Risoluzione sulla situazione nella Mongolia Interna e la condanna del fondatore della "Southern Mongolian Democracy Alliance" Hada
B4-0750/97
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo nella Cina Popolare e nei territori annessi,
A. considerando che la Repubblica popolare cinese, fin dall'occupazione nel 1947 ai nostri giorni, ha proseguito la sua politica di repressione nei confronti della popolazione della Mongolia Interna e che in questi 50 anni di amministrazione cinese sono scomparsi oltre 150.000 mongoli e ne sono stati imprigionati altri 800.000,
B. considerando l'arresto con l'accusa di separatismo, la condanna a 15 anni di detenzione e l'interdizione dai diritti politici per 4 anni a carico del fondatore della "Southern Mongolian Democracy Alliance" (SMDA) Hada,
C. considerando inoltre gli avvenimenti accaduti recentemente nella capitale della Mongolia Interna Hohhot, che hanno portato all'arresto di numerosi militanti della SMDA impegnatiin iniziative di difesa del patrimonio culturale e linguistico mongolo,
D. denunciando il ricorso costante al trasferimento di popolazione nella Mongolia Interna al fine di alterare la composizione etnica della regione, con l'insediamento di oltre 20 milioni di cinesi e la riduzione della popolazione autoctona a una minoranza insignificante (3,6 milioni di mongoli secondo le stime del 1992),
E. denunciando il ricorso da parte delle autorità cinesi alla sterilizzazione e all'aborto forzati in quanto prassi di controlli demografico,
F. rilevando che nella Mongolia Interna prosegue l'opera di distruzione di monasteri buddisti e che l'integrità culturale, religiosa e linguistica del popolo mongolo è oggetto di attacchi incessanti,
G. considerando pertanto la necessità di una discussione aperta e continua tra l'Unione europea e la Repubblica popolare cinese, in particolare sulle questioni della massima importanza relative al rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali,
H. considerando che l'Unione europea ha il dovere di intervenire con tutti i mezzi a sua disposizione per opporsi a ogni politica a danno dell'integrità di popolazioni o parti di esse, oppure finalizzata a soffocare la loro cultura o la loro aspirazione all'autonomia,
I. esprimendo profonda preoccupazione per la crescente instabilità in Tibet e nel Turkestan orientale (Xinjiang), regioni occupate dalla Repubblica popolare cinese, e per le eventuali ripercussioni nelle regioni limitrofe,
1. condanna la politica della Repubblica popolare cinese, che punta a sopprimere la cultura, la religione e la lingua della popolazione della Mongolia Interna e a soffocare ogni legittima aspirazione all'autonomia del popolo mongolo;
2. chiede al governo della Repubblica popolare cinese di avviare un dialogo politico con l'opposizione mongola al fine di pervenire a una soluzione negoziata e pacifica della questione;
3. chiede al governo cinese la liberazione di tutti i prigionieri condannati per reati che non trovano riscontro nelle norme e nei trattati internazionali pertinenti;
4. chiede al governo cinese di riaprire immediatamente il processo contro il fondatore della SMDA Hada e gli altri attivisti della SMDA arrestati, con la presenza di osservatori internazionali;
5. chiede al governo cinese di consentire ai giornalisti e agli osservatori internazionali di recarsi liberamente in Mongolia;
6. condanna il ricorso da parte delle autorità cinesi a un trattamento differenziato a livello economico e politico nei confronti delle popolazioni occupate della Mongolia Interna, del Turkestan orientale e del Tibet, nonché delle altre minoranze etniche;
7. chiede alla Commissione di inserire negli accordi di cooperazione con la Cina una clausolacontro la discriminazione etnica e politica, nonché di concepire organi adeguati per la vigilanza in merito a detta clausola;
8. invita la Commissione e il Consiglio a esercitare pressioni sulle autorità della Repubblica popolare cinese affinché garantiscano il rispetto dei diritti dell'uomo e dei diritti fondamentali sia nel territorio cinese che nella Mongolia Interna, in Tibet e nel Turkestan orientale;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri, al governo della Repubblica popolare cinese, ai rappresentanti dell'opposizione mongola in esilio, ai rappresentanti dell'opposizione in esilio del Turkestan orientale e al governo tibetano in esilio.