TPI/PROPOSTA DI MOZIONE PARLAMENTARE SUL TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE
Il Parlamento,
- Viste le sue precedenti risoluzioni sul Tribunale Penale Internazionale (TPI);
- Vista la risoluzione adottata dal Parlamento Europeo sul TPI il 20 novembre 1997;
- Vista la risoluzione Onu A/RES/52/160 adottata il 15 dicembre, 1997, con la quale le Nazioni Unite hanno deciso di convocare una Conferenza Diplomatica dal 15 giugno al 17 luglio 1998 a Roma, per istituire il TPI;
- Considerando che i crimini contro l'umanita', il genocidio e i crimini di guerra continuano ad essere perpetrati e che i sistemi giuridici nazionali spesso falliscono nel perseguire i colpevoli di tali crimini;
- Considerando che un sistema permanente e imparziale di giustizia penale internazionale e' assolutamente necessario per porre fine all'attuale condizione di generalizzata impunita' e per prevenire gravi violazioni del diritto internazionale;
- Felicitandosi per i progressi in tale direzione realizzati dai due Tribuanali internazionali per la ex-Yugoslavia e per il Ruanda;
- Felicitandosi per il crescente numero di Paesi partecipanti ai negoziati e per i progressi realizzati dalla Commissione Preparatoria per l'istituzione del TPI;
- Felicitandosi per l'intervento della delegazione del Lussemburgo, Presidente di turno dell'Unione europea, alla Sesta Commissione dell'Assemblea Generale dell'Onu il 20 ottobre, 1997;
1. Chiede al Governo di attivarsi per avere un TPI che sia efficace, giusto e indipendente, e che in tal senso i negoziati siano condotti ispirandosi agli stessi principi che hanno caratterizzato la posizione dei paesi piú favorevoli (cosiddetti "like minded") sin dall'inizio dei lavori sullo statuto del tribunale:
a) Una Conferenza diplomatica che porti all'immediata creazione di un TPI indipendente, efficace e giusto;
b) Un Tribunale indipendente dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu;
c) Un Procuratore indipendente;
d) La giurisdizione del TPI (cosiddetta "inherent jurisdiction") estesa a crimini di guerra, crimini contro l'umanita' e genocidio;
e) La piena cooperazione degli Stati con il TPI;
f) La competenza del TPI nel decidere sulle questioni di "ammissibilita'" di fronte all'impossibilita' o alla non volonta' di procedere da parte dei sistemi giuridici nazionali;
g) Un adeguato numero di ratifiche (almeno 30 - 35) per far entrare in vigore lo statuto del TPI;
Inoltre,
2. Ritiene che lo statuto del Tribunale debba prevedere un adeguato finanziamento a lungo termine dell'istituzione, e chiede al Governo di adoperarsi in tal senso;
3. Ricorda l'impegno del crescente numero di Organizzazione Non-governative che hanno fornito importanti contributi ai negoziati durante le sessioni della Commissione preparatoria, e chiede al Governo di adoperarsi affinche' la partecipazione delle stesse sia assicurata durante la Conferenza diplomatica di Roma con le stesse modalitá delle precedenti Commissioni preparatorie;
4. Incarica il Governo di trasmettere la presente risoluzione al Segretario Generale e al Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e al Presidente della Commissione Preparatoria del TPI.