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Notizie Radicali
Partito Radicale Silvja - 23 agosto 1997
AGENZIA RADICALE Nr 21
23 agosto 1997

SOTTOCOMMISSIONE ONU SULLE DISCRIMINAZIONI: IL PUNTO SUI LAVORI

TRIBUNALE EX JUGOSLAVIA: MILOSEVIC CRIMINALE DI GUERRA?

NUOVI ISCRITTI: ZDRAVKO TOMAC

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SOTTOCOMMISSIONE ONU SULLE DISCRIMINAZIONI: IL PUNTO SUI LAVORI

Corrispondenza da Ginevra

Nella giornata di ieri la Sottocommissione sulla Prevenzione della Discriminazione e Protezione delle Minoranze ha adottato due risoluzioni sulla situazione dei diritti dell'uomo in Bahrein e nella Repubblica Popolare Democratica di Corea e ha deciso, in seguito a una votazione, di non pronunciarsi sul progetto di risoluzione relativo alla situazione nei territori palestinesi e in tutti gli altri territori arabi occupati da Israele.

Nella risoluzione sulla situazione dei diritti dell'uomo in Bahrein viene notato come in questo Paese non esistano istituzioni democratiche dall'agosto 1975 e si condannano tutti gli atti di terrorismo, si esprime inoltre la profonda preoccupazione per le violazioni flagranti e sistematiche dei diritti dell'uomo in questo paese e si prega, quindi, il Governo del Bahrein di rispettare le norme internazionali applicabili in materia dei diritti umani e di ratificare i patti internazionali riguardanti i diritti dell'uomo e la Convenzione contro la tortura.

Nella risoluzione sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica Popolare Democratica di Corea, la Sottocommissione chiede al Governo di questo paese di assicurare il rispetto del diritto di movimento delle persone, ovverosia il diritto di lasciare qualsiasi paese, ivi compreso il proprio, o di rimanervici; prega inoltre il Governo di presentare al più presto il rapporto periodico alla Commissione dei Diritti dell'Uomo.

Nel pomeriggio la Sottocommissione ha adottato delle misure riguardanti la protezione dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie ed ha espresso il suo pieno sostegno all'organizzazione di una conferenza mondiale per combattere il razzismo e la discriminazione razziale. La Sottocommissione ha condannato gli atti di violenza provocati dal razzismo, dalla discriminazione razziale, dalla xenofobia nei confronti dei lavoratori immigrati ed ha chiesto alle autorità competenti dei Paesi interessati di prestare una particolare attenzione a questo fenomeno. Ha incoraggiato tutti gli Stati che ancora non lo hanno fatto a ratificare la Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione.

Infine la Sottocommissione ha approvato una mozione 'noaction' su due progetti di risoluzione sui diritti dell'uomo in India e in Pakistan.

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TRIBUNALE EX JUGOSLAVIA: MILOSEVIC CRIMINALE DI GUERRA?

Tribunale internazionale sui crimini commessi nella ex Jugoslavia: avrà Milosevic avuto delle informazioni circa la presenza del suo nome nel secondo elenco (segreto) dei giudici dell'Aja?

La dichiarazione fatta ieri dal Presidente serbo Milosevic nella quale manifesta chiaramente di non avere nessuna intenzione di consegnare al Tribunale dell'Aja i presunti responsabili di crimini di guerra, come il suo rifiuto all'OSCE di monitorare le prossime elezioni politiche in Serbia, non stupisce di certo: è perfettamente in linea con l'atteggiamento di sempre del personaggio. Ma conferma anche quanto lo stesso Milosevic può temere per il futuro del suo regime, e soprattutto per il proprio, dalla consegna e comparizione di fronte al Tribunale internazionale di alcuni dei personaggichiave che hanno ideato, programmato e realizzato la tristemente famosa politica di pulizia etnica in Bosnia.

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SI E' ISCRITTO AL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Zdravko Tomac, Deputato croato, già Presidente del Consiglio Comunale di Zagabria.

"Mi sono iscritto per la prima volta al Pr nel 1991 perché fu, a quel tempo, l'unica forza politica che capì quello che sarebbe accaduto in ex Jugoslavia, perché fu l'unico partito che tentò di svegliare la coscienza del mondo per evitare quello che infatti accadde.

Da allora rinnovo ogni anno la mia iscrizione al Partito Radicale transnazionale e sarò iscritto anche nel futuro. Lo sarò innanzitutto per due ragioni: perché il partito lotta per i diritti di tutti gli uomini perché per questo partito ogni uomo ha il suo valore, sia lui un uomo del vertice oppure un prigioniero privo di qualsiasi diritto. E poi perché è un partito che non lotta per il potere, che non ha gerarchie, dove ci sono persone di buona volontà e sempre pronte ad aiutare".

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