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Partito Radicale Centro Radicale - 19 settembre 1997
PE/Mongolia Interna: comunicato stampa

IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA A LARGA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE SULLA SITUAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO IN MONGOLIA INTERNA OCCUPATA DALLA REPUBBLICA POPOLARE DI CINA

Strasburgo-Bruxelles, venerdi 19 settembre. Il Parlamento europeo ha approvato ieri, giovedi 18 settembre 1997, su iniziativa del gruppo radicale, una risoluzione che condanna le gravi violazioni dei diritti dell'uomo, da parte della Repubblica Popolare di Cina, in Mongolia Interna, territorio che la Repubblica Popolare di Cina occupa dal 1947.

Questa risoluzione sottolinea il fatto "che questi 50 anni di amministrazione cinese hanno portato alla scomparsa di oltre 150.000 mongoli e all'imprigionamento di quasi 800.000 di essi" e "denuncia il costante ricorso ai trasferimenti di popolazione nella Mongolia Interna che hanno condotto all'insediamento ... di oltre 20 milioni di cinesi riducendo sempre più la popolazione autoctona ad un'esigua minoranza (3,6 milioni di Mongoli secondo stime del 1992)".

Il Parlamento europeo domanda "al Governo della Repubblica Popolare di Cina di avviare un dialogo politico con l'opposizione mongola" ed invita "la Commissione ed il Consiglio ad esercitare pressioni sulle autorità della Repubblica popolare cinese affinche venga garantito il rispetto dei diritti dell'uomo e dei diritti fondamentali sia sul territorio cinese che in Mongolia interna, Tibet e Turchestan orientale".

Dichiarazione di Olivier Dupuis, deputato europeo e segretario del Partito radicale transnazionale:

"Proprio quando le conclusioni del congresso del Partito comunista cinese appaiono a dir poco deludenti, l'adozione ieri da parte del PE di una risoluzione molto precisa sulla tragica situazione in Mongolia Interna, costituisce non solo un fatto senza precedenti negli annali parlamentari dei paesi democratici, ma allo stesso tempo completa, a qualche mese dall'approvazione del rapporto Mc-Millan-Scott sulla politica a lungo termine dell'Unione nei confronti della Repubblica Popolare di Cina, la definizione di un quadro coerente per una politica dell'Unione nei confronti della RPC basata sul rispetto dei principi democratici e sullo sviluppo dello Stato di Diritto. Una sola nota negativa: la conferma dell'opposizione dei gruppi socialisti e comunisti ad una tale politica".

Partito radicale

 
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