IL PARLAMENTO EUROPEO ADOTTA UNA RISOLUZIONE D'URGENZA SULLA FAME IN COREA DEL NORD. IL PE CONDANNA LA POLITICA CRIMINALE DELLE AUTORITA' NORDCOREANE.

Strasburgo-Bruxelles, 24 ottobre 1997. Il Parlamento europeo ha adottato ieri, con una cospicua maggioranza, una risoluzione d'urgenza sulla fame nella Corea del Nord. La risoluzione, tenendo conto della situazione nel quale vive la popolazione nordcoreana, sottolinea il fatto che le conseguenze drammatiche della fame sono dovute alla politica del regime in carica e non soltanto ai disastri naturali.

Un emendamento al testo depositato dal gruppo PPE e ARE che richiede all'Unione europea e ai suoi stati membri di "proporre che in assenza di riforme serie nei prossimi mesi, sia dato mandato alle Nazioni Unite di mettere la Corea del Nord sotto tutela internazionale fino a quando vi si potranno tenere elezioni democratiche." è stato tuttavia rifiutato, per il voto contrario dei gruppi socialista, liberale e comunista.

Dichiarazione di Olivier Dupuis, membro del gruppo ARE e segretario del Partito radicale transnazionale:

"Il gruppo socialista conferma una volta ancora che non comprende bene i casi della storia, inclusa la storia recente. Eppure un regime peggiore di quello demenziale di Ceaucescu non deve infatti essere "condannato", secondo il gruppo socialista ma soltanto "criticato" (vedi l'emendamento depositato dal PSE). La libertà di movimento dei giornalisti (stranieri in particolare) non deve essere garantita ma soltanto "incoraggiata" (vedi emendamento depositato in questo senso dal PSE). Le cause strutturali del disastro non devono essere affrontate: non è il caso di domandare l'introduzione rapida e massiccia di riforme politiche e economiche (compresa la privatizzazione delle terre e delle imprese)."

Partito radicale

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