Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 22 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Partito Radicale Centro Radicale - 9 ottobre 1997
Corpo europeo: cronologia e documenti

CORPO EUROPEO CIVILE E MILITARE

Cronologia e documenti:

I. Il 20 febbraio 1997 il Parlamento europeo approva il Rapporto FASSA (A4-0021/97).

Si veda in particolare il paragrafo:

12. "chiede al Consiglio e alla Commissione di studiare la possibilità di creare un corpo europeo comprendente unità civili e militari, in cooperazione con l'UEO, incaricato delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace (missioni Petersberg)".

II. Parlamento europeo, 16 aprile 1997: Depositata una proposta di risoluzione per la Creazione di un corpo europeo.

PROPOSTA DI RISOLUZIONE SECONDO L'ARTICOLO 45 DEL REGOLAMENTO

su "LA NECESSITA' DI CREARE UN CORPO EUROPEO MILITARE E CIVILE DI MANTENIMENTO E RISTABILIMENTO DELLA PACE"

Il Parlamento europeo,

A. Considerando le crisi umanitarie particolarmente gravi che si sono moltiplicate nel mondo dopo la caduta del muro di Berlino;

B. Considerando che l'Unione europea in quanto tale è stata lungamente totalmente incapace di affrontare la questione della Jugoslavia e quando lo ha fatto, ha dovuto limitarsi agli aspetti esclusivamente umanitari, lasciando a singoli Stati membri la responsabilità dell'intervento diretto;

C. Considerando che l'Unione europea in quanto tale non è stata in grado di intervenire e di impedire il genocidio del 1994 in Ruanda;

D. Considerando che l'Unione europea in quanto tale non ha potuto e saputo portare soccorso ai centinaia di migliaia di rifugiati dispersi nella foresta zairese, nonostante un intenzione chiaramente espressa in tal senso sin dall'inizio della crisi in Ruanda e Zaire;

E. Considerando che gli Stati membri dell'Unione possiedono l'esperienza, i mezzi finanziari e le risorse umane, tanto militari che civili, necessari alla creazione di un corpo europeo di mantenimento e di ristabilimento della pace;

F. Considerando che l'Unione europea, nel quadro di rafforzamento del PESC, non può rinunciare ad uno strumento di intervento umanitario proprio, in grado di intervenire efficacemente e rapidamente per mantenere la pace o ristabilirla;

G. Considerando che se non esiste ancora un consenso tra gli Stati membri in merito al rafforzamento della politica di difesa dell'Unione entro le sue frontiere, esiste invece un largo consenso sulla necessità di poter assumere a livello dell'Unione i compiti di mantenimento e ristabilimento della pace (detto "missioni Petersberg");

1. Chiede agli Stati membri di decidere, nel quadro della revisione dei Trattati prevista dalla Conferenza intergovernativa, la creazione di un corpo europeo di mantenimento e di ristabilimento della pace;

2. Chiede alla Commissione di redigere a brevissima scadenza un progetto in tal senso che riprenda le seguenti caratteristiche generali:

- creazione ex-novo di questo corpo, ovvero non giustapposizione di unità militari nazionali;

- disponibilità permanente di intervento:

3. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi ed ai Parlamenti degli Stati membri.

- LISTA DEI FIRMATARI DEL LA PROPOSTA DI RISOLUZIONE PER LA CREAZIONE DI UN CORPO EUROPEO CIVILE E MILITARE (107 FIRMATARI)

- Olivier DUPUIS, ARE (I)

- Gerard d'ABOVILLE, UPE (F)

- Amedeo AMADEO, NI (I)

- Anne ANDRE-LEONARD, ELDR (B)

- Roberta ANGELILLI, NI (I)

- Corrado AUGIAS, PSE (I)

- Francesco BALDARELLI, PSE (I)

- Monica BALDI, UPE (I)

- Valerio BALDINI, UPE (I)

- Richard BALFE, PSE (UK)

- Roberto BARZANTI, PSE (I)

- Spalato BELLERE, NI (I)

- Francisca BENNASAR TOUS, PPE (E)

- Pierre BERNARD-RAYMOND, PPE (F)

- Christine BARTHET-MAYER, ARE (F)

- Dominique BAUDIS, PPE (F)

