CORTE PENALE INTERNAZIONALE: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE AGLI STATI MEMBRI DI NON PRESTARSI AD ALCUN COMPROMESSO SUI PUNTI ESSENZIALI DELLO STATUTO DELLA FUTURA CORTE ED IN PARTICOLARE SULL'INDIPENDENZA RISPETTO AL CONSIGLIO DI SICUREZZA

Strasburgo/Bruxelles, 21 novembre 1997. Il Parlamento europeo ha adottato ieri, giovedi 20 novembre, una risoluzione d'urgenza che invita "il Consiglio e gli Stati membri a definire una posizione comune su tutti gli aspetti dello statuto del Tribunale Penale Internazionale e ad agire in modo concertato in seno al Comitato preparatorio e in occasione della 52ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite per garantire che la Conferenza Diplomatica di Roma del 1998 sia coronata da successo, senza compromessi su fondamentali questioni di principio".

La risoluzione sottolinea in particolare l'importanza fondamentale dell'indipendenza della Corte rispetto al Consiglio di Sicurezza cosi come della sua libertà di indagare su fatti e accuse concrete di propria iniziativa senza il previo consenso dei vari Stati. La risoluzione impegna inoltre il l'UE ad assicurare che lo Statuto del Tribunale gli permetta di godere di un finanziamento garantito e a lungo termine.

Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba e di Olivier Dupuis, deputati europei (ARE):

"Il Parlamento conferma il proprio impegno in prima linea in favore della Creazione della Corte Penale Internazionale. Questa risoluzione sottolinea i punti essenziali, quelli più a rischio, che possono assicurare l'effettiva istituzione della Corte ed il suo buon funzionamento. Speriamo che il Consiglio ed i Paesi membri accolgano l'invito di questa assemblea ad adoperarsi per il pieno successo della Conferenza di Roma del giugno 1998. L'ultima fase di questa lunga e difficile battaglia ha imperativamente bisogno del sostegno fermo, deciso ed unanime dei paesi membri dell'Unione europea per fare dell'anno 1998 l'anno della prima grande riforma delle Nazioni Unite dalla loro fondazione".

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