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Notizie Radicali
Partito Radicale Silvja - 21 agosto 1997
AGENZIA RADICALE Nr 19
21 agosto 1997

* LE 'PREFERENZE' ASIATICHE DELL'UE NON VANNO TOLLERATE

* ONU: SOTTOCOMMISSIONE SULLE MINORANZE, IL PUNTO SUI LAVORI

* NUOVI ISCRITTI

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LE 'PREFERENZE' ASIATICHE DELL'UE NON VANNO TOLLERATE

I ponti d'oro ai dittatori rossi e neri sono tanto più intollerabili in quanto si fanno ai danni della più grande democrazia del mondo: l'Unione Indiana. Sono questo e i rari altri paesi asiatici che hanno dimostrato il loro impegno in favore della democrazia che devono avere la priorità assoluta dell'Unione e della Commissione in particolare.

Dichiarazione di Olivier Dupuis, deputato europeo e Segretario del Partito radicale

Il calendario dei prossimi incontri 'EuropaAsia' che la Commissione pubblicherà dimostra una volta di più che è con i Paesi asiatici meno democratici (e nella maggior parte dei casi si tratta di un eufemismo per dire autoritari o totalitari) che l'Unione europea tende a rafforzare prioritariamente le proprie relazioni.

Questa scelta è tanto più inaccettabile se fatta ai danni dell'Unione indiana, la più grande democrazia del mondo e dimostrazione vivente che il modello 'sviluppo senza democrazia' promosso dalla Repubblica Popolare di Cina non è altro che un alibi per tutti coloro che, in occidente, sono pronti a qualsiasi rinuncia pur di conquistare una fetta di mercato nel cosiddetto Eldorado cinese.

è inoltre, come sottolineano numerosi economisti, una scelta economicamente discutibile: le riforme economiche compiute dall'India nel corso degli ultimi anni, così come il consolidamento reale dello Stato di Diritto nel paese, ne fanno un partner economico ben più interessante e affidabile.

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ONU: SOTTOCOMMISSIONE SULLE MINORANZE, IL PUNTO SUI LAVORI

La Sottocommissione sulla Prevenzione della Discriminazione e Protezione delle Minoranze ha iniziato l'esame delle questioni relative alla Protezione delle Minoranze

Corrispondenza da Ginevra

La Sottocommissione aveva incaricato il gruppo di lavoro sulle Minoranze di redigere un rapporto che è stato presentato dal PresidenteRelatore Asbiorn Eide, il quale ha dichiarato che l'obiettivo della Dichiarazione sui Diritti delle persone che appartengono a delle minoranze nazionali, etniche, religiose o linguistiche è di assicurare che le persone appartenenti a queste minoranze possano mantenere e sviluppare la loro propria identità e cultura e godere di tutti i diritti fondamentali. Ha poi continuato affermando che non è necessario pervenire ad una definizione del concetto di 'minoranza' per assicurarne una protezione adeguata, un approccio pragmatico permetterebbe di evitare i rischi derivanti da una rigida definizione giuridica.

Numerose Organizzazioni Non Governative hanno preso la parola per denunciare le frequenti violazioni dei diritti enunciati dalla Dichiarazione dei diritti delle persone appartenenti a delle minoranze. Il Partito radicale transnazionale, rappresentato da Afrim Gjonbalaj, è intervenuto per attirare l'attenzione della Sottocommissione sull'esplosiva situazione in Kossovo - dove la vita degli albanesi, che costituiscono il 90% della popolazione, è minacciata dalla repressione delle autorità di Belgrado - ricordando che la questione del Kossovo non fa parte né degli accordi di Dayton né di alcun altro accordo. E mentre la comunità internazionale ha mostrato la propria indifferenza di fronte alle violazioni dei Diritti dell'uomo in Kossovo, l'Unione Europea ha attribuito alla Federazione jugoslava uno statuto commerciale preferenziale. Il Partito radicale transnazionale ha quindi espresso la necessità e l'urgenza che si organizzi una conferenza internazionale su tale questione, sotto l'egida dell'Unione Europea e

delle Nazioni Unite, e che la Sottocommissione raccomandi questa iniziativa prima che svaniscano le possibilità di trovare una soluzione pacifica.

Il Partito radicale ha inoltre chiesto alla Sottocommissione di accordare un'attenzione particolare alla situazione in Macedonia e di chiedere al Governo di far luce sugli incidenti che si sono verificati nel giugno di quest'anno a Gostivar e Tetovo.

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SI E' ISCRITTO AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Carlo Romeo, giornalista, Direttore della sede Rai della Val D'Aosta, a Radio Radicale:

"è una strada che percorro da tempo, con straordinari compagni di viaggio, una strada che ha un passato e - mi auguro avrà un futuro; il passato è fatto di tante cose che a livello personale e politico mi hanno dato tanto. La mia iscrizione fa parte della mia identità, è un elemento naturale. Ho sempre considerato fondamentale la scelta di non mettere troppa 'carne sul fuoco', le battaglie che abbiamo messo in campo mi piacciono per la cultura che c'è dietro. L'antiproibizionismo: oggi sento dire cose che dicevamo noi dieci anni fa; la pena di morte, l'ordine internazionale, sono i temi di ieri e di domani; la cosa che mi preoccupa di più è trovare nuovi scenari, continuare ad avere la capacità di vedere lontano, oltre le montagne".

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