- Gerardo BIANCO, PPE (I)

- Jean-Louis BOURLANGES, PPE (F)

- Giovanni BURTONE, PPE (I)

- Ernesto CACCAVALE, UPE (I)

- Hadar CARS, ELDR (Sw)

- Bernard CASTAGNEDE, ARE (F)

- Pierluigi CASTAGNETTI, PPE (I)

- Marco CELLAI, NI (I)

- Maria Paola COLOMBO SVEVO, PPE (I)

- Concepcio FERRER, PPE (E)

- Giampaolo D'ANDREA, PPE (I)

- Alessandro DANESIN, UPE (I)

- Danielle DARRAS, PSE (F)

- Laura DE ESTEBAN, PPE (E)

- Gianfranco DELL'ALBA, ARE (I)

- Stefano DE LUCA, ELDR (I)

- Carmen DIEZ DE RIVERA, PSE (E)

- George DIMITRAKOPOULOS, PPE (Gr)

- Jörn DONNER, PSE (Fl)

- Raymonde DURY, PSE (B)

- Raimondo FASSA, ELDR (I)

- Daniel FERET, NI (B)

- Fernando FERNANDEZ MARTIN, PPE (E)

- Enrico FERRI, UPE (I)

- Livio FILIPPI, PPE (I)

- Luigi FLORIO, UPE (I)

- Sandro FONTANA, PPE (I)

- Antoinette FOUQUE, PSE (F)

- André FOURCANS, PPE (F)

- Riccardo GAROSCI, UPE (I)

- Alfred GOMOLKA, PPE (D)

- Antonio GONZALEZ TRIVIN,, ARE (E)

- Ludivina GARCIAS ARIAS, PSE (E)

- Otto HABSBURG, PPE (D)

- Karl HABSBURG-LOTHRINGEN, PPE (A)

- José HAPPART, PSE (B)0

- Fernand HERMAN, PPE (B)

- Jean-François HORY, ARE (F)

- Josu Jon IMAZ, PPE (E)

- James JANSSEN van RAY, PPE (Nl)

- Georg JARZEMBOWSKI, PPE (D)

- Nikitas KAKLAMANIS, UPE (Gr)

- Klaus-Heiner LEHNE, PPE (D)

- Odile LEPERRE-VERRIER, ARE (F)

- Astrid LULLING, PPE (L)

- Allan MACARTNEY, ARE (UK)

- Johanna MAIJ-WEGGEN, PPE (Nl)

- Franco MALERBA, UPE (I)

- Noël MAMERE, V (F)

- Marilena MARIN, UPE (I)

- Elena MARINUCCI, PSE (I)

- Roberto MEZZAROMA, UPE (I)

- Philippe MONFILS, ELDR (B)

- Nana MOUSKOURI, PPE (Gr)

- Cristiana MUSCARDINI, NI (I)

- Hartmut NASSAUER, PPE (D)

- Riccardo NENCINI, PSE (I)

- Alfonso NOVO, ARE (E)

- Leoluca ORLANDO, V (I)

- Doris PACK, PPE (D)

- Gastone PARIGI, NI (I)

- Eolo PARODI, UPE (I)

- Karla PEIJS, PPE (Nl)

- Guido PODESTA, UPE (I)

- Hans-Gert POETTERING, PPE (Nl)

- Josep PONS GRAU, PSE (E)

- Bernd POSSELT, PPE (D)

- Bartho PRONK, PPE (Nl)

- Raul Miguel ROSADO FERNANDEZ, UPE (P)

- André SAINJON, ARE (F)

- Dominique SAINT-PIERRE, ARE (F)

- José Ignacio SALAFRANCA, PPE (E)

- Giacomo SANTINI, UPE (I)

- Michel SCARBONCHI, ARE (F)

- Carlo SECCHI, PPE (I)

- Antoinette SPAAK, ARE (B)

- André SOULIER, PPE (F)

- Bernard STASI, PPE (F)

- Salvatore TATARELLA, NI (I)

- Christiane TAUBIRA-DELANNON, ARE (F)

- Antonello TRIZZA, NI (I)

- Joan VALLVE, ELDR (E)

- Leonie VAN BLADEL, UPE (Nl)

