Gli emendamenti degli eletti della Lista Pannella-Riformatori al bilancio dell'Unione europea per il 1998
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba e Olivier Dupuis
Si è conclusa ieri la lunga fase di prima lettura del Parlamento europeo al progetto di bilancio dell'Unione europea per il 1998. Nelle commissioni specializzate prima, in commissione bilancio ed in aula poi, abbiamo cercato come negli altri anni di far passare una serie di emendamenti legati alle battaglie ed alle priorità della Lista Pannella, del Partito radicale transnazionale e del gruppo dell'Alleanza Radicale Europea.
Ecco il bilancio di questa vera e propria guerra con gli altri gruppi, che ci ha visto molto spesso alleati con il gruppo democristiano contro, viceversa, su quasi tutto, il gruppo socialista.
Per quanto riguarda il tribunale internazionale ed il tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia sono passati tre emendamenti: uno per istituire una autonoma linea di bilancio, dotata di 3 milioni di ECU, per finanziare i tribunali ad hoc e le campagne per l'istituzione del tribunale permanente nel 1998, e due per subordinare i crediti concessi ai paesi dell'ex Jugoslavia a quei paesi ed entità statali che soddisfino gli obblighi derivanti dagli Accordi di Dayton, segnatamente in materia di tutela dei diritti umani, nonché dalle decisioni del tribunale internazionale ad hoc sulla ex Jugoslavia.
Per quanto riguarda la campagna per la democrazia in Cina, è stato adottato un nostro emendamento che stanzia 1.600 mila Ecu per la cooperazione con Taiwan (!) anche in prospettiva della adesione della Repubblica di Cina nell'organizzazione Mondiale del Commercio e agli accordi conclusi a tal fine con l'Unione europea, un emendamento che stanzia finanziamenti volti a promuovere la democrazia in Asia, in particolare nella Repubblica popolare cinese, Hong Kong compresa, nonché di attività connesse alla vigilanza ed al rispetto dei diritti dell'uomo, in particolare nel Turchestan orientale e nella Mongolia interna e alla promozione della libertà dei mezzi di informazione.
Siamo inoltre riusciti a preservare le linee di bilancio da noi istituite in precedenza in favore della difesa dei diritti umani in Tibet, mentre non siamo riusciti a far passare, per la strenua opposizione del gruppo socialista l'aumento di 1 milione di ECU dei fondi (2.600 mila ecu) stanziati a favore dei profughi tibetani.
Sempre sui diritti umani, abbiamo infine fatto passare altri quattro emendamenti, uno per finanziare attività a favore del Timor orientale, uno per prevedere stanziamenti specifici per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, uno per finanziare una campagna di informazione nei paesi in via di sviluppo sui valori ideali dell'Europa per quanto concerne la democrazia, i diritti umani, l'organizzazione della città ecc., ed un altro, infine, per snellire le procedure amministrative interne in materia di concessione dei fondi...
Sulla prevenzione dei conflitti, abbiamo fatto ripristinare uno stanziamento di 500 mila ecu soppresso dal Consiglio dei Ministri, contribuendo infine a far attestare a 7 milioni di Ecu il contributo dell'Unione europea alla campagna anti-mine.
E' passato poi un nostro emendamento per chiedere l'aumento della dotazione del Premio Sacharov, il riconoscimento del P.E. per i difensori dei diritti umani, andato l'anno scorso su nostra iniziativa a Wei.
In materia di droga è passato un nostro emendamento per diminuire di 2 milioni di Ecu gli stanziamenti per l'Osservatorio europeo delle droghe e iscrivere i fondi in riserva fino a che non cambierà il modo di funzionamento dell'Osservatorio stesso (e la sua rigida impostazione proibizionista).
Sono passati, infine, due nostri emendamenti italiani, uno per aumentare la dotazione dell'Istituto europeo di Firenze e un altro per finanziare un progetto pilota di riconciliazione fra Gorizia e Nova Gorica.
Non sono passati invece altri emendamenti più politici pur in gran parte accolti viceversa dalla Commissione Affari Esteri o da altre commissioni, come quello per istituire una vera e propria Voice of Europe, sul modello di Voice of America, destinata ai paesi retti da regimi dittatoriali (approvato dalla Commissione Sviluppo), per creare un vero e proprio Corpo europeo civile e militare di intervento per le missioni di peace keeping e peace making, per finanziare studi di fattibilità volti a trasformare le delegazioni della Commissione europea nei paesi terzi in vere e proprie Ambasciate dell'Unione europea, per aprire delegazioni dell'Unione a Lhasa, Taipei, in Mongolia interna e nel Turchestan e a Skopje (tutti approvati in Commissione Esteri), per finanziare cinture verdi cittadine nel contesto del programma URBAN, per finanziare studi comparati delle legislazioni in vigore in materia di droga in vista della Conferenza di Vienna, per finanziare studi sull'eutanasia a livello europeo, per fornire un assis
tenza specifica ai rifugiati in seno all'Unione vittime di crimini oggetto di giudizio da parte dei tribunali internazionali, per un finanziamento specifico al riassetto delle fonti energetiche in Armenia, per inserire nel programma destinato alle lingue meno parlate a livello europeo con un riferimento specifico alla lingua internazionale.
Infine, pur passato nella Commissione bilancio, è stato fatto fuori dai soliti socialisti in aula, per soli tre voti, un nostro emendamento che estendeva alle medicine non convenzionali gli stanziamenti comunitari in materia di ricerca medica.