B4-0829, 0841, 0853, 0861, 0873, 0876 e 0889/97

Risoluzione sulla carestia nella repubblica democratica popolare di Corea (Corea del Nord)

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Corea del Nord, in particolare quella del 15 maggio 1997 sulla carestia nella Corea del Nord,

A. considerando che la Corea del Nord è confrontata al terzo anno consecutivo di raccolti disastrosi, che hanno portato a una diminuzione di milioni di tonnellate nella produzione di riso e granturco, e che tale situazione potrebbe mantenersi nei prossimi anni in assenza di aiuti per ricostruire l'economia del paese,

B. preoccupato soprattutto per la situazione dei bambini, degli anziani e di coloro che si trovano nei campi di lavoro e turbato dalle informazioni secondo cui decine di migliaia di bambini soffrirebbero gravemente di malnutrizione,

C. considerando che il governo della Corea del Nord ha reso praticamente impossibile l'accesso a un'informazione imparziale per quanto riguarda le proporzioni di tale carestia e delle sue conseguenze,

D. profondamente preoccupato per il fatto che, a causa di questo ennesimo raccolto disastroso, esistono reali timori che le attuali riserve di cibo si esauriscano con la prospettiva di una carestia di massa di proporzioni senza precedenti, senza un programma di aiuto umanitario vasto e coordinato,

E. consapevole che, parallelamente al numero crescente di interruzioni dell'elettricità, al collasso della produzione industriale e all'approssimarsi dell'inverno con temperature che possono arrivare a 30 gradi sotto zero, un vasto disboscamento minaccia l'ambiente della regione,

F. considerando che le drammatiche conseguenze della carestia in Corea del Nord sono dovute anche alla politica del regime al potere e non solamente a calamità naturali,

G. considerando l'assenza di volontà da parte del regime di Pyongyang di avviare serie riforme sia economiche che politiche,

H. considerando l'appello lanciato dalla FAO a favore di un programma di aiuti d'urgenza,

I. consapevole dell'attività umanitaria delle ONG e delle agenzie delle Nazioni Unite,

J. considerando che l'Unione quest'anno è stata la maggiore donatrice di aiuto alla Corea del Nord,

K. considerando che il governo nord-coreano ha impedito il controllo della distribuzione degli aiuti alimentari,

1. condanna il governo nord-coreano in quanto esso impedisce una completa valutazione della crisi alimentare e un controllo della distribuzione degli aiuti e lo invita a rendere possibile una valutazione oggettiva della situazione attuale, nonché il monitoraggio dell'aiuto concesso;

2. chiede che l'accesso al territorio del paese sia aperto senza indugio né restrizioni ai giornalisti;

3. sollecita la Commissione a procedere, in consultazione con altri organismi, a un rapido potenziamento del suo sforzo umanitario attraverso il programma multilaterale della FAO e aiuti bilaterali, prendendo le precauzioni necessarie affinché tale aiuto arrivi realmente alle popolazioni bisognose;

4. chiede alla Commissione di esaminare la possibilità di un programma di aiuto a lungo termine collegato a progressi nella riforma della politica economica e agraria e la invita a considerare l'eventualità di fornire assistenza parallelamente all'attività già svolta dal PNUS per migliorare la produttività agricola;

5. esorta inoltre il governo della Corea del Nord a partecipare ai colloqui a quattro, il che influenzerebbe positivamente gli sforzi della comunità internazionale di fornire aiuto umanitario alla Corea del Nord;

6. invita il suo Ufficio di presidenza a considerare l'invio di una delegazione in Corea del Nord al fine di contribuire a individuare meglio i bisogni della popolazione;

7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi della Repubblica democratica popolare di Corea, della Repubblica di Corea, degli Stati Uniti, della Repubblica popolare cinese e del Giappone.