- Anne VAN LANCKER, PSE (B)

- Jaak VANDEMEULEBROUCKE, ARE (B)

- Helena VAZ DA SILVA, PPE (P)

- Guido VICECONTE, UPE (I)

- Vincenzo VIOLA, PPE (I)

- Graham WATSON, ELDR (UK)

- Jup WEBER, ARE (L)

- Florus WIJSENBEEK, ELDR (Nl)

III. Il 14 maggio 1997 il Parlamento europeo approva il Rapporto TINDEMANS (A4-0162/97).

si vedano in particolare i paragrafi:

4. "ritiene di conseguenza che la sicurezza può essere assicurata:

a) sul piano esterno, dagli strumenti della diplomazia classica o preventiva o da misure di fiducia in campo militare così come con l'aiuto economico, l'aiuto allo sviluppo, le missioni di mantenimento o d'instaurazione della pace etc....",

5. "... dotare l'Unione degli strumenti necessari alla messa in atto di una politica di sicurezza credibile..."

e

6. "chiede di conseguenza alla Commissione e al Consiglio di realizzare rapidamente uno studio di fattibilità sulla creazione di un corpo europeo composto di unità militari e civili incaricato in particolare modo delle operazioni di mantenimento e di ristabilimento della pace;"

IV. Il 22 luglio il Consiglio risponde a un'interrogazione scritta di Olivier Dupuis (ARE)

Interrogazione no. 19 del Sig. Dupuis (H-0530197)

Oggetto: Corpo europeo civile e militare

Di fronte al moltiplicarsi nel mondo delle situazioni di crisi, dalla Somalia al Ruanda, dall'ex Iugoslavia all'Albania, il Parlamento europeo ha sottolineato a pi riprese la necessità di creare un corpo europeo civile e militare incaricato della realizzazione delle missioni de mantenimento e di ristabilimento della pace (missioni Petersberg), in particolare modo nel suo rapporto Fassa (A4-0021/97) e nel suo rapporto Tindemans (A4-0162/97) dove chiedeva al Consiglio e alla Commissione di realizzare su tale argomento uno studio di fattibilità.

Quale seguito ha dato il Consiglio a tale proposta del Parlamento europeo? Il Consiglio, da solo o con la Commissione, ha gi intrapreso lo studio di fattibilità richiesto? Se si, quando reputa che potrà trasmettere i risultati ai membri del Parlamento?

Risposta

Il Consiglio non ha ancora iniziato lo studio di fattibilità di un corpo europeo civile e militare incaricato della realizzazione delle missioni di mantenimento e ristabilimento della pace, richiesto nei rapporti Fassa e Tindemans. Ci, tuttavia, non implica che l'Unione non possa, di fronte ad una situazione di crisi che metta in questione la sicurezza dell'Unione, intraprendere un'azione o adottare una decisione che implichi la creazione di un corpo incaricato di una missione di questa natura.

Infatti, l'articolo J 4, paragrafo 2, prevede che decisioni e azioni dell'Unione che abbiano implicazioni nel campo della difesa possano vedere la propria realizzazione attraverso l'Unione dell'Europa Occidentale, se il Consiglio decide di ricorrere a questa Organizzazione. Tale facoltà stata gi utilizzata due volte, a titolo di principio, nella decisione del 27 giugno 1996, relativa alle operazioni d'evacuazione dei cittadini degli stati membri quando sia messa in pericolo la loro sicurezza in un paese terzo, e nella decisione del 22 novembre 1996, relativa all'elaborazione e alla realizzazione dell'azione comune dell'Unione nella regione dei Grandi Laghi.

Nel progetto di trattato prodotto dalla Conferenza intergovernativa di Amsterdam, questa facoltà riconosciuta all'Unione descritta in maniera assolutamente esplicita grazie all'aggiunta delle seguenti precisazioni:

- da una parte le missioni umanitarie e di valutazione, le missioni di mantenimento della pace e le missioni di ristabilimento della pace sono menzionate esplicitamente al paragrafo 2 del nuovo articolo J.7;

- d'altra parte, indicato chiaramente che l'UEO da all'Unione l'accesso ad una capacità operativa, in particolare modo nel quadro di tali missioni (articolo J 7, paragrafo 1).

