unite l'Europa dia la possibilità a Israele di sedere nel Consiglio di Sicurezza

Dei 185 paesi che formano l'Assemblea Generale dell'Onu, 5 sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, altri 10 ne possono far parte a rotazione. La presenza dei membri non permanenti del Consiglio viene decisa su basi 'geografiche' che rispecchiano la divisione del mondo durante la guerra fredda, assegnando uguale rappresentanza ai 5 continenti. Tutti i paesi, indifferentemente dai tipi di regimi in essi presenti - anche i 7 paesi considerati dagli americani patria del terrorismo ne fanno parte - possono essere eletti.

C'è una sola eccezione a questa regola, lo Stato di Israele. Israele, secondo il mappamondo, dovrebbe essere uno Stato asiatico, ma i paesi arabi, in particolar modo l'Iraq e l'Arabia saudita, non lo hanno accettato. Israele ha quindi chiesto di essere compreso in 'quota' europea, ma alcuni membri dell'Unione glielo hanno impedito. Israele resta quindi escluso da questa datata quanto inutile divisione geografica e, cosa molto più importante, resta escluso dal Consiglio di Sicurezza.

In attesa di una riforma democratica dell'Onu, l'Unione europea dovrebbe dare la possibilità ad Israele di sedere laddove si prendono decisioni importanti sul futuro del mondo.

* * *

APPELLO PER LA CREAZIONE DELLA CORTE INTERNAZIONALE

Sono giunte le prime adesioni all'Appello per la creazione della Corte Penale Internazionale nel 1998 e perché siano tradotti in giustizia i criminali di guerra. Diciotto i parlamentari, europei e nazionali, da dieci paesi, che hanno sottoscritto l'Appello promosso dal Partito radicale, tra questi gli italiani Marco Boato e Raimondo Fassa.

* * *

SI E' ISCRITTO AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Elio Veltri, Deputato italiano, Sinistra Democratica, a Radio Radicale:

"La ragione della mia iscrizione è semplice: il Partito Radicale transnazionale fa due campagne fondamentali, quella contro la pena di morte e quella per l'istituzione del tribunale internazionale, e sono due battaglie di civiltà che condivido pienamente. La illegalità ha connessioni internazionali, mentre la legalità non riesce ad organizzarsi a livello internazionale, per questo è fondamentale che il Partito radicale se ne occupi".

PAGE 1

PAGE 2

Agenzia Radicale - numero 18 - mercoledì 20 agosto 1997

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail