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Partito Radicale Centro Radicale - 18 settembre 1997
PE/Situazione in Algeria: risoluzione

Risoluzione sulla situazione politica in Algeria

B4-0726, 0805, 0806, 0810 e 0811/97

Il Parlamento europeo,

A. costernato dinanzi all'inasprirsi della violenza in Algeria, che dal 1992 ha fatto migliaia di morti, di cui diverse centinaia solo negli ultimi due mesi,

B. constatando che l'insediamento dell'Assemblea nazionale legislativa, eletta il 5 giugno 1997 attraverso una consultazione cui hanno partecipato le forze politiche democratiche del paese, non ha interrotto né rallentato la brutale violenza esercitata dai terroristi,

C. sottolineando la necessità di arrivare a una soluzione politica onde porre fine alla situazione di violenza in cui il paese versa ormai da anni,

D. sottolineando che negli ultimi mesi la barbara violenza delle organizzazioni terroristiche colpisce alla cieca e si scatena anche contro le fasce più vulnerabili della società come i bambini, le donne e gli anziani, e invitando il governo algerino a intervenire con la più grande fermezza nei confronti di questi gruppi terroristici nel rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali al fine di garantire la sicurezza della popolazione,

E. considerando che le autorità algerine, forti dei risultati di varie consultazioni elettorali, dispongono oggi di mezzi politici e istituzionali che dovrebbero permettere loro di liberare il paese dalla spirale della violenza attraverso il dialogo politico, appoggiandosi su tutte le forze politiche che respingono il ricorso alla violenza,

F. considerando che, al di là di ogni ingerenza, l'Unione europea non può disinteressarsi di qualsiasi situazione che rechi pregiudizio ai diritti dell'uomo, dell'evoluzione del Magreb come di tutta l'Africa e singolarmente dell'Algeria, mentre è indispensabile evitare ogni rischio di destabilizzazione dei paesi della regione,

1. condanna con la massima fermezza gli attentati terroristici e i massacri perpetrati contro la popolazione civile dell'Algeria ed esprime la propria solidarietà con il popolo algerino;

2. invita tutti i responsabili politici e religiosi algerini suscettibili di avere un ascendente o una qualsiasi influenza sugli autori dei massacri a impegnarsi con ogni mezzo per porre fine alla violenza in Algeria;

3. invita il governo algerino a intensificare il dialogo con tutte le forze politiche e le componenti democratiche del paese che respingono il ricorso alla violenza, allo scopo di far uscire il paese dalla tragica situazione in cui è sprofondato e per consentire il ripristinodello Stato di diritto e del rispetto dei diritti dell'uomo, compresi la libertà di stampa e il diritto di manifestare;

4. chiede che venga costituita una delegazione ad hoc onde avviare senza indugio il dialogo, sia a Strasburgo che ad Algeri, con il nuovo parlamento algerino sull'attuale situazione critica del paese;

5. invita gli Stati membri dell'Unione europea a non rimpatriare i cittadini algerini residenti sui loro territori e la cui sicurezza è minacciata in caso di rientro forzato in Algeria;

6.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, nonché al governo e all'Assemblea nazionale legislativa dell'Algeria.

 
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