L'onorevole parlamentare potrà giudicare la convergenza tra questo dispositivo e la proposta consistente nel dotare l'Unione di una capacità operativa nel campo delle missioni dette di Petersberg.

V. Il 25 luglio la Commissione risponde a una Interrogazione scritta di Olivier Dupuis (ARE)

Interrogazione scritta P-2324/97

depositata da Olivier Dupuis

alla Commissione (30.6.97)

Oggetto: Corpo europeo civile e militare

Di fronte al moltiplicarsi nel mondo delle situazioni di crisi, dalla Somalia al Ruanda, dall'ex Iugoslavia all'Albania, il Parlamento europeo ha sottolineato a pi riprese la necessità di creare un corpo europeo civile e militare incaricato della realizzazione delle missioni de mantenimento e di ristabilimento della pace (missioni Petersberg), in particolare modo nel suo rapporto Fassa (A4-0021/97) e nel suo rapporto Tindemans (A4-0162/97) dove chiedeva al Consiglio e alla Commissione di realizzare su tale argomento uno studio di fattibilità.

Quale seguito ha dato il Consiglio a tale proposta del Parlamento europeo? Il Consiglio, da solo o con la Commissione, ha gi intrapreso lo studio di fattibilità richiesto? Se si, quando reputa che potrà trasmettere i risultati ai membri del Parlamento?

Risposta

La Commissione non ha iniziato lo studio di fattibilità di un corpo europeo civile e militare incaricato della realizzazione delle missioni di mantenimento e ristabilimento della pace.

L'articolo J.4 paragrafo 2 del Trattato sull'Unione europea (TUE) prevede che l'Unione chieda all'Unione dell'Europa Occidentale (UEO) di elaborare e di mettere in opera le decisioni e le azioni dell'Unione che abbiano implicazioni nel campo della difesa.

l'Unione ha già fatto ricorso a tale base giuridica al momento dell'adozione di due decisioni: la prima, del 27 giugno 1996, riguarda le operazioni di evacuazione di cittadini di Paesi membri nel caso in cui la loro sicurezza sia messa in pericolo in un paese terzo; l'altra, del 22 novembre 1996, è relativa alla elaborazione e alla messa in opera dell'azione comune nella regione dei Grandi Laghi adottata lo stesso giorno dal Consiglio sulla base dell'articolo J.3 TUE. Il progetto di Trattato di Amsterdam messo a punto dalla Conferenza Intergovernativa nel suo articolo J.7 paragrafo 2, che precisa rafforza l'attuale articolo J.4 TUE su parecchi punti, prevede che le questioni prese in considerazione in tale articolo includano le missioni umanitarie e di evacuazione, le missioni di mantenimento della pace e le missioni di forza da combattimento per la gestione delle crisi, comprese le missioni di ristabilimento della pace. Lo stesso articolo J.7, nel suo paragrafo 1, stabilisce che l'Unione dell'Europa Occiden

tale (UEO) è parte integrante dello sviluppo dell'Unione dando all'Unione l'accesso ad una capacità operativa, in particolare nel quadro del paragrafo 2.

Ai termini del protocollo sul futuro articolo J. 7 che figurerà in annesso al trattato di Amsterdam, l'Unione europea, in collaborazione con l'UEO, elabora delle modifiche allo scopo di migliorare la loro collaborazione entro un anno dall'entrata in vigore del presente protocollo, al fine di mettere integralmente in opera L'articolo J. 7 (1), secondo sotto-*-programma e (3) del TUE.

La Commissione ritiene che le decisioni e disposizioni summenzionate, in particolare quelle concernenti L'articolo J.7 1,2 e 3 e il suo protocollo permettono all'Unione di vegliare alla coerenza dell'insieme della propria azione esterna dotandola di una capacità operativa per quanto riguarda le missioni umanitarie e di evacuazione, le missioni di mantenimento della pace e le missioni di ristabilimento della pace.

