WEI: Leader del movimento "Muro per la Democrazia" nel 1978 e 1979, arrestato il 29 marzo 1979 per "aver divulgato segreti di Stato", WEI è condannato a 15 anni di prigione per "crimini controrivoluzionari". Alle quattro modernizzazioni di Deng ne aggiunge una quinta: "la democrazia".

Nel 1992, dalla prigione, scrive a Deng Xiaping chiedendogli di avviare dei negoziati con il Dalai Lama.

Rilasciato nel 1993, WEI continua a denunciare apertamente le violazioni ai diritti umani in Cina.

Arrestato nuovamente il 1 aprile 1994, viene detenuto per 20 mesi in una località segreta, senza atto d'accusa e senza processo.

Il 21 novembre 1995, le autorità cinesi lo condannano ad una nuova pena di 15 anni di prigione.

WANG: Tra i leader della primavera di Pechino del 1989, Wang Dan diviene il ricercato numero 1 dopo la repressione di piazza Tien An Men.

Arrestato il 2 luglio 1989, fu condannato il 26 gennaio 1991 a 4 anni di prigione per "propaganda e incitazione controrivoluzionaria". Liberato nel febbraio 1993, Wang riprende le sue attività in favore delle riforme democratiche.

Nel verdetto contro Wei, nel dicembre 1995, Wang viene accusato di complicità nell'avere "progettato di riunire le forze di varie organizzazioni illegali per prepararsi a rovesciare il governo." Il 21 maggio 1995 Wang "sparisce" dopo aver lanciato un appello per la riabilitazione del movimento del'89.

Trattenuto in un luogo segreto per 17 mesi, il 7 ottobre 1996 Wang Dan fu condannato a 11 anni per "cospirazione al fine di sovvertire il governo".

Sostenere WEI Jingsheng e WANG Dan significa allo stesso tempo immettere nuova forza nella lotta per i diritti dell'uomo e la democrazia in Cina, nel Turchestan, in Tibet ed in Mongolia del Sud.

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