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Partito Radicale Centro Radicale - 3 novembre 1997
PE/Droga/Rapporto d'Ancona: comunicato stampa

DROGA: APPROVATO IL RAPPORTO D'ANCONA PER UNA POLITICA EUROPEA SULLE DROGHE DALLA COMMISSIONE LIBERTA' PUBBLICHE.

A MENO DI UN ANNO DELLA PROPOSTA DI 60 DEPUTATI ANTIPROIBIZIONISTI, IL PARLAMENTO EUROPEO FA, FINALMENTE, DELLE PROPOSTE PRAGMATICHE E CONCRETE PER AFFRONTARE IL FLAGELLO DELLA DROGA.

Bruxelles, 3 novembre 1997. Con il voto del Rapporto d'Ancona, questo pomeriggio in Commissione Libertà Pubbliche e Affari Interni, il Parlamento europeo ha finalmente rotto con la politica dello struzzo rispetto alla questione droga.

Nel suo rapporto la relatrice, già ministro olandese della Sanità ed attuale presidente della Commissione Libertà Pubbliche ha proposto un approccio pragmatico ed europeo che tiene conto di tutti i risultati positivi delle esperienze realizzate in vari paesi, regioni e città europei.

In particolare il rapporto propone:

- LA GENERALIZZAZIONE DELLE POLITICHE DI RIDUZIONE DEL DANNO

- LA RIFORMA DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI

- LA DEPENALIZZAZIONE DEL CONSUMMO DI TUTTE LE DROGHE

- LA LEGALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E DELLA DISTRIBUZIONE DEL CANNABIS

Il rapporto è stato votato da una solida maggioranza composta dai gruppi parlamentari Radicale, Verde, Socialista, Comunista e Liberale e di parte dei membri del gruppo Popolare.

Il rapporto d'Ancona dà seguito, a distanza di meno di anno, ad una proposta di raccomandazione firmata da ben 61 deputati europei promossa dal CORA (Coordinazione Radicale Antiproibizionista) e dal PAA (Parliamentarians for Antiprohibitionnist Action, l'intergruppo di deputati europei antiproibizionisti).

DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS E GIANFRANCO DELL'ALBA, DEPUTATI EUROPEI (ARE)

"Seppur ancora molto parzialemente, questo rapporto affronta finalmente in modo pragmatico e concreto uno dei più gravi flagelli del nostro tempo: la proibizione delle droghe. Per una delle sostanze proibite, anche se non la più redditizia per la criminalità organizzata, il cannabis, il PE indica con chiarezza che l'unica via per governare il problema sia quello della legalizzazione. E' un passo importante. Non lo possiamo e non lo vogliamo sottovalutare. Non dobbiamo pero' dimenticarci che il potere enorme e sempre crescente delle mafie della droga non potrà essere intaccato fino a quando non gli verrà tolta la fonte principale dei loro giganteschi guadagni: quella del traffico delle droghe pesanti e delle droghe sintetiche che rappresenta, secondo i dati ONU, l'8% del prodotto interno mondiale. E' quindi urgente rafforzare l'organizzazione europea e mondiale degli antiproibizionisti perché a questo primo passo positivo ne seguano rapidamente altri che possano riportare queste sostanze oggi proibite nell'am

bito del mercato legale, nell'ambito quindi di regole certe e di leggi attuabili."

Partito radicale

Tel. 689.791.

 
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