VI. Il 1 agosto 1997 viene depositata alla Camera dei Deputati Italiana una proposta di risoluzione per la creazione di un corpo europeo (130 deputati firmatari)

CAMERA-MOZIONE

NR: 1/00184

DATA PRESENTAZIONE 31/07/97 (SEDUTA N.0240)

La Camera,

premesso che:

- crisi e conflitti particolarmente gravi si sono moltiplicati nel corso degli ultimi anni;

- l'Unione Europea in quanto tale è stata incapace di affrontarli se non dal punto di vista esclusivamente umanitario, lasciando a pochi Stati membri la responsabilità dell'intervento diretto;

- l'Unione Europea non può, nel quadro di rafforzamento della PESC (Politica Estera e di Sicurezza Comune), rinunciare ad uno strumento di intervento umanitario in grado di intervenire efficacemente e rapidamente per mantenere la pace o ristabilirla;

- gli Stati dell'Unione Europea possiedono l'esperienza, le risorse finanziarie ed umane, tanto militari che civili, necessarie alla creazione di un corpo europeo di mantenimento e di ristabilimento della pace;

- alcuni segnali, tra i quali recenti prese di posizione del Parlamento europeo (A4-0021/97) indicano che esiste un consenso sulla necessità per l'Unione europea di assumere tali missioni;

impegna il Governo

- a proporre, nel quadro della revisione dei Trattati prevista dalla Conferenza intergovernativa, la creazione di un Corpo Europeo di mantenimento e di ristabilimento della pace.

Primo firmatario Marco PEZZONI

Cofirmatari:

CAVERI (MISTO)

FOLENA (SD ULIVO)

LUMIA (SD ULIVO)

PETRINI (RINN. IT)

LECCESE (MISTO)

CALZAVARA (LEGA NORD)

LEONI (SD ULIVO)

LUCA' (SD ULIVO)

OLIVO (SD ULIVO)

RUZZANTE (SD ULIVO)

DANIELI FRANCO (MISTO)

PISCITELLO (MISTO)

PISTELLI (PD ULIVO)

SAONARA (PD ULIVO)

GIANNATTASIO (F. ITALIA)

BENVENUTO (PD ULIVO)

IOTTI (SD ULIVO)

CHIAMPARINO (SD ULIVO)

VIGNALI (SD ULIVO)

MELANDRI (SD ULIVO)

NOVELLI (SD ULIVO)

BRACCO (SD ULIVO)

DEDONI (SD ULIVO)

GASPERONI (SD ULIVO)

CORSINI (SD ULIVO)

VALENSISE (AN)

ORLANDO (RINN. IT.)

MANCINA (SD ULIVO)

SARACENI (SD ULIVO)

MASELLI (SD ULIVO)

FUMAGALLI MARCO (SD ULIVO)

DEBIASIO CALIMANI (SD ULIVO)

STELLUTI (SD ULIVO)

GIULIETTI (SD ULIVO)

DUCA (SD ULIVO)

GAMBALE (SD ULIVO)

BOATO (MISTO)

URBANI (F. ITALIA)

OCCHETTO (SD ULIVO)

JERVOLINO RUSSO (PD ULIVO)

RUBERTI (SD ULIVO)

AMORUSO (AN)

LENTO (SD ULIVO)

CARLI (SD ULIVO)

RANIERI (SD ULIVO)

RUFFINO (SD ULIVO)

SCOZZARI (MISTO)

NICCOLINI (F ITALIA)

COLOMBO FURIO (SD ULIVO)

CHIAVACCI (SD ULIVO)

PITTELLA (SD ULIVO)

INNOCENTI (SD ULIVO)

CAPITELLI (SD ULIVO)

BIELLI (SD ULIVO)

ACCIARINI (SD ULIVO)

SELVA (AN)

GRIGNAFFINI (SD ULIVO)

CESETTI (SD ULIVO)

GIARDIELLO (SD ULIVO)

DI STASI (SD ULIVO)

LUCIDI (SD ULIVO)

GIOVADARDI (CCD)

SERAFINI (SD ULIVO)

SOLAROLI (SD ULIVO)

GUERRA (SD ULIVO)

RAFFAELLI (SD ULIVO)

BARTOLICH (SD ULIVO)

CHIUSOLI (SD ULIVO)

SALVATI (SD ULIVO)

RAFFALDINI (SD ULIVO)

DI BISCEGLIE (SD ULIVO)

OLIVIERI (SD ULIVO)

SCHIETROMA (SD ULIVO)

