Roma, 3 febbraio 1998
Cara amica, caro amico,
come saprai, l'anno 1998 potrebbe esser l'anno di due importantissimi successi radicali, con la conquista, dopo anni di lotta, del tribunale internazionale permanente e della moratoria universale delle esecuzioni capitali. La vittoria non è ancora assicurata. Il fronte dei Paesi abolizionisti va rafforzato, come va rafforzato il fronte dei Paesi che vogliono un vero tribunale penale internazionale che sia indipendente e dotato dei mezzi necessari al suo funzionamento. Per rafforzare e dare visibilità a questi due appuntamenti, abbiamo indetto, riprendendo un'antica tradizione del PR, una marcia a Pasqua a Roma. Come è ovvio, il suo successo dipenderà dall'impegno di tutti noi.
Su un altro fronte, per noi quasi storico, quello dell'antiproibizionisno sulle droghe, l'agenda dei prossimi mesi rischia di essere, come per i mesi passati, molto piena: diritto di curare e curarsi, con una campagna tutta da sviluppare a partire dall'apertura a Roma di un centro di distribuzione controllata di eroina e con il rafforzamento della battaglia per la libertà terapeutica; rilancio della campagna per la revisione delle Convenzioni internazionali con l'appuntamento di giugno alle Nazioni Unite; proseguimento della battaglia al Parlamento europeo con il rapporto d'Ancona sull'armonizzazione delle legislazioni europee in materia di droga.
Non ci dilughiamo sulle iniziative in corso e su altre da concepire sui fronti della libertà del Tibet e della democrazia per la Cina, della lingua internazionale, in sostegno alle autorità algerine, per i diritti delle donne afgane, per il diritto e le libertà a Cuba.
Attraverso e accanto a queste iniziative, abbiamo iniziato un altro processo, probabilmente il più difficile, di rivitalizzazione statutaria ed organizzativa del partito. In questo contesto abbiamo costituito una giunta, della quale fanno parte Sergio Stanzani, Olivia Ratti, Marino Busdachin, Sergio Rovasio, Gianfranco Dell'Alba, Marco Cappato e Sergio D'Elia. Questo processo, vorremmo che ci portasse, di qui al prossimo autumno, a poter celebrare il nostro congresso. Un "programma" estremamente ambizioso, con tempi e scadenze serrate, che necessita, per avere una qualche possibilità di successo, dell'adesione di un numero di persone almeno triplo rispetto a quello dell'anno scorso: 12.000 persone che, nel 1998, decidano di fare del PR il loro partito.
Come primo strumento di lavoro a disposizione di quanti vogliono partecipare a questa impresa, abbiamo concepito in queste ultime settimane, una brochure (disponibile sia in italiano che in francese ed in inglese) che possa essere di supporto per convincere amici o conoscenti a diventare anche loro azionisti del Partito Radicale transnazionale e transpartito del 1998.
Nella speranza che potremo, con te, portare a termine buona parte di questo programma, ti inviamo i nostri più cari saluti,
Danilo Quinto Olivier Dupuis
(Tesoriere) (Segretario)