POLENTA (PD ULIVO)

GIANNOTTI (SD ULIVO)

MAURO (SD ULIVO)

BONITO (SD ULIVO)

TRABATTONI (SD ULIVO)

NARDONE (SD ULIVO)

VENETO GAETANO (SD ULIVO)

VALDUCCI (F ITALIA)

FREDDA (SD ULIVO)

SOAVE (SD ULIVO)

STANISCI (SD ULIVO)

RIZZA (SD ULIVO)

MANZINI (SD ULIVO)

SINISCALCHI (SD ULIVO)

ROMANO CARRATELLI (PD ULIVO)

DEL BARONE (F ITALIA)

LANDI DI CHIAVENA (AN)

BONO (AN)

GIUDICE (F ITALIA)

FUMAGALLI SERGIO (MISTO)

MANGIACAVALLO (RINN. IT)

FRIGATO (PD ULIVO)

DALLA CHIESA (MISTO)

DE BENETTI (MISTO)

CACCAVARI (SD ULIVO)

RISARI (PD ULIVO)

RUGGERI (PD uLIVO)

LORENZETTI (SD ULIVO)

POMPILI (SD ULIVO)

MIGLIAVACCA (SD ULIVO)

DOMENICI (SD ULIVO)

SETTIMI (SD ULIVO)

IZZO FRANCESCA (SD ULIVO)

RIVOLTA (F ITALIA)

VOZZA (SD ULIVO)

MANZATO (SD ULIVO)

LABATE (SD ULIVO)

ZAGATTI (SD ULIVO)

REPETTO (PD ULIVO)

BORROMETI (PD ULIVO)

FRATTINI (F ITALIA)

LUCCHESE (CCD)

MICHELINI (F ITALIA)

PACE GIOVANNI (AN)

PECORARO SCANIO (MISTO)

CREMA (MISTO)

NIEDDA (PD ULIVO)

CANANZI (PD ULIVO)

GIACCO (SD ULIVO)

SCHMID (SD ULIVO)

VI. Il 23 settembre 1997 al Senato italiano viene depositata una proposta di risoluzione per la creazione di un corpo europeo (primo firmatario Pietro Milio, 66 senatori presentano la proposta)

Il Senato della Repubblica

Premesso che:

a) crisi umanitarie particolarmente gravi si sono moltiplicate nel corso degli ultimi anni;

b) L'Unione Europea in quanto tale è stata incapace di affrontarle se non dal punto di vista esclusivamente umanitario, lasciando a pochi Stati membri la responsabilità dell'intervento diretto;

c) l'Unione Europea non può, nel quadro di rafforzamento della PESC (Politica Estera e di Sicurezza Comune), rinunciare ad uno strumento di intervento umanitario in grado di intervenire efficacemente e rapidamente per mantenere la pace o ristabilirla;

d) gli Stati dell'Unione Europea possiedono l'esperienza, le risorse finanziarie ed umane, tanto militari che civili, necessarie alla creazione di un corpo europeo di mantenimento e di ristabilimento della pace;

e) alcuni segnali, tra i quali recenti prese di posizione del Parlamento europeo (A4-0021/97) indicano che esiste un consenso sulla necessità per l'Unione europea di assumere tali missioni;

tutto ciò premesso,

Il Senato della Repubblica invita

il Governo a proporre, nel quadro della revisione dei Trattati prevista dalla Conferenza intergovernativa, la creazione di un Corpo Europeo di mantenimento e di ristabilimento della pace.

Primi firmatari: 66

- Pietro MILIO, Groupe Mixte, premier signataire

- Felice BESOSTRI, SD

- Domenico CONTESTABILE, FI

- Francesco COSSIGA, Groupe Mixte, Ancien Président de la République

- Tancredi CIMMINO, Viceprésident Groupe CDU

- Athos DE LUCA, Verts

- Carla MAZZUCA POGGIOLINI, RI

- Franco ASCIUTTI, FI

- Domenico BARRILE, SD

- Giuseppe BASINI, AN

- Antonio BATTAGLIA, AN

- Rafaele BERTONI, SD

- Walter BIANCO, LN

- Francesco Saverio BIASCO, CCD

- Giuseppe CAMO, CDU

- Roberto CENTARO, I

- Giovanni COLLINO, AN

- Augusto CORTELLONI, Groupe Mixte

- Romualdo COVIELLO, PPI

- Vito CUSIMANU, AN,

- Antonio D'ALI, FI

- Dino DE ANNA, FI

- Massimo DOLAZZA, LN

- Guido DONDEYNAZ, Groupe Mixte

- Bruno ERROI, PPI, Viceprésident du Conseil de l'Europe

- Eugenio FILOGRANA, FI

- GianGuido OLLONI, Président du Groupe CDU

- Basilo GERMANA', FI

- Paolo GIARETTA, PPI

- Mario GRECO, FI

- Renzo GUBERT, CDU

- Giovanni IULIANO, Groupe Mixte

- Baldassare LAURIA, FI

- Giuseppe LO CURZIO, PPI

- Agazio LOIERO, CCD

- Giulio MACERATINI, Président du Groupe AN

- Luciano MAGNALBO', AN

- Luigi MANFREDI, FI

- Cesare MARINI, Groupe Socialiste

- Valentino MARTELLI, AN

- Franco MELONI, Groupe Mixtel

- Antonino MONTELEONE, AN

- Vittorio MUNDI, FI

- Vincenzo MUNGARI, CCD

- Davide NAVA, CCD

- Mario OCCHIPINTI, La Rete-Ulivo

- Lodovico PACE, AN

- Mario PALOMBO, AN

- Andrea PASTORE, FI

- Riccardo PEDRIZZI, AN

- Giancarlo PIATI, SD

- Armin PINGGERA, Groupe Mixte

- Saverio Salvatore PORCARI, AN

- Mario RIGO, Président Groupe Mixte

- Renato SCHIFANI, FI

- Francesca SCOPELLITI, FI

- Nicolò SELLA DI MONTELUCE, FI

- Giuseppe SPECCHIA, AN

- Helga THALER AUSSERHOFER, SVP

- Antonio TOMASSINI, FI

- Marco TONIOLI, FI

- Palmiro UCCHIELLI, SD

- Cosimo VENTUCCI, FI

- Donato VERALDI, PPI

- Tommaso ZANOLETTI, CDU

- Giancarlo ZILIO, PPI

VII. Il 25 settembre 1997 la Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo adotta un emendamento al bilancio 1998 concernente "lo studio di fattibilità sul corpo europeo"

CORPO EUROPEO CIVILE E MILITARE presentato da O. DUPUIS e G. DELL'ALBA

Linea B8-014 Corpo europeo civile e militare per le operazioni di mantenimento e di ristabilimento della pace: azioni preparatorie

APB 1998

- engag.:

- paiem.:

PB 1998

- engag.:

- Paiem.:

Amend.

-engag.:+1.000.000

-paiem.:+1.000.000

Nouveaux Montants

-engag.: 1.000.000

-paiem.:1.000.000

Commento

Aggiungere il seguente commento:

Risoluzione del Parlamento europeo del 20 febbraio 1997 et del 14 maggio 1997.

Tali crediti hanno per oggetto il finanziamento di studi di fattibilità così come qualsiasi azione concernente la creazione di tale corpo. Le competenze dell'Unione in questo campo sono state riconosciute dal momento che le missioni dette di Petersberg sono state integrate nel nuovo Trattato di Amsterdam.

Giustificazione:

Dalla caduta del Muro di Berlino, i conflitti regionali si sono moltiplicati nel mondo e l'Europa è stata sollecitata in maniera crescente a partecipare ad operazioni di mantenimento o di ristabilimento della pace. In assenza di uno strumento operativo comune d'intervento, la risposta dell'Unione, o non ha potuto concretizzarsi, o l'ha potuto fare in maniera tardiva e attraverso l'intervento di alcuni suoi Stati membri, ossia soggetta a gravi inadeguatezze dovute alla non preparazione dei contingenti nazionali a questo tipo di missioni. La creazione di un corpo europeo permanente composto di unità civili e militari appositamente costituito e addestrato a tale scopo, non solamente consentirebbe all'Unione europea di rispondere rapidamente e in maniera adeguata, ma rinforzerebbe tra l'altro in modo considerevole la sua visibilità.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail